DIALOGO DELLA DIVINA PROVVIDENZA - Altervista
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Chiesa; e ora, come ribelli, per timore e socto colore di correggere e' difecti de' ministri miei (de'<br />
quali lo ho vetato eh' Io non voglio che siano toccati da loro), si si sonno partiti da questo pecto.<br />
Unde terrore ti debba venire, a te e agli altri servi miei, quando odi ricordare questo cosí facto<br />
miserabile legame. La lingua tua non sarebbe sufficiente a potere narrare quanto m'è abominevole: e<br />
peggio è che col mantello del difecto de' ministri miei si vogliono amantellare e ricoprire i difecti<br />
loro; e non pensano che con neuno mantello si possono riparare a l'occhio mio ch' Io nol vegga.<br />
Potrebbersi bene nascondere a l'occhio della creatura, ma none a me, che non tanto che sieno<br />
nascoste a me le cose presenti, ma neuna cosa a me è nascosa. Io v'amai e vi cognobbi prima che<br />
voi fuste.<br />
E questa è una delle cagioni ch'e' miserabili uomini del mondo non si correggono, perché in<br />
veritá col lume della fede viva non credono ch' Io li vegga. Però che, se essi credessero in veritá che<br />
lo veggo e' difecti loro, e che ogni difecto è punito, come ogni bene è remunerato, si come in un<br />
altro luogo ti dixi, non farebbero tanto male, ma correggerebbersi di quello che hanno facto e<br />
dimandarebbero umilemente la misericordia mia. E Io, col mezzo del sangue del mio Figliuolo, lo'<br />
farei misericordia. Ma essi sono come obstinati e riprovatisi da la mia bontá per li difecti loro, e<br />
caduti ne l'ultima ruina, per li loro difecti, d'essere privati del lume, e come ciechi sono facci<br />
persecutori del Sangue. La quale persecuzione non debba essere facta per alcuno difecto che si<br />
vedesse ne' ministri del Sangue.<br />
CXVIII. Repetizione breve sopra le predecte cose de la sancta Chiesa e de'<br />
ministri.<br />
— Hotti narrato, carissima figliuola, alcuna cosa della reverenzia che si debba fare a' miei<br />
unti, non obstante i difecti loro; perché la reverenzia non è facta né debba essere facta a loro per<br />
loro, ma per l'auctorità che lo ho data a loro. E perché per li difecti loro el misterio del sacramento<br />
non può diminuire né essere diviso, non debba venire meno la reverenzia verso di loro: non per<br />
loro, come decto è, ma per lo tesoro del Sangue.<br />
Facendo el contrario, hotti mostrato alcuna piccola cosa (per rispecto che ella è) quanto egli<br />
è grave e spiacevole a me e dapno a loro la inreverenzia e persecuzione del Sangue, e il legame<br />
facto contra a me, che essi hanno facto e fanno insieme, legati in servizio del dimonio; acciò che tu<br />
piú ti doglia.<br />
Questo è uno difecto el quale particularmente Io t’ho narrato per la persecuzione della sancta<br />
Chiesa. E cosí ti dico generalmente della religione cristiana: che, stando in peccato mortale,<br />
spregiano el Sangue privandosi della vita della grazia. Questo mi dispiace, ed è grave colpa la loro,<br />
di quelli che narrato t'ho particularmente, sí come decto è.