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arcivescovo Cristoforo de' Conti Migazzi, il quale fu nominato in questa sola congiuntura. Il<br />
nunzio poi apostolico monsig. Giambattista Caprara bolognese non fu mai rammentato.<br />
7 marzo 1790<br />
Li sette intendo, che l'imperatore Giuseppe ha imprestato all'imperatore moscovita settanta<br />
milioni di fiorini, oltre d'aver proveduto una buona parte della di lei soldatesca.<br />
9 marzo 1790<br />
Li nove marzo leggo nella Gazzetta trentina, che ai cinque del corrente, giorno di venerdì, verso<br />
le nove ed un quarto di mattina è passata per Trento sua altezza reale il Gran Duca di<br />
Toscana 208 , ora sacra maestà apostolica re d'Ungheria, e di Boemia, inviata verso Vienna con<br />
sua eccellenza il generale consigliere Federico Manfredini 209 , ed altri di seguito. Fu<br />
complimentato alla posta dal nostro vescovo, e dalla nobiltà primaria.<br />
Leggo, che Bartolommeo Chiapani, e figli di Trento fonditori di campane presso il Duomo<br />
hanno comperato 41 campane di chiese, e conventi soppressi, nominatamente le quattro<br />
armoniose di s. Tommaso di Roveredo.<br />
Leggo, che il famoso generale Alton è morto a Treveri li 16 febbraio 1790, ed ivi seppellito ai<br />
17. Stava scrivendo una sua difesa.<br />
Leggo, che il cadavero di Giuseppe fu seppellito solennissimamente nel sotterraneo solito de'<br />
PP. Cappuccini nella sera de' 22 e che ne' due giorni seguenti furono celebrate l'esequie dal<br />
cardinale Migazzi, dal di lui Suffraganeo Conte d'Ars 210 , dal vescovo di Neustadt ecc. in<br />
Vienna.<br />
Leggo, che il Gran Duca innanzi di partire da Firenze ha creato li 16 febbraio un Consiglio<br />
composto di parecchi soggetti, li quali governino il Gran Ducato in tempo dell'assenza sua sino<br />
ad altra determinazione, tra quali vi è un Bartolommeo Martini, ed un Michele Ciani, l'uno e<br />
l'altro toscani, quantunque viva in Trento un altro sig. Michele Ciani, padre del professore di<br />
Pisa detto Niccola Ciani, da una lettera del quale imparo, che il Gran Duca quando ricevette<br />
l'avviso certo della morte dell'imperatore subito partì da Pisa, ma dovette fermarsi due giorni a<br />
Firenze, perché sopraffatto dalla febbre.<br />
A nome del Magistrato consolare di Trento sono andati a Bolgiano ad omaggiare il detto Gran<br />
Duca tre consoli, cioè il capo barone Trentini, il conte Guarienti, ed il Consolati, li quali furono<br />
raccomandati con lettera del canonico barone Gentilotti al Manfredini.<br />
Il sig. Eberle 211 di Trento ha scritto da Vienna, che per la morte dell'imperatore li viennesi<br />
hanno dato segni manifesti di molta gioia, e contentezza. Tanto erasi loro renduto inviso, e<br />
grevoso! A questo proposito serve la dottrina del P. Fulgenzio Cuniliato Domenicano veneto<br />
Theologia moralis, edit. Ven. 1763, part. 1, tract. 2 de peccatis, cap. 1, § 7, num. XI. Delectatio<br />
de malo temporali alicuius ob bonum inde secutum, quando bonum est longe praestantius quam<br />
sit malum ispis illatum, neque alio modo moraliter effectus ille bonus haberi poterat, non est<br />
illicita... unde licet gaudere de morte naturali malefactoris, vel ipse a legitimo iudice illata, sine<br />
qua publica quies obtineri non poterat. Così l'autore citato.<br />
11 marzo 1790<br />
Agli undici abbiamo ricevuto un cartello manoscritto tutto del tenore seguente: Venerdì di sera<br />
li 12 del corrente dopo l'Ave Maria al tocco del campanone di questa cattedrale si suoneranno le<br />
campane di tutte le chiese, dando per lo spazio di un'ora tre interpolati segni, con cui si<br />
annunzierà la morte di sua maestà cesarea Giuseppe II. Dalla cancelleria vescovile gli 11 marzo<br />
1790. Pietro Gius. Cloch cancell. d'ordine ecc.<br />
Veggasi sopra all'anno 1780 li 16 dicembre.<br />
208<br />
Pietro Leopoldo, poi detto Leopoldo secondo.<br />
209<br />
Marchese.<br />
210<br />
Il Foglio roveretano dice d'Arz.<br />
211<br />
Eberle Simone prete in Corte di Vienna anche nel 1792 li 2 marzo.