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mila, nella Slesia otto mila, in Mantova 1.660, nella Buchovina 5.530, nella Gallizia e<br />
Lodomiria 157 mila. Tutti sono 265.270.<br />
Leggo, che l'Europa ha bisogno, che si prolunghino i preziosi giorni del gran sovrano Gioseppe.<br />
Leggo, che sono pieni gli ospedali militari austriaci per le febbri putride.<br />
Intendo, che il suddetto putto bagolinese, cui fu donata la vita, innanzi di ammazzare le<br />
mentovate donne ha ucciso due uomini, fu sempre un solennissimo bestemmiatore, ed un<br />
ubbriacone di prima classe. Che soleva bevere circa sedici venti boccali di vino alla giornata, e<br />
che quando ha ucciso le dette donne fu ubbriaco di acquavite. Ciò nonostante ha trovato pietà in<br />
Trento, e vuolsi antiquato quel precetto divino maleficos non patieris vivere, Exo. 22,18.<br />
Negli scorsi giorni a Sarnonico nell'Anaunia fu uccisa una putta vecchia con 18 colpi di<br />
mannaia.<br />
14 giugno 1789<br />
Li 14 una signora mi ha detto, che fu stimolata di andare alle commedie dal proprio marito sul<br />
riflesso che non contengono alcun male, giacché non manca mai d'intervenirvi il vescovo.<br />
Un'altra mi ha detto, che quantunque nella gran festa del Corpus Domini il detto vescovo non<br />
sia stato alla solennissima processione del Duomo, né in alcuna chiesa, pure nella sera fu al<br />
teatro comico.<br />
17 giugno 1789<br />
Li 17 sono stato certificato da persona roveretana di quanto già inteso aveva da altri, cioè che la<br />
chiesa monacale di s. Carlo ora è ridotta in una beccaria, e che la carne in essa diventa nera. Che<br />
nel coro vicino, ed altri luoghi già sacri e frequentati da sacre vergini, ora stanno molte bestie da<br />
macello. Di più, che l'imperatore ha conceduto il frequentare il teatro anche nella Quaresima.<br />
18 giugno 1789<br />
Li 18 ho inteso come scritto a Trento, che in una nuova zuffa coi turchi sono rimasti morti 9.000<br />
austriaci.<br />
19 giugno 1789<br />
Li 19 leggo, che Giuseppe sta molto male, e che ha dimesso il latte donnesco. Leggo pure, che<br />
in avvenire non darà la promessa pensione alle vedove degli uffiziali, che non morirono in<br />
battaglia, o per ferite ricevute in battaglia, ma negli ospedali. Leggo, che ora si reclutano per<br />
soldati anche de' coniugati, e de' calanti della per altro stabilita statura. Non si parla punto, che il<br />
Gran Duca di Toscana sia ito a Vienna.<br />
21 giugno 1789<br />
Li 21 giorno di domenica finalmente monsig. Simone Albano Zambaiti canonico e Vicario<br />
generale di Trento ha dato il possesso della parrocchia di Riva al signor arciprete Fiorio, di cui<br />
sopra.<br />
In questo medesimo giorno leggo scritto dall'Ungheria in data dei 12 che l'imperatore non è<br />
altro, che pelle, ed ossa e che il vederlo fa paura. Leggo che il maresciallo barone Hadich<br />
ungaro nell'Ungheria tiene trenta mila soldati infermi, ed invalidi, e soli 18 mila validi. Che i<br />
turchi verso i confini della Croazia ultimamente hanno ricuperato un territorio di quaranta<br />
miglia quadrate perduto nell'anno scorso, e che sono restati più di 300 austriaci soldati in tale<br />
azione.<br />
Da mano sicura ho inteso, che negli scorsi giorni la posta di Trento ha consegnato al nostro<br />
vescovo una lettera come scritta dall'altro mondo dal defunto consigliere Lodovico Lutti, colla<br />
quale gli raccomanda il giudicare rettamente, e di tralasciare l'intervenire al teatro, ed altre cose<br />
simili. Nello stesso tempo la detta posta ne ha consegnato un'altra scritta col medesimo<br />
carattere, e nome al sig. Carlantonio Lutti di lui figlio, con la quale gli raccomanda il giudicare<br />
giustamente ecc. Gli uni e gli altri volevano sapere dai postieri, chi abbia loro date le accennate<br />
lettere; ma non lo hanno potuto ricavare. Che vergogna!