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Perdita del centro - Università Gabriele d'Annunzio

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Seldmayr PERDITA DEL CENTRO 78<br />

da tempo: l'uomo. La scultura non può mai disumanizzarsi come la nuova pittura, senza<br />

rinunciare a se stessa. Lasciando da parte le opere di Archipenko, i tentativi di trasformare<br />

quest'arte in un'arte astratta hanno un'importanza molto minore che non nella<br />

pittura.<br />

Nella scultura, infatti, la forma senza il contenuto corre subito il pericolo di essere<br />

ridicola. Anche se si è parlato di sculture in vetro, i nuovi materiali non possono seriamente<br />

minacciarla. Nell'epoca <strong>del</strong>l'acciaio fuso, <strong>del</strong> vetro, <strong>del</strong> cemento, i materiali <strong>del</strong>la<br />

scultura restano pur sempre quelli antichi: legno, terracotta, pietra e bronzo. In essa<br />

vive per lo più un'autentica tradizione. Dignità umana, forza plastica e vicinanza all'eternità<br />

<strong>del</strong>l'arte greca, formano un tutto unico.<br />

Quando, nello sfogliare una raccolta di riproduzioni d'arte moderna si giunge agli<br />

scultori - per esempio a Rodin e a Maillol - si ha l'impressione di trovarsi in un mondo<br />

diverso e più puro. E spesso la scultura porta attraverso la labilità <strong>del</strong> tempo l'idea architettonica<br />

(figg. 63, 64).<br />

IL TORSO<br />

Nella scultura esistono tuttavia anche fenomeni critici che illuminano la situazione<br />

complessiva <strong>del</strong>l'arte, ed Herbert von Einem, in una sua breve ma profonda ricerca, ne<br />

ha fatto notare uno dei più istruttivi. È un semplice dato di fatto: prima <strong>del</strong>la seconda<br />

metà <strong>del</strong> secolo diciannovesimo il torso come tema a sé stante non esisteva nell'arte<br />

<strong>del</strong>la scultura. 146<br />

Dal secolo sedicesimo in poi esistono, è vero, bozzetti plastici rappresentanti torsi, e<br />

considerati dal di fuori essi possono infatti essere ritenuti precursori <strong>del</strong> torso concepito<br />

come opera d'arte. Ma appare singolare che i torsi barocchi siano sempre bozzetti<br />

e che non si sia mai pensato a ritenerli opere compiute. Il barocco non valorizza ancora<br />

il torso considerandolo come tema; lo stesso si può dire <strong>del</strong> classicismo e <strong>del</strong> rinascimento<br />

e a maggior ragione <strong>del</strong>le epoche precedenti, <strong>del</strong> medioevo e <strong>del</strong>l'antichità.<br />

Il torso come tema artistico a sé stante sembra comparire per la prima volta nelle<br />

opere di Rodin. Di alcune opere non si può dire con sicurezza fino a che punto esse<br />

siano state concepite come torsi (fig. 61). Un torso come tema indipendente può essere<br />

considerato l'immagine <strong>del</strong>la "meditazione" nel monumento a Victor Hugo. Almeno<br />

nella sua forma definitiva, essa è mancante <strong>del</strong>le braccia.<br />

"È la prima volta che forma e soggetto si separano, che le esigenze <strong>del</strong>la forma infirmano<br />

i diritti <strong>del</strong> soggetto. Una <strong>del</strong>le opere di Rodin che da questo punto di vista fa<br />

una grande impressione, è la cosiddetta "Cattedrale": non sono che due mani rivolte<br />

verso l'alto, le cui dita s'incurvano in modo da formare una volta. È un frammento che<br />

non è un frammento; è una forma per la quale il soggetto non è altro che un pretesto<br />

esteriore". 147<br />

Da Rodin in poi il torso divenne uno dei temi prediletti. Lo preferiscono quelli, fra i<br />

nuovi artisti, per i quali il soggetto ha perduto il suo peculiare significato. Dove invece<br />

il carattere <strong>del</strong> soggetto viene considerato veramente nel suo valore intrinseco (come<br />

ad esempio, in Hildebrand ed anche in Barlach) non compare - anche nell'arte più recente<br />

– il torso come tema.<br />

Che cosa rende possibile la concezione <strong>del</strong> torso come forma artistica a sé stante?<br />

Secondo il suo significato il torso è una monumentalizzazione <strong>del</strong> bozzetto. 148 Ma<br />

perché questo possa esordire con la pretesa di essere un'opera compiuta, occorre che<br />

la decisione sul concetto artistico, ossia su ciò che è degno di essere rappresentato o<br />

meno, passi da quelle autorità cui prima essa spettava (Chiesa, corte, cittadinanza)<br />

all'artista stesso.<br />

146 H. VON EINEM, Der Torso als Thema der bildenden Kunst, in "Zeitschrift fur Aesthetik und allgemeine<br />

Kunstwissenschaft", vol. 29, 1935. Su questo lavoro si basa la mia esposizione con citazioni riportate in parte<br />

testualmente.<br />

147 Ibid.<br />

148 Ibid.<br />

6 aprile 2013

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