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Nago, il P. Gioachino Provinciale.<br />
Roveredo, il P. Pietro Damiani Guardiano d'Arco.<br />
Lomaso, il P. mariano Vicario di Cavalese.<br />
Garduno, cioè nella curata di Ranzo, il P. Gasparo.<br />
Cavriana sul Mantovano, il P. Amando da Covelo.<br />
Volano, il P. Amadio di Roveredo.<br />
Nomi, il P. Alessandro di Roveredo d'anni 85.<br />
Noriglio il P. Giosegffandrea d'Ala.<br />
Le Signore Anglicane di Lizzana, il P. Carlo Felice di Trento 196 .<br />
31 gennaio 1790<br />
Li 31 ultimo del mese, e domenica di Settuagesima il sig. don Antonio Voltolini di Trento<br />
curato di Roncogno fatto nel 1789 ha preso solenne possesso della cura di Terragnolo, alla quale<br />
fu eletto dal popolo, col rifiuto del prete Dossi di Roveredo, e dell'ex Cappuccino Serafini di<br />
Giudicaria 197 . Intervenne a tal funzione come amico, e parente de' parenti monsignor Piccini<br />
canonico di Trento. Il pasto costò novanta fiorini al neocurato, o sia piovano.<br />
2 febbraio 1790<br />
Li due febbraio leggo, che ai 23 gennaio in tutte le 28 parrocchie della città e de' sobborghi di<br />
Vienna fu esposto l'ordine sovrano di recitare nella Messa la colletta pro felici partu<br />
dell'Arciduchessa Lisabetta, da continuarsi fino che sarà seguito. Leggo, che il Cagliostro<br />
ritrovasi alquanto infermo; che fu veduto pregare; che ha protestato di non conoscersi reo d'altro<br />
delitto, che di aver giovato all'umanità. Leggo, che le donne di Basilea con forche, spiedi, e<br />
simili ordigni hanno combattuto contra gli uomini per otto ore, perché non portassero via del<br />
frumento, e gli hanno vinti.<br />
Questa mattina circa le dieci è passato per Trento un corriere istradato per l'Italia, il quale<br />
ricercato non volle manifestare dove andasse, né cosa portasse. Lasciò però ordine, che stessero<br />
pronti dicidotto cavalli. Un altro corriere per Italia è passato nel giorno 30 di gennaio. In<br />
Roveredo si dice, ch'è già morto l'imperatore. La Gazzetta d'oggidì dice, che rapporto a lui non<br />
c'è novità.<br />
5 febbraio 1790<br />
Li cinque leggo, che l'imperatore dee passar gran parte della notte senza dormire pel suo male.<br />
Che in un sol giorno sono arrivate a Roma tredici carrozze piene di francesi; e che a<br />
Civitavecchia voleva approdare un naviglio pieno di francesi, ma fu costretto a passare altrove<br />
dai cittadini. Dal processo del Cagliostro fu rilevato, che tramavasi una terribile insurrezione in<br />
Roma, e che doveva succedere li sedici ultimo giorno di carnevale. Che a Comacchio, ed in<br />
Lago Santo fuvvi una sedizione popolare per un editto nuovo, la quale cessò col cassamento<br />
dell'editto. Anche la plebe di Torino minaccia sollevazione contra la nobiltà per il teatro. Li<br />
francesi là fissati non sono veduti di buon occhio. Delle cose di guerra, e delle Fiandre non parlo<br />
per mancanza di tempo. Vanno male. I fiamminghi sempre più si rinforzano, e fanno acquisti.<br />
Nella Gazzetta roveretana de' tre fu letto, che da Roma è stata mandata una staffetta in Francia,<br />
ed una a Trento, senza dubbio per il Cagliostro.<br />
7 febbraio 1790<br />
Li sette ho inteso, che oggidì è giunto ordine al nostro vescovo, che venendo richiesto dai popoli<br />
austriaci, accordi loro la licenza di officiare le chiese come facevasi avanti le proibizioni<br />
195<br />
*Mezzocorona.<br />
196<br />
In Gardolo predica il padre Provinciale de' cappuccini Gio. Angelo Baldironi da Cavalese. In s.<br />
maria Maggiore don Leonardo Zanella di Povo.<br />
197<br />
In tal occasione don Alfonso Pilati caduto da cavallo si slogò un braccio, e don Simone Voltolini<br />
fratello cadde da cavallo.