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Le Vite - Fondazione Memofonte

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medesima, da mano a mano in dar grazia e bellezza all’opere che si lavorano: e questo fa discernere<br />

e conoscere la perfezzione del fare da quegli che sanno a quei che manco sanno. Per consistere<br />

adunque tutto il buono e la bellezza delle cose estremamente lodate negli estremi della perfezzione<br />

che si dà alle cose che tali son tenute da coloro che intendono, bisogna con ogni industria ingegnarsi<br />

sempre di farle perfette e belle, anzi bellissime e perfettissime.<br />

Cap. II<br />

Che cosa sia il lavoro di quadro semplice et il lavoro di quadro intagliato.<br />

Avendo noi ragionato così in genere di tutte le pietre che o per ornamenti o per iscolture servono<br />

agli artefici nostri ne’ loro bisogni, diciamo ora che, quando elle si lavorano per la fabrica, tutto<br />

quello dove si adopera la squadra e le seste e che ha cantoni si chiama lavoro di quadro. E questo<br />

cognome deriva dalle facce e dagli spigoli che son quadri, perché ogni ordine di cornici o cosa che<br />

sia diritta overo risaltata et abbia cantonate è opera che ha il nome di quadro, e però volgarmente si<br />

dice fra gli artefici lavo[I. 21]ro di quadro. Ma s’ella non resta così pulita, ma si intagli in tai cornici<br />

fregi, fogliami, uovoli, fusaruoli, dentelli, guscie et altre sorti d’intagli in que’ membri che sono<br />

eletti a intagliarsi da chi le fa, ella si chiama opra di quadro intagliata, overo lavoro d’intaglio. Di<br />

questa sorte opra di quadro e d’intaglio si fanno tutte le sorti ordini: rustico, dorico, ionico, corinto e<br />

composto, e così se ne fece al tempo de’ Goti il lavoro tedesco; e non si può lavorare nessuna sorte<br />

d’ornamenti che prima non si lavori di quadro e poi d’intaglio, così pietre mischie e marmi e d’ogni<br />

sorte pietra, così come ancora di mattoni, per avervi a incrostar su opera di stucco intagliata;<br />

similmente di legno di noce e d’albero e d’ogni sorte legno. Ma perché molti non sanno conoscere<br />

le differenze che sono da ordine a ordine, ragioneremo distintamente nel capitolo che segue di<br />

ciascuna maniera o modo più brevemente che noi potremo.<br />

Cap. III<br />

De’ cinque ordini d’architettura: rustico, dorico, ionico,<br />

corinto, composto, e del lavoro tedesco.<br />

Il lavoro chiamato rustico è più nano e di più grossezza che tutti gl’altri ordini, per essere il<br />

principio e fondamento di tutti; e si fa nelle modanature delle cornici più semplici, e per<br />

conseguenza più bello, così ne’ capitelli e base come in ogni suo membro. I suoi zoccoli, o<br />

piedistalli che gli vogliam chiamare, dove posano le colonne, sono quadri di proporzione, con<br />

l’avere da piè la sua fascia soda e così un’altra di sopra che lo ricinga in cambio di cornice.<br />

L’altezza della sua colonna si fa di sei teste, a imitazione di persone nane et atte a regger peso; e di<br />

questa sorte se ne vede in Toscana molte logge pulite et alla rustica, con bozze e nicchie fra le<br />

colonne e senza, e così molti portichi che gli costumarono gli antichi nelle lor ville, et in campagna<br />

se ne vede ancora molte sepolture, come a Tigoli et a Pozzuolo. Servironsi di questo ordine gli<br />

antichi per porte, finestre, ponti, acquidotti, erarii, castelli, torri e rocche da conservar munizione et<br />

artiglieria, e porti di mare, prigioni e fortezze, dove si fa cantonate a punte di diamanti e a più facce<br />

bellissime. E queste si fanno spartite in varî modi, cioè o bozze piane, per non fare con esse scala<br />

alle muraglie - perché agevolmente si salirebbe quando le bozze avessono, come diciamo noi,<br />

troppo aggetto -, o in altre maniere, come si vede in molti luoghi, e massimamente in Fiorenza nella<br />

facciata dinanzi e principale della cittadella maggiore che Alessandro primo duca di Fiorenza fece<br />

fare; la quale, per rispetto dell’impresa de’ Medici, è fatta a punte di diamante e di palle schiacciate,<br />

e l’una e l’altra di poco rilievo: il qual composto tutto di palle e di diamanti, uno allato all’altro, è<br />

molto ricco e vario e fa bellissimo vedere. E di questa opera n’è molto per le ville de’ fiorentini,<br />

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