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Tovazzi diario 3 1785-1791

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Li 23 martedì leggo nella Gazzetta trentina foglio 8 in data di Vienna 15 febbraio che ieri l'altro,<br />

cioè ai tredici, giorno di sabato, l'imperatore s'è confessato, e comunicato pubblicamente, e che<br />

frattanto furono sospesi gli spettacoli e pubblici divertimenti, e per tre giorni ordinate pubbliche<br />

orazioni in tutte le parrocchie. Che nella mattina dei quindi alle sette gli fu dato l'Olio Santo.<br />

Dopo le undici di proprio pugno ha soscritto una scrittura, e la mandò al Kaunitz. Poi si fece<br />

vestire, e stivalare. Che alle sei di sera stava coricato su d'una sedia parlando con quelle poche<br />

persone, che sono destinate ad assisterlo. Leggo ivi, che il medesimo imperatore dopo aver<br />

apportato rimedio a tutte le doglianze dei tirolesi, ha trovato parimente opportuno di ripristinare<br />

gli Stati d'Ungheria, e delle provincie appartenenti nel godimento di tutti gli antichi loro<br />

privilegi, come erano sotto Maria Teresa. Tutte le nuove leggi, ordini, e riforme ordinati<br />

dall'imperatore Gioseppe durante il suo regno sono state perciò annullate, e rivocate; tutti li regi<br />

impiegati debbono andar vestiti all'ongarese; ne' dicasteri e tribunali in vece della lingua tedesca<br />

è stata rimessa la latina, e non è stata ritenuta la tolleranza degli ungheresi richiesta, come pure<br />

la deputazione degli studi, e de' beni ecclesiastici per que' monasteri, che furono già aboliti,<br />

dovendo sussistere tutti gli altri, che non sono sinora stati soppressi. Leggo, che giovedì<br />

prossimo (cioè li 18) la corona d'Ungheria verrà da Vienna con somma pompa riportata a Buda.<br />

Leggo, che il Cagliostro venne al mondo così: Giuseppe Balsamo figlio di Pietro Felice<br />

Bracconieri, nacque in Palermo gli 8 giugno 1743 202 . Fu tenuto al Battesimo in quella cattedrale<br />

da Giuseppe Brazile con procura di Vincenzo Cagliostro. Si fece Religioso del Terz'Ordine a<br />

Caltagirone, ma per poco. Poi passò tra' Cappuccini, ma vi stette poco. Poi fu fuggitivo in<br />

Calabria. Passò a Roma, dove fece il copista, e sposò Lorenza Feliciani. Andò nel 1773 in<br />

Francia; l'anno dopo a Napoli, dove si chiamò Marchese Pellegrini. Fu ricondotto a Palermo,<br />

dove fu carcerato come ladro 203 . Scappò, ed andò in Malta col nome di Conte Cagliostro. Indi<br />

viaggiò nella Gibilterra, Marsiglia, Lione, Argentina, Parigi, Inghilterra, Olanda ancora,<br />

Brusselles, Svizzera, Tirolo, Roma, Napoli, Roma ancora, dove sta nel castello s. Angelo.<br />

Leggo finalmente il Breve di Pio sesto ai vescovi belgici dato in Roma li 23 gennaio 1790, cioè<br />

a Gio. Enrico a Franckenberg prete cardinale della santa Chiesa Romana, arcivescovo di<br />

Malines, a Francesco vescovo d'Anversa, ed agli altri vescovi delle provincie austriache del<br />

Belgio, e della Fiandra. Comincia Sostenendo Noi qui in terra. Prosegue dopo il prologo:<br />

Quindi mossi dall'obbligo dell'apostolico ministero a dichiarare l'animo nostro, tanto verso<br />

Giuseppe nostro figlio carissimo in Gesù Cristo, re apostolico d'Ungheria, illustre re di Boemia,<br />

imperadore eletto de' Romani, sovrano vostro, il quale bramando ardentemente la concordia co'<br />

suoi amatissimi sudditi, ha desiderato, che Noi vi mostrassimo queste nostre premure quanto<br />

verso gl'incliti Ordini, e popoli di coteste provincie attaccatissime alla cattolica religione, e<br />

sempre finora riguardati con amore dalla Santa Sede, abbiamo stimato d'inviarvi la presente ecc.<br />

ecc. Cesare adesso spontaneamente avendo a Noi significato, di aver dichiarato, e dichiarare<br />

senza alcuna condizione, che resti intero l'esercizio di loro diritti ne' vescovi sì rapporto ai<br />

seminari vescovili, che nelle altre cose ecclesiastiche, di maniera che ritorni il tutto nel suo stato<br />

primiero. Noi speriamo ancora confidando nella bontà di cesare, che una simile dichiarazione si<br />

diffonda in tutto il resto del suo dominio per utile della religione. In oltre ci ha fatti certi di aver<br />

dichiarato senza aver posta alcuna condizione, che debbano essere salvi ed intatti li diritti degli<br />

Ordini, e dei popoli, restituendo, e riducendo al primiero stato i loro privilegi, consuetudini ecc.<br />

ecc. ecc.<br />

Nulla dicesi nel detto foglio del corriero passato per Trento colla morte dell'Arciduchessa; nulla<br />

de' nipoti reali di Vienna; nulla del Gran Duca.<br />

23 febbraio 1790<br />

Li 23 ho inteso, che in Roveredo due furono ripresi dall'officio capitaniale perché hanno detto,<br />

ch'è morto l'imperatore ed uno similmente in Trento dal capitano di Trento.<br />

202 Un Ignazio del Balzamo nativo di Palermo fu gesuita rinomato morì nel 1659. Un altro gesuita<br />

Ignazio Balzamo fu pure scrittore, pugliese, chiaro avanti l'anno 1610.<br />

203 Vedi sotto 24 settembre 1795.

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