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Tovazzi diario 3 1785-1791

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31 marzo 1786<br />

Li trentuno ho letto una lettera scritta da Brescia 20 marzo 1786 da Agostino Bommartini di<br />

Trento speciale in Brescia al sig. Valentino Fracalossi suo zio, nella quale lo ragguaglia, che in<br />

Brescia nella penultima notte dello scorso carnevale, che fu li 27 febbraio, restarono uccise<br />

quattro persone per motivo de' bagordi carnevaleschi, aggiungendo, che un prete per altro tenuto<br />

quasi in concetto di santo, nell'imbrunir della notte chiamò a sé un uomo, dicendogli, che lo<br />

voleva seco a cena. Tal uomo erasi ammogliato con una giovane, che per l'avanti era quasi<br />

posseduta dal detto prete. Andò l'uomo, sedette a tavola, vi si trattenne discorrendo col prete, e<br />

quando pensava tutt'altro, segli scagliò addosso il medesimo prete, dandogli tante coltellate<br />

finché lo rese morto. Furono contate nel cadavere più di trenta, una più orribile dell'altra. Dopo<br />

d'averlo ucciso lo trattenne in sua camera sino alle ore sette in circa di notte, Poi ravvolse il<br />

cadavero in un lenzuolo del suo letto, e postoselo su le spalle scese le scale, e lo portò fuori di<br />

casa un poco distante, e levato fuori dal lenzuolo il depose appresso la chiesa detta s. Antonio<br />

del Fuoco. Quivi gli tirò un'archibusata, e fuggì gridando aimé son morto, volendo con ciò dar<br />

ad intendere di essere ucciso dall'uomo, cui prima messo avea nelle mani un coltello. Scappò<br />

dunque e ritornò alla sua camera. Venuta la mattina fu veduto il cadavero dalla gente<br />

passaggiera, e ne diede avviso alla giustizia. Uno sbirro si mise ad osservare le goccie del<br />

sangue, che vide nella strada, ed essendo andato dietro ad esse, arrivò a vedere che terminavano<br />

alla stanza del prete suddetto. Entrò dunque in essa, e ritrovò, che il prete dormiva<br />

tranquillamente, colle vesti, e mani tutte intrise di sangue. Lo svegliò, e gli chiese perché avesse<br />

tutta la camera insanguinata, ed ebbe per risposta dal prete, che quell'uomo era andato per<br />

ucciderlo, ma era stato preservato dalla morte per intercessione della Beata Vergine. La scusa<br />

però fu conosciuta insussistente, e quindi catturato, ed in breve sarà pure sentenziato al meritato<br />

castigo. Così la detta lettera. Che orrendo caso ! Altri han riferito, che il prete era Predicatore.<br />

Da un'altra lettera intendo, che nella scorsa domenica Laetare non fu fatta predica in favore<br />

delle Anime del Purgatorio in Roveredo, e Sacco; e ch'essendo stata fatta in Volano, fu<br />

tostamente riperso dal capitano Circolare l'arciprete, ed obbligato a distribuire l'acquistata<br />

limosina ai poveri. Vedi sopra.<br />

1 aprile 1786<br />

Il primo aprile, sabato Sitientes, nel castello di Trento il nostro vescovo ha ordinato molti<br />

chierici, nella qual occasione il sig. arcidiacono Conte Spaur ai sacerdoti novelli ha regalato una<br />

copia per ognuno del mio nuovo libretto de Ritibus Missae privatae, con altrettante copie della<br />

circolare Per conoscere contra i sacerdoti strapazzatori delle sacre rubriche, e troppo frettolosi,<br />

ma per cagione delle correnti lagrimevoli massime assai troncata, e non intera, com'era stata<br />

distesa.<br />

2 aprile 1786<br />

Li 2 domenica di Passione, sono stato alla solita processione della santa Spina di Gesù Cristo<br />

Signor nostro. Uffiziò monsignor decano Manci. Gioverà il notar questo, perché nella Gazzetta<br />

trentina si ha letto, che le processioni e la meditazione della dolorosissima Passione di Gesù<br />

Cristo Signor nostro sono cose superstiziose.<br />

Il vescovo di Padova moderno don Niccolao Antonio Giustiniani benedettino ha detto ai signori<br />

Malfatti di Trento, che nella sua diocesi nello scorso carnevale una sposa all'altare ha<br />

ostinatamente negato il consenso allo sposo; e che quindi dallo stesso fu subito ammazzata, ed<br />

in seguito nello stesso luogo venne fatto un massacro, essendosi ammazzati molti<br />

vicendevolmente, tra' quali anche lo sposo.

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