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7. Gli uffiziali superiori del reggimento Borghese.<br />
8. Il Magistrato di Vienna.<br />
9. Le reali livree.<br />
10. I suonatori di timpani, e trombe.<br />
11. I paggi di Corte.<br />
12. Li musici di corte.<br />
13. Il clero della Casa presbiteriale.<br />
14. i Cavalieri, commendatori, e gran croceiri dell'ordine di santo Stefano, e di quello di Maria<br />
Teresa.<br />
15. I cavalieri del Toson d'Oro, e fra questi li commembri del Capitolo.<br />
16. Il rettor magnifico coi quattro decani dell'università.<br />
17. Il Venerabile 232 portato da sua eminenza card. arcivescovo Migazzi, sotto baldachino portato<br />
da cittadini, con ai lati li paggi reali, e le guardie nobili.<br />
18. Il re Leopoldo coi due figliuoli Francesco e Ferdinando.<br />
19. Il nunzio pontificio mons. Giambattista Caprara.<br />
20. Li reali ministri, li consiglieri intimi, li ciamberlani, e siniscalchi.<br />
21. La real guardia ungherese a cavallo.<br />
22. Un comando d'infanteria della guarnigione di Vienna.<br />
Nulla dicesi della regina, e delle Arciduchesse.<br />
In Riva bolle una grande discordia tra quei cittadini divisi in più partiti, li quali sono<br />
volgarmente nominati delli Dei, Semidei, Santi Padri, e miseri mortali. Sino dai primi del<br />
corrente giugno sta in Riva per pacificarli, ed unirli il signor consigliere Francesco Vigilio<br />
Barbacovi colla sua moglie Altenburghera, e colla sua servitù, in una casa presa a pigione. Si<br />
dice, che il medesimo ultimamente fu chiamato alla fenestra, e che gli fu detto, che i rivani sono<br />
proveduti di armi, e tengono una bottega piena di coccarde.<br />
17 giugno 1790<br />
Li diciassette di mattina dodici galleotti della casa di correzione trovandosi a lavorare al palazzo<br />
delle Albere sono fuggiti, ed hanno lasciato i due carri, che furono ricondotti a casa da quattro<br />
altri rimasi 233 . Sono andati per più strade divisi, e furono inseguiti subito dal soldati a dagli<br />
sbirri. Li galleotti fuggirono per tre strade a quattro a quattro. Altri però dicono, che furono<br />
veduti sette insieme. Non fu preso veruno. Un sollando è ritornato ultroneamente li 3 luglio a<br />
finir il suo tempo. Ma nel luglio è fuggito un'altra volta.<br />
18 giugno 1790<br />
Li 18 leggo, che l'arcivescovo della chiesa orientale di Carlowitz signor Moisé de Putnik coi<br />
vescovi di Neusatz e di Buda della nazione illirica, ha avuto graziosa udienza in Vienna da<br />
Leopoldo. Che parimente furono all'udienza li vescovi cattolici greco-illirici di Crisio e di<br />
Granvaradino. Che il Corpo mercantile ha proposto a Leopoldo una prospettiva del commercio<br />
moderno austriaco. Che in Francia saranno rifuse le monete. Lo scudo avrà questa iscrizione: La<br />
legge, ed il Re. Luigi XVI proclamato re de' Francesi li 14 luglio 1790. Che a Ferdinando Maria<br />
principe di Lobkowitz vescovo di Gand in Fiandra, e zio del Duca d'Ursel arrestato in Alost, fu<br />
assegnata la città di Gand per carcere. Che ai 16 e 17 di maggio vi fu un gran tumulto nella città<br />
di Montmeillan suddita del re sardo. Che in alcune parrocchie della Savoia vi è una grande<br />
inopia, per sollievo della quale il re ha scritto al vescovo di Chambery li 26 maggio. Che in<br />
Lisbona nell'aprile i carcerati hanno messa in iscompiglio tutta la città, cosicché la piazza fu<br />
veduta quasi coperta di donne, ragazzi, uomini calpestati, stroppiati, e semivivi, e piena di<br />
tabarri, cappelli, cuffie, scarpe ecc.<br />
Negli scorsi giorni hanno giuocato alla palla col tamburino nelle pubbliche piazze di Trento,<br />
cioè nella Fiera e nella Mostra gl'ill.mi, e rev.mi signori canonici Leopoldo Conte de' Melchiori,<br />
232 *Il Santissimo Sacramento.<br />
233 Duce Crotto notario.