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Perdita del centro - Università Gabriele d'Annunzio

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Seldmayr PERDITA DEL CENTRO 6<br />

raltro, l'aspetto di un vero e proprio caos, nasconde vigorose tendenze chiaramente<br />

comprensibili che definiscono l'elemento nuovo <strong>del</strong> secolo, e le caratteristiche che si<br />

notano in mezzo a questo caos non sono meno chiare di quelle <strong>del</strong>le grandi epoche<br />

<strong>del</strong>l'antica arte europea. Solo quando sarà stata compresa l'unità inferiore di quest'epoca<br />

si avranno le basi per scriverne finalmente la storia nei suoi particolari. Per una<br />

tale storia occorrerebbe ancora molto lavoro preparatorio, perché molti settori <strong>del</strong>la<br />

storia <strong>del</strong>l'arte <strong>del</strong> secolo diciannovesimo sono ancora - si può dire - allo stato di foresta<br />

vergine.<br />

Il presente scritto non tenterà questa impresa; neppure sotto forma di compendio<br />

<strong>del</strong>l'arte dei secoli diciannovesimo e ventesimo. Negli ultimi capitoli verrà tracciato,<br />

piuttosto, un abbozzo che mostri come quest'epoca così indagata si inserisca nel quadro<br />

complessivo <strong>del</strong>l'arte europea e <strong>del</strong>la storia universale e come i valori <strong>del</strong>l'arte, che<br />

in ogni tempo è una sola, si colleghino strettamente con quei pericoli cui ho accennato.<br />

Ma il compito di una storia <strong>del</strong>l'arte dei secoli diciannovesimo e ventesimo sarebbe<br />

proprio quello di studiarne la produzione artistica per ricavare poi la valutazione<br />

<strong>del</strong>l'epoca. Perché, anche in mezzo al caos, l'arte ha prodotto cose grandi: essa possiede<br />

grandi talenti e grandi spiriti i quali sono più profondi e più ricchi di passione<br />

creativa di quanto non lo fosse la maggior parte dei più celebri maestri <strong>del</strong> secolo diciottesimo.<br />

Parte prima<br />

SINTOMI<br />

Le nostre città sono frammenti copiati dal nostro cuore; e le Babilonie insite nell'uomo<br />

cercano soltanto di comunicare le grandezze <strong>del</strong> suo cuore babilonico.<br />

(FRANCIS THOMPSON)<br />

Capitolo primo<br />

NUOVI TEMI DOMINANTI<br />

"Perché il tema altro non è se non la vita che cerca una forma" (H. Schrade).<br />

Alla fine <strong>del</strong> secolo diciottesimo nuovi temi dominanti - i quali o non erano mai esistiti<br />

o non avevano mai avuto fino ad allora la pretesa di giungere al predominio - si<br />

oppongono sempre più ai temi che fino allora avevano dominato - la chiesa e il palazzo-castello<br />

- li respingono e prendono rapidamente il loro posto nella pretesa <strong>del</strong> comando.<br />

Dal 1760 ad oggi si può notare una successione di sei o sette temi, sempre gli<br />

stessi in tutta l'Europa. Essi sono: il giardino romantico "all'inglese", il monumento architettonico<br />

figurativo, il museo, l'esposizione, la fabbrica. Nessuno di questi temi ha<br />

potuto dunque mantenere il predominio più a lungo di una o, al massimo, di due generazioni.<br />

Ognuno di essi è un sintomo. La loro successione indica un indirizzo.<br />

Nonostante i vari e disordinati movimenti che lo turbano, questo indirizzo si manifesta<br />

con maggiore evidenza nei temi dominanti piuttosto che in altre trasfigurazioni<br />

<strong>del</strong>l'arte. Lo studio di questi temi ci porge quindi il filo più sicuro per poterci inoltrare<br />

nel labirinto dei secoli diciannovesimo e ventesimo.<br />

Possiamo comunque parlare di temi dominanti (occorre fare subito questa precisazione)<br />

solo in un senso limitato. Infatti, essi comprendono esclusivamente l'architettura<br />

e riguardano perciò solo gli architetti e i grandi creatori di giardini i cui nomi vengono<br />

tutti ricordati in questo scritto. La pittura, invece, vi partecipa solo in minima<br />

parte. Le sue creazioni più significative nascono fuori di questi temi e spesso sono il<br />

frutto non di un tema ben determinato bensì di una forma di arte libera, a sé stante,<br />

che non adempie un incarico ufficiale. A differenza degli antichi temi unitari <strong>del</strong> castel-<br />

6 aprile 2013

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