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Tovazzi diario 3 1785-1791

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25 marzo 1790<br />

Li 25 leggo in una lettera scritta da Vaccia di Ungheria li 14 del corrente dal sig. canonico<br />

Leonardo Ciani di Trento, che il predetto Leopoldo ha scritto da Fiorenza, e da altri luoghi per li<br />

quali è passato, che restituirà certamente agli ungheri tutti i loro privilegi. Che il medesimo re<br />

Leopoldo secondo avrà da travagliare molto non per risanare, ma solamente per fasciare tutte le<br />

piaghe fatte alla monarchia austriaca da suo fratello Gioseppe secondo. Dice, che non parla delle<br />

piaghe irrimediabili della religione, perché queste non potrà curarle altri che la sola onnipotenza<br />

di Dio. E che sarà quasi incurabile quella di una guerra terribile, che ci sovrasta.<br />

Per il defunto imperatore fu scritto questo epitaffio:<br />

Nell'Anno mille settecennovanta,<br />

In Sabato, alli venti di Febbraio,<br />

Da Spirito forte sì, ma non compianto,<br />

È morto finalmente in Vindobona<br />

Giuseppe Imperator detto secondo,<br />

Che mise sottosopra tutto il Mondo.<br />

Che mise in iscompiglio tutto il Mondo.<br />

Che fece straparlare tutto il Mondo.<br />

Nell'Anno da che Cristo venne al Mondo<br />

Settecento, e novanta dopo il mille,<br />

In Sabato, alli venti di Febbraio<br />

Da Spirito forte sì, ma non glorioso,<br />

Anzi più di ciascun obbrobrioso,<br />

È morto finalmente in Vindobona<br />

Giuseppe Imperator detto secondo,<br />

Che mise sottosopra tutto il Mondo.<br />

Qui sta l'Imperator Beppo secondo 214 ,<br />

Che disfacendo Chiese, o Monisteri,<br />

Discreditò li più santi Misteri,<br />

E mise in iscompiglio tutto il Mondo.<br />

26 marzo 1790<br />

Li 26 leggo, che ai 14 del corrente, giorno della domenica Laetare in Vienna Leopoldo secondo<br />

ha fatto aprire l'Oratorio della fu imperadrice regina sua madre, chiuso già da otto e più anni per<br />

ordine di Giuseppe secondo, ed ascoltò in esso la santa Messa. Ai sedici dai deputati dell'Austria<br />

Inferiore ha ricevuto una rimostranza sopra il nuovo Estimo delle terre come cosa impraticabile,<br />

e rovinosa. Nello stesso tempo ammise quattro deputati della Galizia venuti a supplicare per il<br />

medesimo Estimo, e per altri capi. Nella detta domenica ordinò, che in avvenire li ciambellani di<br />

Corte facciano tutti il loro servizio come al tempo di Maria Teresa. Leggo pure, che in Vienna li<br />

teatri saranno riaperti nell'ottava di Pasqua. leggo, che da' fiamminghi sono state somministrate<br />

non poche somme di danaro alle abbazie. Leggo, che in Bologna ne' primi di questo si temette<br />

qualche sollevazione popolare, perché furono trovati sparsi molti biglietti sediziosi, ed invitanti<br />

alle armi per il giorno decimo, e poi uno fu affisso al palazzo del cardinale Andrea Archetti di<br />

Brescia Legato di Bologna con queste parole: Ufizio pubblico de' morti per l'anima di<br />

monsignore Archetti. Leggo lodate le pressanti istanze fatte ai fiamminghi dal Papa in favore<br />

della Casa d'Austria.<br />

30 marzo 1790<br />

Li trenta leggo, che sono ritornati a Vienna i Conti di Trautmansdorff, e di Cobenzel già ministri<br />

austriaci nelle Fiandre. Che il testamento dell'imperatore Gioseppe inserito nella Gazzetta<br />

italiana di Salisburgo, ed in molte altre, dalla Gazzetta italiana di Vienna num. 23 de' 20 marzo,<br />

214 Gioseff secondo.

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