Franco Mancini Glossario jacoponico - Biblioteca dei Classici Italiani
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sparire disperare (Contini) 69 29; sparivi: lo' te s. ti dileguavi dalla loro vista (nel dial. perugino;<br />
sparirse sottrarsi alla chetichella; cfr. 'Laudario urbinate', 28 56, dove ricorre in forma non<br />
rifl.) 40 67; sparita affranta dal dolore; figlio de la s. 70 114.<br />
sparveri sparviero 53 23.<br />
spavalde aggressive; lo iorno le mosche dentorno s. 58 143.<br />
specchiato (sost.) immagine (di Cristo) riflessa (nella figura di Francesco) 40 108.<br />
specchiato; è s. (n. per rifl.) si è specchiato 51 14.<br />
specchio: s. i divinitate, / vestito i umanetate (la contemplazione è) specchio della divinità per<br />
l'uomo militante ancora nel mondo (il mezzo, cioè, che consente all'anima, ancor prigioniera<br />
del corpo, di riflettere Dio in sé stessa) 65 55-56; O. s. de bellezza, / senza machia reluce<br />
(apostrofe rivolta alla castità, per cui cfr. Peraldo, De temperantia, cap. XI, 353 «Macula<br />
turpior est in veste alba; virginitas est vestis alba») 72 9-10.<br />
speculanno: Tu cci offendi qui la fede / de gir tanto speculando 1 101-102.<br />
spene: Cristo, en cui aio la s. mia 15 46; - Cristo, la s. mia 70 10; De l'onferno non temere / néd en<br />
cel s. non avere (cfr. 90 98) 36 63-64; Fede, s. e cartate 84 1; a s. con la speranza 49 44.<br />
spenne; se s. si spegne, cessa 53 85.<br />
spera spira (Rime sic., gloss.) 28 45.<br />
spera: se s. si specchia, si riflette (cfr. spera immagine riflessa; Chiaro, gloss.; DEI, sperar) A4(b)<br />
195.<br />
speranza: s. e deporto 35 61; la nostra S. Cristo 84 283.<br />
sperare speranza 36 57; 43 13; 86 398; - (virtù teologale) 84 20.<br />
sperare (con de) fare affidamento; né d'un'ora pòi s. e neppure puoi contare con certezza su<br />
d'un'ora che ti resti da vivere 49 30; sì 'n me fa de lui s. 56 24; - contare di ottenere; anno dìne<br />
né ora omo non pò s. 83 76; spera (con en) confida 16 35; - (introduce dichiarativa) confida<br />
63 33.<br />
spereia ('Laudario urbinate', gloss., sperare) promana raggiando; Et unde s. esta luce 28 44.<br />
spereiare (sost.) radiosità 33x7.<br />
sperfonna (dial.); se s. si abbassa, si umilia 32 33; - va in rovina 32 52 sperfondato senza fondo;<br />
profondo s. (la Ageno cita in proposito s. Paolo, Ad Eph., 111, 18; «... ut possitis<br />
comprehendere cum omnibus sanctis quae sit latitudo et sublimitas et profundum» e rimanda<br />
per s. Gregorio a P. L., LXXV, 929-930; per Ugo da s. Vittore a P.L., CLXXV, 572) 79 48.<br />
spermento: far s. esperimentare 7 20.<br />
spesa sostentamento; velata m'è la s. (dichiarativa giustapposta) 18 47; - (fron.) spese per vitto e<br />
alloggio 53 99; spese; no n'aio da far le s. non posseggo di che mantenermi 18 20; no arecasti<br />
de far s. non portasti di che sostentarti 76 20; - quella per lavori di restauro 18 70; s. granne<br />
grandi capitali impiegati 19 33; - quelle dovute all'ospitalità; large s. 39 100; - quelle per il<br />
vitto e l'alloggio 53 105; far granne s. condurre una vita dispendiosa 58 64; le s. commese i<br />
debiti 58 67; - bisogni in genere; che a lloro [i mss.: allora; ma non è pensabile di leggere a<br />
llora; la forma lora = loro è, infatti, attestata un'unica volta dal solo marchigiano N; cfr.<br />
Antica tradizione, p. 130, noti 55] facìa ben le s. che provvedeva diligentemente a servirle 84<br />
225; a mmolto onore e grande s. con molte costosissime feste in tuo onore (Ageno; «il<br />
conventus, cioè l'esame sostenuto per ricevere la 'licentia ubique docendi' e le cerimonie e<br />
feste che si facevano in quell'occasione, erano costosissime») 88 28.<br />
spezia bellezza[?], cosa buona, nobile [?]; che non se trova s. sì che (in esso mondo) non si trova<br />
più alcunché di bello e nobile, ma solo bruttura di peccato (ma il Contini, nel prendere atto<br />
dell'alterazione sofferta a questo punto dal testo, applica il verso a Bonifacio, nel senso che<br />
egli non risulterebbe «esente da nessun peccato, neppure dai più infami») 83 53.<br />
spezzar(e): che fa s. le porte (cfr. 'Laude cortonesi', XXXVII, 3-4; la morte è dura e forte, / rompe<br />
mura e spezza poste) A4(b) 255; spezza: se cce s. (metaf.) vi si prodiga tutta e fino all'ultimo 3