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DIALOGO DELLA DIVINA PROVVIDENZA - Altervista

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voglio fare misericordia al mondo, e con esse orazioni e sudori e lagrime lavare la faccia della sposa<br />

mia, cioè della sancta Chiesa, perché giá te la mostrai in forma d'una donzella lordata tucta la faccia<br />

sua, quasi come lebbrosa. Questo era per lo difecto de' ministri, e di tucta la religione cristiana, che<br />

al pecto di questa sposa si notricano. De' quali difecoi lo in un altro luogo ti narrarò.<br />

LXXXVII. Come questa devota anima fa petizione a Dio di volere sapere de li<br />

stati e fructi de le lagrime.<br />

Alora quella anima, ansietata di grandissimo desiderio, levandosi come ebbra si per l'unione<br />

che era facta in Dio e sí per quello che aveva udito e gustato da la prima dolce Verità, e ansietata di<br />

dolore della ignoranzia delle creature di non cognoscere il loro benefactore e l'affecto della caritá di<br />

Dio (e nondimeno aveva una allegrezza d'una speranza della promessa che la veritá di Dio aveva<br />

(acta a lei, insegnandole el modo che ella dovesse tenere, ed ella e gli altri servi di Dio, per volere<br />

che egli faccia misericordia al mondo); levando l'occhio de l’ intellecto nella dolce Verità dove<br />

stava unita, volendo alcuna cosa sapere sopra de' decti stati de l'anima che Dio aveva a lei narrati,<br />

vedendo che l'anima passa agli stati con lagrime; (169) e però voleva sapere da la Verità la<br />

differenzia delle lagrime, e come erano facte, e unde procedevano, e il fructo che seguitava doppo el<br />

pianto.<br />

Volendo adunque saperlo da la prima dolce Verità únde procedevano le decte lagrime, e di<br />

quante fussero ragioni lagrime, perché la veritá non si può cognoscere altro che da essa Verità, però<br />

dimanda la Verità. E nulla cosa si cognosce nella Verità che non si vegga con l'occhio de l'<br />

intellecto, unde è bisogno, a chi vuole cognoscere, che si levi con desiderio di volere cognoscere col<br />

lume della fede nella Verità, aprendo l'occhio de ('intellecto con la pupilla della fede ne l'obbiecto<br />

della Verità.<br />

Poi che ebbe cognosciuto, perché non l'era escito di mente la doctrina che le die' la Verità,<br />

cioè Dio, che per altra via non poteva sapere quello che desiderava di sapere degli stati e fructi delle<br />

lagrime, levò sé sopra di sé con grandissimo desiderio oltre a ogni modo, e col lume della fede viva<br />

upriva l'occhio de l' intellecto suo nella Verità etterna, nella quale vide e cognobbe la veritá di<br />

quello che dimandava. Manifestandole Dio se medesimo, cioè la benignità sua, conscendendo a<br />

l’affocato desiderio, adempiva la sua petizione.

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