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Oggidì ho letto una lettera di Vaccia d'Ungheria, con la quale il sig, canonico Leonardo Ciani<br />
descrive alla sig. Rosa sua sorella, i trionfi, spari, giubili degli ungheri per il ritorno della corona<br />
reale di santo Stefano, giunta in Buda li 21 febbraio. V'intervennero Giuseppe Battiani,<br />
l'arcivescovo di Colocza, il vescovo di Vaccia, barone Splani, e gli altri vescovi del regno con<br />
dei canonici tra' quali anche il Ciani. Li secolari tutti uomini e donne comparvero vestiti<br />
all'unghera, benché non ungheri, ma tedeschi. Fu gridato molte volte Evviva, ma non mai Evviva<br />
l'imperatore, quantunque là non ancora si sapesse, ch'era già morto. La corona fu mostrata a<br />
tutti, e rinchiusa in una cassa di ferro con tre chiavi. Il Ciani scrive, che l'imperatore è morto<br />
rassegnato, alla presenza del suo confessore, e dell'Arciduca Francesco, e del Conte Orsini di<br />
Rosenberg.<br />
Leggo nella Gazzetta monauniana de' 9 marzo, che il cadavero di Giuseppe fu esposto nella<br />
camera imperiale d'udienza coll'abito di Feld maresciallo sopra un catafalco coperto di panno<br />
nero, su cui v'era un Crocifisso, ed all'intorno varie candele di cera accese. Domenica li 21<br />
febbraio fu posto in una bara. Dopo la benedizione data dal parroco di Corte fu portato nella<br />
cappella di Corte. Presso il feretro v'erano la corona, lo scettro, ed il globo imperiale, la corona<br />
d'Ungheria, e di Boemia, il cappello arciducale, le insegne degli ordini del Toson d'Oro, e di<br />
Santo Stefano, l'Ordine militare di Maria Teresa, il cappello, la spada, il bastone, ed i guanti.<br />
Sino al mezzogiorno furono celebrate varie Messe sopra gli altari della chiesa. Mattina e sera i<br />
musici vi hanno cantato il Miserere. Lunedì 22 febbraio alle cinque pomeridiane cominciò la<br />
processione funebre nella chiesa de' PP. Agostiniani, e finì nella chiesa de' PP. Cappuccini. Alle<br />
sei il cadavero colla benedizione del cappellano di Corte fu posto nella carrozza di Corte<br />
destinata per li funerali, tirata da sei cavalli, e munita di specchi da ogni parte. Dalla chiesa fu<br />
portata nella tomba arciducale dal card. arcivescovo Migazzi, assistito da molti Religiosi con<br />
candele in mano. Fu mostrato il cadavero ai PP. Cappuccini, il Guardiano de' quali promise<br />
solennemente d'aver di esso la dovuta cura, e quindi a lui furono consegnate le due chiavi della<br />
bara. Nei giorni 23-25 furono celebrate le vigilie nella chiesa aulica de' PP. Agostiniani. Officiò<br />
nel giorno primo il cardinale; nel secondo il vescovo di Pölten, e nel terzo il Conte d'Ars<br />
vescovo Suffraganeo, e prevosto capitolare di Vienna. Su gli otto gradini del catafalco altro<br />
piedi 26 furonvi 372 candelieri d'argento, ed ai 4 angoli quattro piramidi ognuna con 72 candele<br />
di cera. Tutte le candele accese furono 1.700.<br />
12 marzo 1790<br />
Li dodici di sera furono suonate le campane a tenore del viglietto sopra descritto. Ma niuno<br />
disse un Requiem aeternam.<br />
13 marzo 1790<br />
Li tredici, sabbato, facendosi l'officio traslato di s. Tommaso d'Aquino nel Duomo fu cantata<br />
Messa per l'imperatore defunto da monsignor decano, alla presenza di monsignor vescovo. Vedi<br />
sotto.<br />
14 marzo 1790<br />
Li quattordici, domenica Laetare, fu fatta la predica per le Anime del Purgatorio, colla<br />
raccomandazione delle limosine moltiplicate per le medesime, anche nelle chiese del dominio<br />
austriaco, cosa che negli ultimi anni non fu lecito, perché non credevasi l'esistenza del<br />
Purgatorio.<br />
Nella medesima domenica, essendo il primo giorno della comunione pasquale a tenore della<br />
legge fatta nell'anno scorso dal nostro vescovo, in Trento, nel solito ridotto 212 di Domenico<br />
Hosele alle Osterie tedesche sotto il castello vescovile residenza, fu dato principio a non so<br />
quale mondano divertimento dato da donne forestiere commedianti, vanamente ornate,<br />
consistente in canti, e suoni, con un concorso assai copioso. Basta d'aver ciò accennato.<br />
212 *Sala adibita a conversazioni, gioco o altre manifestazioni...