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Il primo di gennaio leggo, che il Feld maresciallo Laudhon li 23 dicembre 1789 è giunto a<br />
Vienna, ed andò a smontare alla sua terra di Herbersdorf. Leggo, che il capitano Pilati del<br />
reggimento Pellegrini è stato accettato come cavaliere nell'Ordine Militare di Maria Teresa. Che<br />
l'imperatore, finita la guerra si farà coronare in re d'Ungheria, e che con tal occasione<br />
confermerà li privilegi a quel regno. Che ora l'imperatore manda soldati nella Galizia, e là fa de'<br />
magazzini. Che il re di Prussia ha fatto alleanza offensiva, e difensiva colla Polonia; e però li<br />
soldati esistenti nella Boemia, e Moravia tengono ordine di stare sul piede della guerra. Che il<br />
Conte Trautmansdorff è giunto a Bonna 175 li 19 dicembre, e che sono a Poggeldorf li reali<br />
governatori de' Paesi Bassi Cristina, ed Alberto, in vicinanza di Bonna. Che li brabanzesi fanno<br />
quanto vogliono, e da padroni. Che molti nelle zuffe restano morti, o feriti. A voce poi ho<br />
inteso, che gli ambasciatori d'Inghilterra, e di Prussia insalutato hospite sono partiti da<br />
Pietroburgo capitale della Moscovia; e che l'imperatore ha un gran tumore nel ventre.<br />
La gazzetta non ardisce dir tutto; bensì quello, che favorisce gli eretici, e scismatici.<br />
3 gennaio 1790<br />
Li tre in data dall'Ungheria li 25 dicembre 1789 leggo, che nella medesima Ungheria non vi è<br />
alcuna ribellione; e che già otto giorni l'imperatore trovandosi di nuovo ammalato fu<br />
comunicato privatamente. Avanti eransi sollevate tre città dell'Ungheria.<br />
Intendo, che nella Dieta provinciale d'Insprugg gl'imperiali hanno proposto una non picciola<br />
contribuzione sopra gli asini, muli, cavalli, servi, serve, buoi, vacche, mercanti ecc., ma li<br />
Provinciali tutti d'accordo hanno risposto, che nulla possono accordare. Uno ha fatto una buona<br />
scrittura per giustificare la negativa. Intendo pure, che a s. Lorenzo di Pusteria i paesani sonosi<br />
opposti ai ministri regi con morte ecc.<br />
4 gennaio 1790<br />
Li 4 ho letto con piacere una sodissima lettera dell'arcivescovo di Firenze stampata in Sondrio di<br />
Valtellina nel 1789, pagg. 16, contra il vescovo di Pistoia. Merita di esser letta da tutti. Ha<br />
questo titolo: Lettera del grande arcivescovo di Firenze, con cui ad evidenza manifestandosi la<br />
necessità della subbordinazione nella cattolica Chiesa si presta a tutti con questa un efficace<br />
mezzo per allontanare e deprimere le nuove massime, che si vanno in oggi per ogni dove<br />
spargendo unicamente tendenti alla totale distruzione del costume, e del dogma. In Sondrio<br />
1789, dalla stamperia di Gio. Batta Rossi con Approvaz., in 8°, pp. 16. L'autore si dice<br />
d'avvanzata età, e vescovo. Chiama vescovo quello cui scrive. L'arcivescovo è Martini di<br />
cognome fatto per puro merito. Vedi sopra ai 17 luglio 1789.<br />
Nel medesimo giorno quarto il nostro Padre Provinciale fu avvisato dal vescovo Pietro Vigilio,<br />
che il Governo d'Insprugg accordaci la continuazione delle questue sino ad altra ordinazione, e<br />
sospende il divieto, di cui sopra. Siane grazie al Signor Iddio ed a Maria Santissima nostra<br />
avvocata. Io ho detto più volte il Te Deum. Ma poi fu eseguito il divieto. Vedi sotto.<br />
5 gennaio 1790<br />
Li cinque leggo in data di Vienna 28 dicembre che l'imperatore deve guardare la stanza, attesa la<br />
sua debolezza di petto, e la difficoltà di respiro. Che nel giorno del ss. Natale fu visitato dal<br />
maresciallo Laudhon, che l'incontrò all'uscio, e lo trattenne quasi due ore. Che Brusselles sino<br />
dai 12 dicembre sta in potere de' patriotti, e che s'è dichiarata l'indipendenza. Che l'imperatore<br />
ha scritto di proprio pugno una lettera ad Alessandro de Suwarow generale in capite russo per la<br />
sconfitta data al Gran Visir li 22 settembre, e gli ha mandato il diploma di Conte del Sacro<br />
Romano Impero, desiderando che l'imperatore moscovita gli permetta di accettarlo. Dal re di<br />
Suecia sono stati degradati cinque uffiziali, e gentiluomini, perché in tempo di guerra sonosi<br />
messi col partito contrario allo stesso re. Parmi notabile, che tutti hanno un cognome similmente<br />
desinente, cioè Gustauson, Fridericson due, Larson, e Carlson. In Berlino ha fallito il negoziante<br />
Wegler per un mezzo milione di talleri, non compresi li 700 mila talleri, che perdono li<br />
175 *Bonn.