DIALOGO DELLA DIVINA PROVVIDENZA - Altervista
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XXIX. Come questo ponte, essendo salito al cielo el di de la Ascensione, non si<br />
parti però di terra.<br />
— Poi che l'unigenito mio Figliuolo ritornò a me, doppo la resurrexione quaranta di, questo<br />
ponte si levò da la terra, cioè dalla conversazione degli uomini, e salse in cielo per la virtú della<br />
natura mia divina, e siede da la mano dricta di me, Padre etterno. Si come disse l'angelo a' discepoli<br />
el di de l'Ascensione, stando quasi come morti perché i cuori loro erano levati in alto e saliti in celo<br />
con la sapienzia del mio Figliuolo. Disse: «Non state piú qui, ché elli siede da la mano dricta del<br />
Padre ».<br />
Levato in alto e tornato a me Padre, lo mandai el Maestro, cioè lo Spirito sancto, el quale<br />
venne con la potenzia mia e con la sapienzia del mio Figliuolo e con la clemenzia sua, d'esso Spirito<br />
sancto. Egli è una cosa con meco Padre e col Figliuolo mio, unde fortificò la via della dottrina che<br />
lassò la mia Verità nel mondo; e però, partendosi la presenzia, non si parti (56) la doctrina né le<br />
virtú, vere pietre fondate sopra questa doctrina, la quale è la via che v'ha facto questo dolce e<br />
glorioso ponte. Prima adoparò Egli, e con le sue operazioni fece la via, dando la doctrina a voi per<br />
exemplo piú che per parole: anco prima fece che Egli dicesse.<br />
Questa doctrina certificò la clemenzia dello Spirito sancto, fortificando le menti de' discepoli<br />
a confessare la veritá ed annunziare questa via, cioè la doctrina di Cristo crocifixo, ripren. dendo per<br />
mezzo di loro el mondo delle ingiustizie e de' falsi giudici. Delle quali ingiustizie e giudicio, di<br />
socto piú distesamente ti narrarò.<br />
Hocti decto questo acciò che ne le menti di chi ode non potesse cadere veruna tenebre che<br />
obfuscasse la mente; cioè che volessero dire che di questo Corpo di Cristo se ne fece<br />
ponte per l'unione della natura divina unita con la natura umana. Questo veggo che egli è la veritá.<br />
Ma questo ponte si parti da noi salendo in celo. Egli ci era una via che c'insegnava la veritá vedendo<br />
l’exemplo e i costumi suoi. Ora che ci è rimaso? e dove truovo la via? Dicotelo, cioè dico a coloro a<br />
cui cadesse questa ignoranzia.<br />
La via della doctrina sua, la quale Io t'ho decta, confermata dagli appostoli e dichiarata nel<br />
sangue de' martiri, illuminata con lume de' doctori e confessata per li confessori, e tractane<br />
la carta per li evangelisti, e' quali stanno tucti come testimoni a confessare la veritá nel corpo<br />
mistico della sancta Chiesa. Egli sonno come lucerna posta in sul candelabro, per mostrare la via<br />
della veritá, la quale conduce a vita con perfecto lume, come decto t'ho. E come te la dicono? per<br />
pruova: perché l'hanno provata in loro medesimi. Si che ogni persona è illuminata in conoscere la<br />
veritá, se egli vuole (cioè che egli non si voglia tollere il lume della ragione col proprio disordinato<br />
amore). Si che egli è veritá che la doctrina sua è vera, ed è rimasa come navicella a trare l'anima<br />
fuore del mare tempestoso e conducerla ad porto di salute.<br />
Si che in prima Io vi feci el ponte del mio Figliuolo, actuale, come decto ho, conversando<br />
con gli uomini; e levato el ponte (57) actuale, rimase il ponte e la via della doctrina, come decto è,<br />
essendo la doctrina unita con la potenzia mia, con la sapienzia<br />
del Figliuolo e con la clemenzia dello Spirito sancto. Questa potenzia dá virtú di fortezza a chi<br />
séguita questa via; la sapienzia gli dá lume che in essa via cognosce la veritá; lo Spirito sancto gli<br />
dá amore, el quale consuma e tolle ogni amore proprio sensitivo fuore de l'anima, e solo gli rimane