DIALOGO DELLA DIVINA PROVVIDENZA - Altervista
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Decto t'ho che questo Corpo è sole. Unde non vi può essere dato el Corpo che non vi sia<br />
dato el Sangue, né il Sangue né il Corpo senza l'anima di questo Verbo, né l'anima né il Corpo senza<br />
la Deitá di me Dio etterno, perché l'una non si può separare da l'altra; si come in un altro luogo ti<br />
dixi che la natura divina non si parti mai da la natura umana, né per morte (222) né per verun'altra<br />
cosa non si poteva né può separare. Si che tutta l’essenzia divina ricevete in quello dolcissimo<br />
sacramento sotto quella bianchezza del pane. E si come il sole non si può dividere, cosí non si<br />
divide tutto Dio ed uomo in questa bianchezza dell'ostia. Poniamo che l'ostia si dividesse: se mille<br />
migliaia di minuzzoli fusse possibile di farne, in ciascuno so' tutto Dio e tutto uomo, come detto ho.<br />
Si come lo specchio che si divide, e non si divide però la imagine che si vede dentro nello specchio;<br />
cosí, dividendo questa ostia, non si divide tutto Dio e tutto uomo, ma in ciascuna parte è tutto. Né<br />
non dimi. nuisce però in se medesimo se non come il fuoco, cioè in questo exemplo.<br />
Se tu avessi uno lume, e tutto ci mondo venisse per questo lume; per quello tollere, ci lume<br />
non diminuisce, e nondimeno ciascuno l'ha tutto. É vero che chi piú o meno participa di questo<br />
lume: secondo la materia che colui, che riceve, porta, cosí riceve il fuoco. E acciò che meglio<br />
m'intenda, pongoti questo exemplo. Se fussero molti che portassero candele, e l'una avesse materia<br />
d'una oncia e l'altra di due o di sei, o chi di libra e chi piú, e andassero al lume e accendessero le<br />
candele loro; poniamo che in ciascuno, ne l'assai e nel poco, vede tutto ci lume, cioè il caldo e il<br />
colore ed esso lume; nondimeno tu giudicarai che meno n'abbi colui che la porta d'una oncia che<br />
quelli di libra. Or cosí adiviene di quegli che ricevono questo sacramento: chi porta la candela sua,<br />
cioè il sancto desiderio con che si riceve e piglia questo Sacramento; la quale candela in sé è spenta,<br />
e accendesi ricevendo questo Sacramento. a Spenta » dico, perché da voi non sète alcuna cosa. È<br />
vero che Io v'ho data la materia con che voi potiate notricare in voi questo lume e riceverlo. La<br />
materia vostra è l'amore, perch' Io vi creai per amore, e però non potete vivere senza amore.<br />
Questo essere dato a voi per amore ha ricevuta la disposizione nel sancto baptesmo, che<br />
ricevete in virtú del sangue di questo Verbo; ché in altro modo non potreste participare di questo<br />
lume, anco sareste come candela senza ci papeio dentrovi, che non può ardere né ricevere in sé<br />
questo lume. Cosí (223) voi, se ne l'anima vostra non aveste ricevuto ci papeio che riceve questo<br />
lume, cioè la sanctissima fede, ed unita la grazia che ricevete nel baptesmo con l'affetto de l'anima<br />
vostra creata da Ine, apta ad amare; si come detto t'ho che tanto è apta ad amare che senza amore<br />
non può vivere, anco ci suo cibo è l'amore.<br />
Dove s'accende questa anima unita per lo modo che detto t'ho? Al fuoco della divina mia<br />
carità, amando e temendo me e seguitando la dottrina della mia Verità. È vero che s'accende piú e<br />
meno, si com' Io ti dixi, secondo che portarà e darà materia a questo fuoco; però che, bene che tutti<br />
abbiate una medesima materia, cioè che tutti siate creati a la imagine e similitudine mia e abbiate ci<br />
lume del sancto baptesmo voi cristiani, nondimeno ogniuno può crescere in amore e in virtú,<br />
secondo che piace a voi, mediante la grazia mia. Non che voi mutiate altra forma che quella che lo<br />
v'ho data, ma crescete e aumentate ne l'amore le virtú, usando in virtú e in affetto di caritá ci libero<br />
arbitrio, mentre che avete il tempo; però che, passato ci tempo, non il potreste fare. Si che potete<br />
crescere in amore, come detto t'ho. El quale amore, venendo con esso a ricevere questo dolce e<br />
glorioso lume (del quale Io v'ho dato a ministrare col mezzo dei ministri miei, e dato ve l' hoe in<br />
cibo, e tanto ricevete di questo lume quanto portarete de l'amore e affocato desiderio), poniamo che<br />
tutto ci ricevete (si com' Io dixi ponendoti l'exemplo di coloro che portavano candele, e' quali<br />
secondo la quantità del peso cosí ricevevano), poniamo che in ogniuno ci vedessi tutto intero e non<br />
diviso, però che dividere non si può, come detto è, per veruna vostra imperfeczione, né di voi che ‘l<br />
ricevete né di chi ci ministra; ma tanto participate in voi di questo lume, cioè della grazia che<br />
ricevete in questo sacramento, quanto vi disponete a ricevere con sancto desiderio. E chi andasse a<br />
questo dolce sacramento con colpa di peccato mortale, da questo sacramento non riceve grazia,<br />
poniamo che egli riceva attualmente tutto Dio ed uomo, si come detto t'ho.