03.06.2013 Views

Le Vite - Fondazione Memofonte

Le Vite - Fondazione Memofonte

Le Vite - Fondazione Memofonte

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

ciascuna arte cose e vocaboli speziali, i quali non si sanno e non s’intendano così apunto se non da<br />

coloro i quali sono in esse ammaestrati. Né solo questa dubitanza ma molte delle altre mi si<br />

facevano incontro, le quali tutte si sforzavano di levarmi da cotale impresa; alle quali ho messo<br />

incontro primieramente l’amore che io meritamente Vi porto, il quale mi costringe a far questo et<br />

ogni altra cosa che Vi sia in piacere, e dipoi quello di Voi stesso inverso di me, il quale basterebbe<br />

solo a vincere questa et ogn’altra difficultà - avisando che, amandomi Voi come Voi fate, non mi<br />

areste ricerco di cosa che mi fosse disdicevole -, tale che, confidato nella affezione e giudizio<br />

Vostro, mi sono miso a questa opera, la quale non sarà però né molto lunga né molto faticosa,<br />

dovendosi per lo più raccontare, e brevemente, cose dette da altri, che altramente non si poteva fare<br />

trattandosi di quello che in tutto è fuori della memoria de’ vivi e che già tanti secoli sono è<br />

trappassato.<br />

Duolmi bene che dovendosi ciò, come io mi aviso, aggiugnere al Vostro così bello, così vario, così<br />

copioso e d’ogni parte compiu[II. II]to libro, non sia tale che e’ gli possa arrecare alcuna<br />

orrevolezza. Ma mi gioverà pure che, postogli a lato, mostrerà meglio la bellezza di lui, perciò che<br />

il Vostro è tale che, e per le cose che entro vi si trattono e per la leggiadria con la quale Voi l’avete<br />

scritto e per le virtù dell’animo Vostro le quali chiare vi si scorgono, è forza che egli sia sempre<br />

pregiato e Vi mostri a tutto il mondo intendente, gentile e cortese: virtù molto rade e che poche<br />

volte in un medesimo animo si accolgono e massimamente d’artefice, dove l’invidia più che altrove<br />

suole mettere a fondo le sue radici - della quale infermità il Vostro libro Vi mostra interamente<br />

sano. Nel quale Voi, non so se intendentemente più overo più cortesemente, avete onorate queste<br />

arti infra le manuali nobilissime e piacevolissime et insieme li maestri di quelle, tornando alla<br />

memoria degli uomini, con molta fatica e lungo studio e spesa di tempo, da quanto tempo in qua<br />

dopo il disfacimento di Europa e delle nobili arti e scienze elle cominciassero a rinascere, a<br />

crescere, a fiorire e finalmente siano venute al colmo della loro perfezzione, dove veracemente io<br />

credo che le siano arrivate: tale che (come delle altre eccellenze suole avvenire e come altra fiata di<br />

queste medesime avvenne) è più da temerne la scesa che da sperarne più alta la salita.<br />

Né Vi è bastato questa rada cortesia di mantenere in vita coloro i quali già molti anni erano morti e<br />

di cui l’opere erano già più che smarrite - et in brieve per non si ritrovare né riconoscersi per li<br />

maestri che le aveano fatte e con quelle cerco di procacciarsi nome -, ma con nuova e non usata<br />

cortesia diligentemente avete ricerco de’ ritratti delle loro imagini, e quelle con la bella arte Vostra<br />

in fronte alle <strong>Vite</strong> et alle opere loro avete aggiunte, acciò che coloro che dopo noi verranno sappino<br />

non solo i costumi, le patrie, l’opere, le maniere e l’ingegno de’ nobili artefici, ma quasi se li<br />

veggino innanzi agli occhi; cosa la quale avanza di gran lunga ogni cortesia la quale si sia usata<br />

inverso dei morti, cioè di coloro da cui non si può più sperare cosa alcuna. Il che è tanto degno di<br />

maggior lode, che non è quella che al presente Vi posso dare io, quanto ella è più rada et usata<br />

solamente (quanto io posso ritrarre dalle antiche memorie) da duoi nobilissimi e dottissimi cittadini<br />

romani, M. Varrone e Pomponio Attico; de’ quali Varrone, in un libro che egli scrisse degli uomini<br />

chiari, oltre ai fatti loro pregiati e costumi laudevoli aggiunse ancora le imagini di forse 700 di loro,<br />

e Pomponio Attico similmente, come si trova scritto, di cotali ritratti di persone onorate ne messe<br />

insieme un volume - cotanto quelli animi gentili ebbero in pregio la memoria degli uomini grandi et<br />

illustri, e tanto s’ingegnarono con ogni lor potere e con ogni maniera di onore far pregiati, chiari et<br />

eterni i nomi e le imagini di coloro i quali per loro virtù avevano meritato di viver sempre.<br />

Voi adunque, spinto da un generoso e bello animo oltre al consueto degli artefici, avete fatto il<br />

simigliante inverso i Vostri chiari artefici, illustri maestri e nel Vostro onorato mestiero pregiati<br />

compagni, ponendoci innanzi agli occhi quasi vivi i volti loro nel Vostro così piacevole e ben<br />

disposto libro, insieme con le virtù e con l’opere più pregiate di quegli; che pure non Vi doveva<br />

parer poco, se dell’ingegno Vostro sì vivo e della mano sì nobi[II. III]le e sì pronta era ripiena della<br />

Vostra arte onorata in pochi anni una gran parte d’Italia e la nostra città in più luoghi adorna, et il<br />

palazzo de’ nostri illustrissimi Prencipi e Signori fattone sì a tutto il mondo raguardevole che egli<br />

non più della virtù e della gloria e della ricchezza de’ suoi Signori che dell’arte Vostra medesima ne<br />

sarà, sempre che le pitture saranno in pregio, tenuto maraviglioso; mostrando in quelle, oltre a mille<br />

54

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!