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Tovazzi diario 3 1785-1791

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Ai nove, giorno di venerdì, in Borgo di Valsugana fu incantato il convento di s. Anna, già di<br />

monache nostre Clarisse, per cinque mila fiorini soltanto, benché ne valesse assai più. Ho<br />

inteso, che ventisei monache soppresse da Gioseppe sul Milanese, tutte insieme sono andate in<br />

un altro monastero del Papalino, e che delle altre soppresse, niuna si ha maritata, né prostituita,<br />

benché altrimenti abbiano sparso certi trentini luterani intabarati.<br />

13 febbraio 1787<br />

Ai 13 leggo, che nel macello di Borgo ausugano sinora d'ordinario si ammazzarono buoi 95,<br />

castrati 2.300, vitelli 500 all'anno. Leggo, de' trecento seminaristi di Lovanio sono partiti più di<br />

dugento, e che stanno per partire anche gli altri; e che un censor regio ha levato dalle librerie di<br />

Lovanio tutti gli esemplari della Bolla piana 39 contra il libro dell'Eybel intitolato Quid est Papa,<br />

come pure i libri detti Trionfo del penitenziere: votum Capituli, e Votum pastorum. Leggo<br />

ancora, che sono restati in un sol giorno 36 oli seminaristi in Lovanio, intenzionati di partire<br />

anch'essi nel giorno seguente, e che si spiegavano in tal seminario le opere del Pehem.<br />

Nel principio di questo mese il fuoco ha bruciato circa venti famiglie in Cisso 40 , villa della pieve<br />

di Livo. Con questa occasione mi piace di notare, che quando il fuoco ultimamente bruciò<br />

Pradazzo, il nostro P. Fulgenzio Sighelli di Cavalese trovandovisi presente andò sul tetto di una<br />

casa benefattrice, ed albergatrice de' nostri Frati, ed avendo con fervore proibito in nome del<br />

nostro P. S. Francesco al medesimo fuoco, che non si appressasse alla medesima casa, fu<br />

ubbidito con un miracolo riconosciuto da tutti gli astanti.<br />

Nella Gazzetta ultima di Mantova sta scritto, che finalmente Pio sesto ha creato protettore de'<br />

Frati Minori Osservanti, e Riformati il cardinale Romualdo Onesti Braschi di Cesena suo nipote.<br />

In questi giorni un putto di vita cattivissima abitante ai Vodi 41 di Trento s'ha impiccato in casa<br />

sua con una soga, ma essendo accorsa una donna, tagliò la soga, e così non morì. Ora sta nel<br />

Zuchthaus perché molte volte avanti minacciò sua madre inferma di volerla bruciare. Egli<br />

costumava di chiamare il diavolo, che lo pigliasse e portasse via.<br />

In Cognola è morto un uomo senza potersi confessare, benché fossero dieci anni, che non si<br />

confessava, e sia stato stimolato al letto dal sig. curato, con cui parlò di altro fuorché de' suoi<br />

peccati. Ciò non ostante fu seppellito come ogn'altro cristiano cattolico.<br />

Nel suddetto giorno nono il già convento di s. Anna fu acquistato dalle comunità di Telvana per<br />

cinquecento fiorini, ed insieme hanno acquistato il castello di Telvana. Demolirono il castello, e<br />

faranno, che il convento serva di castello per loro minore incomodo. Per il castello furono loro<br />

esibiti due mila fiorini. Ma dovranno spendere non poco per ridurre il convento di Religiose<br />

francescane a forma di castello ed abitazione secolaresca.<br />

17 febbraio 1787<br />

Nel giorno 17 di febbraio, essendo sabato, hanno cominciato a non dir il mattutino su la<br />

mezzanotte per ubbidire al vescovo le monache di s. Chiara, e nel giorno 18 li Padri Cappuccini<br />

di s. Croce. Ciò reca un gran disturbo alle persone religiose, un gran detrimento al culto di Dio,<br />

ed un grande scandalo nel popolo. Iddio vede i nostri cuori 42 .<br />

Ai dodici fu seppellita nel cimitero parrocchiale di san Marco di Roveredo la Madre suor Maria<br />

Chiara Marchiori di Trento, già clarissa in s. Trinità di Trento, morta semisalesiana nel convento<br />

delle Salesiane di Roveredo. Ne' cimiteri parrocchiali dovranno esser seppelliti tutti<br />

nell'avvenire per ordine di Giuseppe 43 .<br />

21 febbraio 1787<br />

39 *Del Papa Pio.<br />

40 *Cis.<br />

41 *Nei vicoli detti Vò, al plurale Vodi.<br />

42 Vedi Benedet. XIV, Intitut. 107, § 4 et 14 del To. 5, Notif. 19 § 4 et 14.<br />

43 Don Giacomo Erlicher da Coredo exgesuita morto li 9 dicembre 1786 in Ala d'Insprugg.

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