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Tovazzi diario 3 1785-1791

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Nel predetto giorno primo d'ordine del Magistrato consolare fu dato principio ad un nuovo<br />

selciamento delle strade della città di Trento da quattro maestri chiamati da Verona, li quali<br />

cominciarono al palazzo saraciniano nella Contrada dell'Osterie tedesche. Arrivarono sino al<br />

Cantone. Poi lavorarono nella piazza del Macello, e nulla più, perché li particolari si lagnarono<br />

troppo della spesa.<br />

Il rescritto dato in Insprugg li 19 maggio <strong>1791</strong> contenente la licenza di stampare il mio direttorio<br />

monastico è segnato col num. 7970.<br />

4 agosto <strong>1791</strong><br />

Nel giorno quarto, essendo giovedì, nel ginnasio di Trento furono distribuiti al solito i premi. A<br />

Gio. Angelo Ducati di Trento figlio del sig. segretario tedesco Pietro Carlo, rettorico del<br />

secondo anno quattro. Ad Antonio Porti di Trento di Trento rettorico del secondo anno uno. A<br />

Giovanni Braun di Trento rettorico del secondo anno uno. A Simone Rolandini da Val di Non 287<br />

rettorico del secondo anno uno. Ai rettorici del primo anno Tommaso Bortolotti di Meano<br />

cinque. Giuseppe Maria Ducati fratello di Gio. Angelo, uno. Pietro Tecini da Val di Non due.<br />

Nella suprema gramatica Giambattista Eccher dall'Ecco cavaliere di Caldonazzo tre. Alberto<br />

Paurnfeind di Trento tre. Aloisio Collizzoli di Giudicaria uno. Giambattista Curzel di<br />

Caldonazzo due. Nella Gramatica media Federico Fedrici di Trento uno. Giambattista Foresti di<br />

Trento quattro. Francesco Antonio Lupi de Margon di Trento quattro. Paride Maria barone Kloz<br />

di Rosenberg, e Spreheim 288 , Signore di Marienstein e Niederbreittenbach di Trento quattro.<br />

Nell'infima gramatica Simone Giuseppe Rohr di Trento cinque. Marquardo Leopoldo Conte di<br />

Welsperg, e Primier, Signore in Altrassen, e Langenstein da Primier tre come cavaliere.<br />

Bartolommeo Steinmaier di Trento uno. Simone Rover di Trento uno. Massimiliano Gerardi di<br />

Pietra Piana nobile imperiale e provinciale di Trento due. Nei Principi. Francesco Antonio<br />

Conte Graziadei de Trilaco di Trento tre. Stefano Birti di Trento uno. Alberto dal Cesare uno.<br />

Gli altri scolari furono Giacomo Postalli, Ignazio Mattei, Francesco Ferrari, Gioseppe Busetti,<br />

Antonio Porti, Pangrazio Cattani, Domenico Ducati, Sisinnio Tevini, Aliprando Pancheri,<br />

Romedio Chini, Giuseppe Barbi, Gio. Scarpari, Giorgio Ropele, Sebastiano Bertelli, Urbano<br />

Eller, Giuseppe Quaresima, Gio. Ioris, Lorenzo Tavonati, Salvadore Nardoni, Giambattista da<br />

Ponte, Andrea Bevilacqua, tutti rettorici. Tralascio gli altri, e dico soltanto, che computati tutti<br />

furono 160, oltre li filosofi e teologi.<br />

14 agosto <strong>1791</strong><br />

Li 14 domenica in Gardolo ha preso solennemente il possesso di quella chiesa curata il R. S.<br />

Don Leonardo Zanella di Povo. Gli fu dato dal R. S. piovano di s. Pietro, essendo presente il<br />

rev.mo sig. piovano di Povo, coi signori Conti Melchiori, ed altri. Li gardolani sono venuti ad<br />

incontrarlo in Trento con una festosa cavalcata. Egli vi andò con tre carrozze.<br />

15 agosto <strong>1791</strong><br />

Li 15 sera nel lago di Toblino s'è affondato un battello, e sonosi annegate sette persone<br />

d'ambidue i sessi, che ritornavano dalle Sarche a Padergnone.<br />

21 agosto <strong>1791</strong><br />

Li 21 domenica siamo stati alla processione e Messa del Duomo per il solito voto della città.<br />

Cantò la Messa il Conte canonico Leopoldo Melchiori. Furono sparati de' mortari.<br />

In questi giorni nella villa detta Monte della Vacca con un'archibusata è stato ammazzato un<br />

beccaro vitellesco di Trento. Portava in tasca cento fiorini, ed aveva seco due cani. Questi<br />

stettero sempre guardando il cadavero del loro padrone, cosicché niuno poté toccarlo, finché<br />

non venne un parente a levare i detti fiorini. Cosa certamente notabile. L'uccisore subito è<br />

andato a costituirsi dal podestà, come uccisore di un ladro, ma venne tosto imprigionato, perché<br />

287 Simone da Molveno poi Filippino.<br />

288 *Spré, frazione di Povo.

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