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Tovazzi diario 3 1785-1791

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Li sette ho inteso, esser venuto avviso a Trento, che li due ultimi vascelli giunti a Venezia hanno<br />

portato delle aringhe avvelenate da' turchi.<br />

9 aprile 1790<br />

Li nove leggo, che in Vienna Leopoldo nel suo Gabinetto ha fatto bruciare tutte le carte inutili<br />

trovate in esso, nominatamente tanti progetti, e tante denunzie, in così gran copia, che quasi<br />

succedette un incendio. Leggo, che molte cose saranno ridotte sul piede di Maria Teresa. Che<br />

verrà riaperto il Collegio teresiano. Che Leopoldo nel giovedì Santo dopo la s. Messa, e la s.<br />

Comunione lavò i piedi a dodici poveri vecchi, e che li servì alla mensa, e diede a ciascheduno<br />

un borsellino di monete, così facendo secondo il costume de' sovrani cattolici. Che il più<br />

vecchio de' predetti poveri conta 99 anni. Che in Parigi è succeduto un fatto al Ponte di s,<br />

Massenza. Che armano Torino, Genova, Madrid ecc. Che un ebreo, morto a Brodi nella Polonia<br />

austriaca nel marzo, ha lasciato all'imperatore un Legato di quattromila zecchini, e 26 mila<br />

zecchini all'istituto de' poveri, ed al Fondo di Religione della sua comunità.<br />

Intendo, che i vescovi brabantini hanno risposto al Papa, che non possono più agire in favore di<br />

Casa d'Austria, perché hanno contratto impegno colla nazione.<br />

Più non si parla del Cagliostro, né de' di lui amici, e fautori. Vedi però sotto.<br />

Il cardinale di cui sopra, passato per Trento è Stefano Carlo di Lomeniè di Brienne, arcivescovo<br />

di Sens, nato in Parigi l'anno 1727 e creato prete cardinale da Pio sesto ai 15 dicembre 1788 217 .<br />

Fu per altro uno de' favorevoli della regina di Francia; si è trattenuto qualche tempo in Pisa, ed<br />

ora va a Vienna d'Austria. In Trento ha comperato cinque libri stampati avanti l'anno 1500. Egli<br />

è fuggitivo dalla Francia. Così mi fu supposto; ma poi ho inteso dal libraio nominatomi, che non<br />

ha preso alcun libro. Mi fu pur detto, che non ha regalato un soldo ai serventi del Duomo, né a<br />

quelli di s. Maria Maggiore, dove si fece mostrar ogni cosa rara.<br />

11 aprile 1790<br />

Nella domenica in Albis, agli undici del corrente, il nostro vescovo ha cresimato molti nel<br />

castello di Trento, perché in breve partirà per Vienna, e Salisburgo.<br />

12 aprile 1790<br />

Li dodici da un nobile trentino ho ricevuto un epitafio del tenore seguente: Iosephus secundus<br />

hic quiescit, qui imperando, et revocando numquam quievit, et nulli requiem reliquit. Obiit die<br />

XX februarii anno MDCCXC.<br />

13 aprile 1790<br />

Li tredici leggo, che in Parigi tutti parlano delle pretese rivelazioni di Susanna della Brousse<br />

damigella nativa della diocesi di Perigueux (Petrocoriensis) e dell'età d'anni 41. Giusta le di lei<br />

profezie nel prossimo mese di maggio deve apparire nel cielo un segno strano, o fenomeno<br />

singolare, che farà inarcare a tutti le ciglia, e sarà il preludio d'un potente soccorso per la<br />

religione, la quale diverrà florida come ne' primitivi secoli della Chiesa. Così la Gazzetta<br />

trentina in data di Parigi 28 marzo; la quale aggiunge, che pochi prestano fede alle dette<br />

profezie. Non si verificarono punto.<br />

Leggo tutta la lettera del card. arcivescovo di Malines Giovanni Enrico, e del vescovo d'Anversa<br />

Corn. Francesco data in Brusselles gli otto marzo 1790, responsiva al Breve di Papa Pio sesto<br />

de' 23 febbraio 1790. Dicono in essa, che nelle Fiandre avanti la rivoluzione gli abitanti<br />

venivano colpiti continuamente da mille oltraggi. Ogni giorno vedevansi germogliare nuovi<br />

editti, ogni giorno vedevansi promulgare nuove leggi, e nuovi decreti, il cui effetto tendeva non<br />

solo a rovesciare la disciplina ecclesiastica, e ad estinguere i sentimenti di religione, e di pietà sì<br />

naturali agli abitanti delle provincie belgiche, ma eziandio ad annientare gli usi, ed i costumi<br />

della nazione, siccome i privilegi, ed i diritti delle città, e de' cittadini. Finalmente s'è dato il<br />

217 Cardinalato dal Papa nel <strong>1791</strong>.

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