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20 dicembre 1789<br />
Li 20 leggo, che ne' Paesi Bassi austriaci a quest'ora sono state trucidate circa quattordici mila<br />
persone, tra le quali anche de' fanciulli e delle donne gravide. Intendo, che dagli abitatori<br />
dell'Attesia tra Bolgiano, e Salorno sono stati chiesti trentacinque mila fiorini di steura 171 ; ma fu<br />
risposto dai detti attesiani, che non possono, e non vogliono pagarli. Nello stesso tempo ho<br />
inteso, come già pubblicato ne' nostri paesi austriaci l'ordine, che chiunque tiene un paio di buoi<br />
debba pagar all'erario regio sei fiorini, e per una vacca tre fiorini. E che sono state incamerate<br />
dall'imperatore tutte le montagne, o sia selve. Ma da altri ho inteso, che non fu ancora loro<br />
intimato.<br />
22 dicembre 1789<br />
Li 22 giorno di martedì, alle dieci di mattina sono partiti da Trento per Valsugana, e Venezia li<br />
soprammentovati giuocolieri. Gli ho incontrati sopra la Cervara ritornando da Cognola. Iersera<br />
ebbero un concorso sterminato, e guadagnarono 700 fiorini. Monsignor vescovo fu solito di dar<br />
loro ogni volta un sovrein, che fa fiorini 14. Avevano seco due brutti mori. Mi fu detto,<br />
ch'ebbero cavalli 24 e che gli uomini furono 19, e che spendettero 60 e più fiorini al giorno.<br />
Nel medesimo dì 22 leggo, che li fiamminghi continuano i loro furori; e che finalmente<br />
l'imperatore ha aderito alle reiterate rappresentanze de' principi specialmente ecclesiastici, e de'<br />
loro circoli liberi della Germania, perché venga eletto re de' Romani l'Arciduca di lui fratello<br />
Pietro Leopoldo, il che pretendesi, che seguirà nel prossimo aprile. Per altro egli voleva, che<br />
succedesse l'Arciduca Francesco marito dell'eretica Wittenberghese, sorella della scismatica<br />
moscovita. Leggo pure, che il clero di Francia è il più numeroso dell'Europa, mentre consiste in<br />
18 arcivescovi, 118 vescovi, 44.000 Vicari, 50.000 curati, 20.000 cappellani, 280 Cavalieri di<br />
malta, 1.850 canonici, 4.000 coristi, 6.000 studenti ne' collegi e seminari, 14.000 Beneficiati,<br />
15.000 monaci, 17.000 mendicanti, e 80.000 monache: in tutto 306.266. Nulla dicesi della<br />
salute dell'imperatore. Un parroco di Trento mi ha detto oggidì, che ne' giorni scorsi ha<br />
seppellito coi soliti riti della santa Chiesa un suo parrocchiano scandaloso, che non ha mai<br />
voluto ricevere i santi Sacramenti, de' quali né pur da sano si curò, e che soltanto poco prima di<br />
morire disse di accettarli; ma il parroco non giunse a tempo. Il caso è noto alla parrocchia; ma in<br />
Trento non è cosa rara, specialmente in questi tempi pessimi.<br />
Nello scorso sabato 19 dicembre il nostro vescovo non ha voluto tenere Ordinazioni. Onde<br />
parecchi chierici trentini sono andati a Venezia, Feltre, e Asola bresciana, dove furono ordinati.<br />
In Asola 172 da quel vescovo abate nullius dioecesis fu ordinato sacerdote don Simone Federici di<br />
Trento, figlio di Pietro e Carlina.<br />
23 dicembre 1789<br />
Li 23 di sera i musici di Trento hanno fatto una serenata sotto alle finestre del sig. Michel<br />
Angelo Ciani, e della signora Maria Rosa di lui figliuola, per esser giunta notizia, che il padre<br />
maestro Niccola Ciani rispettivamente figlio, e fratello, eremitano di s. Agostino e professore di<br />
teologia nel seminario di Arezzo, da Pietro Leopoldo Gran Duca di Toscana fu creato professor<br />
primario di sacra teologia nell'università di Pisa 173 .<br />
25 dicembre 1789<br />
Li 25 giorno di venerdì, e festa del ss. Natale di Nostro Signore Gesù Cristo noi abbiamo fatta<br />
tutta la solita funzione della mezzanotte, cui sono intervenuti non pochi cristiani anche dalla<br />
città. All'aurora cominciò il tempo ad essere siroccale, e piovicante. Nel Duomo cantò la Messa<br />
terza monsignor decano Mancio. Verso il fine di essa per la porta della sagrestia capitò<br />
171<br />
*Tassa.<br />
172<br />
nel 1792 fu vescovo di Apollonia, ed abate Federico Molino.<br />
173<br />
successore del P. M. Francesco Raimondo Adani di Pistoia generale de' PP. Serviti, lettor in Pisa<br />
di teologia dogmatica.