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15 settembre 1789<br />
Li quindici, giorno di martedì, è giunta in Trento col seguito di alcune carrozze la contessa<br />
moglie del suddetto real Conte di Artois Teresa Maria, detta anche Maria Teresa, figlia di<br />
Vittorio Amedeo III re di Sardegna, e Duca di Savoia, nata li 31 gennaio 1756 e sposata li 16<br />
novembre 1773. Ebbe seco i suoi due figliuoli Luigi, e Carlo, pranzò nell'osteria detta<br />
dell'Europa, dopo il pranzo fu a sentir l'organo di s. Maria Maggiore, ed a vedere il quadro del<br />
sacro Concilio, e poi partì per Roveredo, e Torino. Così la Gazzetta trentina.<br />
18 settembre 1789<br />
Li 18 leggo, che gli otto di questo il nuovo cardinale Giuseppe Francesco Conte d'Aversperg,<br />
nato in Vienna li 31 gennaio 1734, ed eletto vescovo e principe di Passavia li 21 maggio 1783,<br />
senza verun seguito alle otto di mattina in Vienna si è portato al palazzo del cardinale<br />
arcivescovo Cristoforo Conte Migazzi trentino, e che da questo come delegato dell'imperatore<br />
nella cappella privata, e tacitamente ricevette la berretta cardinalizia portata da Roma a Vienna<br />
da monsignore Sbara.<br />
Leggo delle dissensioni grandi tra li francesi, dove gli operai non hanno da lavorare, gli artefici<br />
non hanno compratori, li servitori non hanno padroni da servire ecc.<br />
Leggo, che d'ordine di Pio sesto Papa in Roma ne' tre giorni 6-8 del corrente in nove chiese<br />
dedicate a Maria Santissima fu fatta l'esposizione del Santissimo Sacramento, colla benedizione,<br />
ed Indulgenza plenaria per li presenti bisogni di santa Chiesa.<br />
Leggo pure, che il defunto Benedetto Valdanbrini ricco banchiere ha lasciato cinquanta scudi al<br />
suo medico affinché gli tasti il polso ventiquattro ore dopo la sua morte. Egli lasciò un'eredità di<br />
180 mila ducati, ma instituì vari legati pii, e fondò due Benefici con dote di 750 ducati per<br />
ognuno.<br />
In questa mattina de' 18 è comparsa la neve sulle cime de' monti circonvicini.<br />
Nella medesima mattina fu toccata la campana a martello, perché nella cancelleria criminale del<br />
palazzo pretorio contiguo al Duomo fu ritrovato del fuoco appiccato all'armarone de' processi<br />
maliziosamente.<br />
22 settembre 1789<br />
Li 22 settembre leggo, che l'imperatore essendosi rimesso interamente in salute ha premiato i<br />
medici, e chirurghi suoi, dando al chirurgo Brambilla seniore di Milano un anello di mille<br />
zecchini, e 12.000 fiorini in contanti. Al Brambilla giovine un anello di 500 zecchini e 6.00<br />
fiorini in danaro. Al medico barone di Storck un anello di 1.00 zecchini, 12.000 fiorini in<br />
contanti. Al medico Collmann un anello di 500 zecchini, e 4.000 fiorini, oltre l'onorario dato a<br />
questo giornalmente. Dunque ha loro dato fiorini 47.200 circa.<br />
25 settembre 1789<br />
Li 25 leggo, che l'imperatore è guarito così presto per virtù della polenta, che ha mangiato.<br />
Pigliò a Mantova la farina. Vuol presto andare all'armata.<br />
Leggo altresì, che da Parigi ogni quattordici giorni vengono spedite diecimila Lire al Conte di<br />
Artois, e che sono stati venduti i libri della di lui biblioteca, e che non sono sicuri quelli, che<br />
furono al di lui servizio con qualunque titolo.<br />
17 settembre 1789<br />
Li 17 intendo esser venute lettere, le quali riferiscono, che l'imperatore sta male assai; che ha<br />
ordinato ai suoi ministri, che trattino i sudditi, specialmente ecclesiastici con mitezza; e che<br />
dappertutto si faccia un triduo di devozioni con processioni per la conquista di Belgrado, cui s'è<br />
approssimato il maresciallo Laudone. Teme, che anche i suoi sudditi ad esempio dei francesi<br />
facciano delle sollevazioni.<br />
Intendo pure, che a Salisburgo è insorta una gran sollevazione contra quell'arcivescovo,<br />
patriarca de' gioseffisti, e che avendo egli promesso cento zecchini a chi gli porterà la testa