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di lasciare quella università, e ritornare a Trento, non so come, ora più non parla di ritornare, ma<br />
resta 31 .<br />
Il suddetto vescovo ungaro si nomina Antonio de' baroni Andrassy primo vescovo di Rosnavia<br />
(Rosenau) creato poco avanti l'anno 1781.<br />
Il gazzettiere trentino avendo letto nella Gazzetta di Colonia, che l'imperatore nega il<br />
Purgatorio, è andato dal sig. cancelliere Giambattista Gentilotti a chiedergli se aveva da inserir<br />
ciò nel suo Foglio de' nove del corrente, ma ebbe una negativa. Tutto Trento lo sa, e dai buoni<br />
se ne parla con orrore. Un altro ha detto, che lo ha letto nel Foglio francese stampato in Vienna,<br />
cioè che l'imperatore ha proibito il pregare per li defunti, perché finalmente fu rilevato, che il<br />
Purgatorio non esiste, secondo il sistema della vera religione. Ciò è conforme alle massime<br />
pessime correnti, ed a ciò, che l'imperatore ha detto in Roma. Quindi è, che noi sacerdoti non<br />
abbiamo più Messe da celebrare per commissione de' cristiani. Vedi sotto al 7 luglio.<br />
12 gennaio 1787<br />
Li dodici ho ricevuto la nuova lista de' predicatori diocesani destinati dal vescovo. Ella è questa.<br />
Aldeno, Garniga, e Cimon festivo don Giangiacomo Paoli da Mezzolombardo<br />
Banale, don Giuseppe Bezzi<br />
Besenello e Mattarello, Primo Somalvigo di Trento<br />
Brentonico, don Felice Menapace di Rallo<br />
Blegio, o s. Croce, don Francesco Antonio Claus di Trento<br />
Calavino, don Antonio Zecchini di Ledro<br />
Calceranica e Vigolo, don Giuseppe dalla Rosa di Canzolino<br />
Cavedine, don Niccolao Oradini di Ledro<br />
Civezzano e Cognola festivo, don Gio. Pietro Pini iunior di Trento<br />
Condino, don Romedio Conci di Maleto<br />
Corredo, e Smarano, don Cristoforo Dal Piaz da Terres<br />
Denno, e Flavon, don Pietro Barbacovi di Taio<br />
Livo, don Giacomo Antonio Gigli di Becceca 32<br />
Isera festivo, don Filippo Chiusole di Chiusole<br />
Malé, don Antonio Aloisio Girolamo Conte de' Melchiori di Trento, figlio del Conte<br />
Sigismondo<br />
Mori, don Leonardo Leonardi dal Vo d'Avio<br />
Ossana, don Antonio Largaioli da Val di Sole (Presson)<br />
Pergine, don Giuseppe Monauni di Trento, curato di Villazzano<br />
Rendena, don Domenico Poli da Storo<br />
Revò, e Cloz, don Antonio Voltolini di Trento<br />
Sarnonico, Fondo e Romeno, don Antonio Lunelli di Torchio<br />
Taio e Torra, don Vincenzo Nella di Rendena<br />
Tassullo, don Giuseppe Sizzo di Trento cappellano di Maleto<br />
Terlago, e Baselga festivo, don Domenico Maltratti da Ranzo cappellano di Calavine, giovine<br />
Tione, don Pietro Vecli da Fisto randenese<br />
Val di Bono, don Vincenzo Maccani di Cles<br />
Val di Ledro, don Valentino Bonenti da Rendena<br />
Villa Lagarina, don Carlo Birti di Roveredo<br />
San Zeno e Dambel, don Francesco Zanetti<br />
Qui mancano i pulpiti austriaci. In Avio predicherà uno raccomandato dal vescovo di Verona,<br />
cui fu accordato dal vescovo di Trento a patto, ch'egli pure dia un pulpito ad un diocesano<br />
trentino.<br />
31 Tonioli, ora 1787 parroco di Ampezzo, detto arcidiacono.<br />
32 *Bezzeca.