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Perdita del centro - Università Gabriele d'Annunzio

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Seldmayr PERDITA DEL CENTRO 124<br />

La nuova anatomia, la prospettiva scientifica, la dottrina degli ordini architettonici, la<br />

scienza <strong>del</strong>la iconologia appartengono all'arte.<br />

Ora per la prima volta l'artista diviene incarnazione <strong>del</strong>l'uomo divino e ne possiede la<br />

forza creatrice, diviene artista universale, anzi, uomo universale: un tipo che compare<br />

con Leonardo da Vinci e finisce con Goethe.<br />

Il mondo è una grande scena in cui appaiono Dio e le opere <strong>del</strong>l'uomo. L'idea <strong>del</strong><br />

"teatro" acquista un significato profondo in tutti i campi <strong>del</strong>l'arte e <strong>del</strong>la vita.<br />

Il comportamento inferiore <strong>del</strong>l'uomo è focoso, passionale, entusiastico (quest'ultimo<br />

termine dovrebbe essere ancora più esattamente definito per quanto riguarda il<br />

suo contenuto). Il suo comportamento rispetto al mondo è di sconfinato ottimismo<br />

(solo all'epoca <strong>del</strong> barocco si giunse a considerare questo mondo il migliore di tutti i<br />

mondi possibili immaginabili) e di fiducia nel mondo stesso. Anche in quella vastità<br />

<strong>del</strong>l'universo infinito - scoperto proprio ora - nel quale la terra è divenuta un minuscolo<br />

elemento, ci si sente sicuri, e come a casa propria.<br />

Fondamento di questo senso <strong>del</strong> mondo è una fiducia già quasi temeraria nella bontà<br />

di Dio, nella sua misericordia e nella forza <strong>del</strong>la riconciliazione. Il mondo è già sostanzialmente<br />

salvato e trasfigurato per opera di Cristo e <strong>del</strong>la sua resurrezione, il male<br />

è già dominato, è irreale, è un'ombra che si dilegua.<br />

Movimenti contrari sono il mondo tragico di Michelangelo, il manierismo con il suo<br />

senso dominante <strong>del</strong> dubbio e <strong>del</strong>la paura e il protestantesimo, che dal suo punto di<br />

vista religioso non può accettare l'idea <strong>del</strong>l'uomo "grande". In esso seguita a vivere l'idea<br />

medievale <strong>del</strong> misero piccolo uomo che viene secolarizzata nell'idea <strong>del</strong>l'uomo<br />

basso e comune e <strong>del</strong>la comune natura che ora diviene degna di essere rappresentata<br />

e forma sempre più spesso oggetto di rappresentazione. Il protestantesimo, nella sua<br />

posizione verso il culto e il sacramento, non può accettare l'idea <strong>del</strong>l'opera d'arte unitaria.<br />

L'arte sacra si ritira nella casa borghese e vive lì la sua ultima fioritura nell'immagine<br />

privata di devozione e di meditazione, e forma altresì nell'opera di Rembrandt una<br />

sintesi, unica nel suo genere, <strong>del</strong>l'immagine barocca <strong>del</strong> mondo e di quella <strong>del</strong> tardo<br />

medioevo: l'uomo cioè nella sua caducità, visto contemporaneamente umile e nobile, e<br />

in tutti i suoi passaggi umani, da quello di mendicante a quello di pontefice-re.<br />

L'unicità <strong>del</strong>l'epoca consiste nel legame di cristianità e organicità; idea che manca al<br />

romanico e al gotico e che dovrà essere rapidamente scontata dall'epoca seguente. Vista<br />

sotto un tale aspetto, questa età rimarrà sempre - prescindendo dai suoi lati negativi<br />

e dalle sue manchevolezze - un punto culminante <strong>del</strong>la storia universale che può<br />

stare alla pari di quella greca.<br />

GOTICO E RINASCIMENTO-BAROCCO<br />

Il secondo e il terzo periodo stanno fra loro in un rapporto più stretto: ambedue sono<br />

- sia pure in diversa maniera - antropocentrici e perciò vicini, per vari aspetti,<br />

all'antichità. Se la vera e propria novità <strong>del</strong> pieno rinascimento su cui poggia il barocco<br />

fa la sua prima comparsa intorno al 1470 (la rinascita <strong>del</strong>le antiche immagini di divinità,<br />

gli ordini architettonici <strong>del</strong> mondo pagano, la pittura illusionistica dei soffitti e l'idea<br />

<strong>del</strong> "continuo "nell'arte), la serie degli antenati <strong>del</strong>l'immagine umana rinascimentale risale<br />

però, attraverso Masaccio e Giotto, alle rappresentazioni <strong>del</strong>la "vita risorgente"<br />

nella cattedrale gotica classica <strong>del</strong> secolo tredicesimo. D'altra parte, anche le radici<br />

<strong>del</strong>l'immagine umana nell'arte protestante nei Paesi Bassi dei secoli sedicesimo e diciassettesimo,<br />

si ritrovano nell'umile immagine di Dio <strong>del</strong> secolo tredicesimo (cioè alla<br />

"stalla e croce"), come anche la costruzione <strong>del</strong>la chiesa protestante ha i suoi precedenti<br />

nella chiesa "anticattedrale" degli Ordini Mendicanti, Accanto al gotico comincia a<br />

sorgere il rinascimento, accanto al rinascimento e al barocco si spegne il gotico.<br />

Il barocco, e soprattutto il tardo barocco germanico culminante con l'arte di Balthasar<br />

Neumann, riesce a fondere organicamente sia il gotico sia il rinascimentale, mentre<br />

è escluso un organico legame fra l'autentico stile romanico e il rinascimento-barocco.<br />

6 aprile 2013

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