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Tovazzi diario 3 1785-1791

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Oggidì ho letto una lettera di Vaccia d'Ungheria, con la quale il sig, canonico Leonardo Ciani<br />

descrive alla sig. Rosa sua sorella, i trionfi, spari, giubili degli ungheri per il ritorno della corona<br />

reale di santo Stefano, giunta in Buda li 21 febbraio. V'intervennero Giuseppe Battiani,<br />

l'arcivescovo di Colocza, il vescovo di Vaccia, barone Splani, e gli altri vescovi del regno con<br />

dei canonici tra' quali anche il Ciani. Li secolari tutti uomini e donne comparvero vestiti<br />

all'unghera, benché non ungheri, ma tedeschi. Fu gridato molte volte Evviva, ma non mai Evviva<br />

l'imperatore, quantunque là non ancora si sapesse, ch'era già morto. La corona fu mostrata a<br />

tutti, e rinchiusa in una cassa di ferro con tre chiavi. Il Ciani scrive, che l'imperatore è morto<br />

rassegnato, alla presenza del suo confessore, e dell'Arciduca Francesco, e del Conte Orsini di<br />

Rosenberg.<br />

Leggo nella Gazzetta monauniana de' 9 marzo, che il cadavero di Giuseppe fu esposto nella<br />

camera imperiale d'udienza coll'abito di Feld maresciallo sopra un catafalco coperto di panno<br />

nero, su cui v'era un Crocifisso, ed all'intorno varie candele di cera accese. Domenica li 21<br />

febbraio fu posto in una bara. Dopo la benedizione data dal parroco di Corte fu portato nella<br />

cappella di Corte. Presso il feretro v'erano la corona, lo scettro, ed il globo imperiale, la corona<br />

d'Ungheria, e di Boemia, il cappello arciducale, le insegne degli ordini del Toson d'Oro, e di<br />

Santo Stefano, l'Ordine militare di Maria Teresa, il cappello, la spada, il bastone, ed i guanti.<br />

Sino al mezzogiorno furono celebrate varie Messe sopra gli altari della chiesa. Mattina e sera i<br />

musici vi hanno cantato il Miserere. Lunedì 22 febbraio alle cinque pomeridiane cominciò la<br />

processione funebre nella chiesa de' PP. Agostiniani, e finì nella chiesa de' PP. Cappuccini. Alle<br />

sei il cadavero colla benedizione del cappellano di Corte fu posto nella carrozza di Corte<br />

destinata per li funerali, tirata da sei cavalli, e munita di specchi da ogni parte. Dalla chiesa fu<br />

portata nella tomba arciducale dal card. arcivescovo Migazzi, assistito da molti Religiosi con<br />

candele in mano. Fu mostrato il cadavero ai PP. Cappuccini, il Guardiano de' quali promise<br />

solennemente d'aver di esso la dovuta cura, e quindi a lui furono consegnate le due chiavi della<br />

bara. Nei giorni 23-25 furono celebrate le vigilie nella chiesa aulica de' PP. Agostiniani. Officiò<br />

nel giorno primo il cardinale; nel secondo il vescovo di Pölten, e nel terzo il Conte d'Ars<br />

vescovo Suffraganeo, e prevosto capitolare di Vienna. Su gli otto gradini del catafalco altro<br />

piedi 26 furonvi 372 candelieri d'argento, ed ai 4 angoli quattro piramidi ognuna con 72 candele<br />

di cera. Tutte le candele accese furono 1.700.<br />

12 marzo 1790<br />

Li dodici di sera furono suonate le campane a tenore del viglietto sopra descritto. Ma niuno<br />

disse un Requiem aeternam.<br />

13 marzo 1790<br />

Li tredici, sabbato, facendosi l'officio traslato di s. Tommaso d'Aquino nel Duomo fu cantata<br />

Messa per l'imperatore defunto da monsignor decano, alla presenza di monsignor vescovo. Vedi<br />

sotto.<br />

14 marzo 1790<br />

Li quattordici, domenica Laetare, fu fatta la predica per le Anime del Purgatorio, colla<br />

raccomandazione delle limosine moltiplicate per le medesime, anche nelle chiese del dominio<br />

austriaco, cosa che negli ultimi anni non fu lecito, perché non credevasi l'esistenza del<br />

Purgatorio.<br />

Nella medesima domenica, essendo il primo giorno della comunione pasquale a tenore della<br />

legge fatta nell'anno scorso dal nostro vescovo, in Trento, nel solito ridotto 212 di Domenico<br />

Hosele alle Osterie tedesche sotto il castello vescovile residenza, fu dato principio a non so<br />

quale mondano divertimento dato da donne forestiere commedianti, vanamente ornate,<br />

consistente in canti, e suoni, con un concorso assai copioso. Basta d'aver ciò accennato.<br />

212 *Sala adibita a conversazioni, gioco o altre manifestazioni...

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