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Ho pur inteso, che fu ordinato ad un canonico d'Arco di servire come curato agli Oltrasarchesi, e<br />
che se non gli bastano i proventi di tal cura, vada a mangiare a casa sua. Parimente, che se gli<br />
avisani vogliono come parroco il loro curato gli accrescano lo stipendio. Ma dura semplice<br />
curato nel 1796.<br />
Leggo, che le monache Salesiane di Roveredo debbono lasciar entrare nel loro monastero<br />
situato ai Rosmini, tutti quelli, che vogliono entrarvi, e ciò senza poter fare la minima<br />
resistenza; e che in effetto entrano continuamente. Leggo pure, che debbono farsi seppellire nel<br />
cimitero comune di s. Marco, dove fu seppellita Suor Isabetta monaca vecchia morta li 22<br />
novembre.<br />
Intendo, che in Vienna un dottore prese l'impegno di leggere un lungo processo, e di fare il suo<br />
Laudo in tre giorni. Lavorò dì e notte, lo presentò, e si scusò di trattenersi a giustificarlo, attesa<br />
la sua stanchezza. Sperava di riportarne lode, avendo altri ricusato un tale impegno. Ma<br />
Giuseppe si stupì, che si fosse stancato, e lo biasimò.<br />
18 dicembre 1787<br />
Li 18 leggo, che l'arcivescovado di Lubiana dall'imperatore fu conferito al Conte Brigido<br />
vescovo di Zips, e che fu fatto vescovo di Zips il Conte di Revay Gran prevosto di Neutra.<br />
Leggo una lettera di Luigi vescovo di Namur all'imperatore segnata li 25 ottobre in cui gli dice,<br />
che li professori del nostro seminario generale non hanno avuto timore d'insegnar, ed inculcar<br />
dottrine riprovate e che tutti sono contrari a tal seminario. Leggi altresì la continuazione della<br />
rimostranza dell'università di Lovanio all'imperatore, cose tutte molto forti, e chiare, ma che non<br />
otterranno effetto intero.<br />
Nel medesimo giorno 18 il sig. Giorgio Emer di Trento, uomo celibe, per altro stimato savio, ed<br />
un mercatante di pannina, tenendo diciassette mila fiorini di debiti, ha ceduto ai creditori<br />
qualunque suo avere. Per sentenza dunque arbitrale di monsignor Giangiacomo Piccini canonico<br />
di Trento, eletto giudice, ed arbitro dalle parti, dopo che ricusò tale impegno monsignor decano<br />
Conte Sigismondo Manci, fu in detto giorno spogliato di ogni cosa, per fino del cappello, del<br />
letto, dell'ombrella, e vedendosi portar via ogni minima cosa fece motto di cavarsi anche i<br />
calzoni, dal che venne impedito, e dissuaso da una donna sua vicina per effetto di modestia. Non<br />
avrei mai creduto, che un uomo tale giungesse a così deplorabile stato 80 . Circa lo stesso tempo<br />
ha fallito per la somma, come dicesi, di circa cencinquanta mila fiorini, anche il sig. mercante<br />
Fr. Tre., Francesco Trentini di Trento.<br />
24 dicembre 1787<br />
Li 24 sono giunti da Milano a Trento molti soldati, tra' quali un Conte di Thunn da Caldes<br />
capitano. Gli officiali furono trattati a pranzo nel giorno 25 festa del ss. Natale dal nostro<br />
vescovo, e partirono tutti nel giorno 26.<br />
27 dicembre 1787<br />
Li 27 sono venuti degli altri soldati da Milano, tutti malarnesati, ed obbligati a stare sempre<br />
dentro le mura guardate dai soldati del nostro vescovo.<br />
Li 23 antivigilia del santo Natale innanzi giorno cadde sul nostro piano la prima neve, ma in<br />
poca quantità. Per altro la nostra terra in certi giorni vedesi coperta da densa caligine.<br />
30 dicembre 1787<br />
Li trenta, giorno di domenica, sono passati per Trento moltissimi soldati vegnenti da Milano.<br />
In questi ultimi giorni per ordine sovrano li Frati de' nostri conventi austriaci, e così li<br />
Cappuccini di Roveredo, han dovuto eleggere li loro Guardiani acciocché il Guardiano cominci<br />
sempre il primo giorno dell'anno. Li nostri hanno confermato quelli che avevano.<br />
30 ottobre 1787 (sic)<br />
80 Poi diventò prete.