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Perdita del centro - Università Gabriele d'Annunzio

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Seldmayr PERDITA DEL CENTRO 102<br />

In sostanza, la legge generatrice di questa sfera con tutti i suoi personaggi, i suoi<br />

esseri, le sue forme e i suoi timbri è tutto ciò che esiste di maggiormente antiumano e<br />

di antinaturale, di antiragionevole e di antiorganizzato: il caos assoluto, il caos che<br />

viene dal profondo.<br />

Non sarebbe affatto giusto vedere in tutto ciò soltanto l'estro di una fantasia scurrile.<br />

I fantasmi di Bosch non sono fantasie e nemmeno prodotti di una forza di immaginazione<br />

attiva, ma salgono dalle profondità con l'impeto ammaliatore <strong>del</strong>l'esperienza<br />

di un mondo che ha rinunciato a Dio. Essi manifestano una chiara fisiologia <strong>del</strong>l'inferno<br />

che in seguito, nel quadro di Brueghel "Greta la pazza", concepito in tutto e per tutto<br />

alla maniera di Bosch, viene paragonata al mondo <strong>del</strong>la follia.<br />

Come un tempo nelle opere di Van Eyck il cielo veniva immaginato a guisa di un<br />

mondo terreno e la terra consacrata si trasfigurava in un paradiso, così ora questo inferno<br />

passa i limiti <strong>del</strong>la sua giurisdizione, irrompe nella terra, sommerge tutto nella<br />

rovina e nel disordine. Non si dice con questo che sulla terra appaiano i demoni, ma è<br />

la sostanza stessa <strong>del</strong>la terra ad essere demonizzata. "Lo splendore di un tempo è sostituito<br />

da luoghi sconsacrati, l'innocenza di un tempo dal deformato paesaggio di sogno,<br />

stregato dal demonio. La gemma eterna è divenuta una vacillante illusione, la divina<br />

bellezza una fragile vanità; da familiare che era, il mondo è divenuto estraneo.<br />

Tutto ciò che era chiaro è divenuto nebbioso, tutto ciò che era fisso è divenuto labile,<br />

tutti i corpi hanno perduto il loro nucleo corporeo". La solidità <strong>del</strong>le architetture in pietra<br />

viva si trasforma in ruderi cadenti, in mura sgretolate, in tetti marciti. Anche quando<br />

riescono a conservare una forma umana, gli uomini divengono corpi oscillanti, vuote<br />

larve, ombre barcollanti. Strani sono i loro gesti, singolare e quasi magica è la foggia<br />

dei loro abiti. La natura in dissoluzione diviene enigmatica ed estranea, rovina e inganno<br />

divengono l'essenza <strong>del</strong> carattere terreno che si è fatto demoniaco: non c'è salvezza<br />

nel terribile mondo in cui infuriano violenza, guerra, saccheggio, in cui perfino ciò che<br />

è divino deve nascondersi in modesti recessi, in una apparente e disperata difesa contro<br />

il "diluvio universale" <strong>del</strong>l'inferno. Il fantasma ingannevole, con il suo aspetto liscio,<br />

e pur così privo di sostanza, è l'espressione visibile <strong>del</strong>l'abbandono di questa terra da<br />

parte di Dio e <strong>del</strong> carattere grottesco e vacillante che le è divenuto proprio.<br />

Le brecce aperte nel mondo dall'elemento infernale sono le manifestazioni <strong>del</strong> vizio,<br />

le tentazioni dei santi e il tormento <strong>del</strong>l'Uomo-Dio, i cui aguzzini hanno tutti i caratteri<br />

fisici di una genìa diabolica.<br />

Ma la sfera <strong>del</strong>l'inferno attacca anche quella <strong>del</strong> paradiso e nel Paradisus voluptatis<br />

se ne crea la caricatura.<br />

W. Fraenger ha indicato questo "terzo paradiso" come raffigurazione <strong>del</strong> "regno millenario",<br />

come immagine di devozione <strong>del</strong>la setta dei "liberi spiriti" e come programma<br />

<strong>del</strong>la loro professione di fede adamitica; a suo giudizio, Bosch è lo strumento di questa<br />

setta, la quale addita il compito all'artista, così come gli artisti <strong>del</strong>le cattedrali, senza<br />

essere per questo meno grandi, creavano, ispirati dalla teologia, la loro propria immagine<br />

<strong>del</strong> cielo. La dimostrazione di ciò è evidente perché i quadri di Bosch come "il carro<br />

di fieno" e il "giardino <strong>del</strong>le <strong>del</strong>izie", immaginati come pale d'altare in una chiesa apparirebbero<br />

addirittura inconcepibili.<br />

Ma fino a che la fede cristiana avrà forza, queste ideologie presenteranno sempre il<br />

carattere di una visione tentatrice. Non è un puro caso che la tentazione sia stata l'esperienza<br />

originaria di Bosch. L'immagine <strong>del</strong>l'inferno resta, per così dire, fra parentesi,<br />

e le sue forme estreme e più libere appariranno là dove l'arte ha definitivamente abbandonato<br />

la sfera cristiana. Il fatto che Hieronymus Bosch sia stato riscoperto nel decennio<br />

fra il 1920 e il 1930 e che sia divenuto uno dei padri <strong>del</strong> surrealismo ha una<br />

profonda logica storica.<br />

MANIERISMO E VICINANZA ALLA MORTE<br />

Altri tratti caratteristici <strong>del</strong>l'arte moderna si ritrovano in quella corrente diretta contro<br />

l'arte classica <strong>del</strong> pieno rinascimento (1470-1520) la quale viene superata, solo intorno<br />

al 1590, dal primo barocco, che si riallaccia a sua volta al pieno rinascimento e<br />

6 aprile 2013

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