DIALOGO DELLA DIVINA PROVVIDENZA - Altervista
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XXXV. Come per questi e per altri defecti si cade nel falso giudicio. E de la<br />
indignità ne la quale perciò si viene.<br />
— E per questo e altri difecti caggiono nel falso giudicio, si come di sotto ti distendarò.<br />
Sempre si scandalizzano nelle mie operazioni, le quali tucte sonno giuste e in veritá tucte facte per<br />
amore e misericordia.<br />
Con questo falso giudicio, col veleno della invidia e della superbia erano calunniate e<br />
giudicate ingiustamente l'operazioni del mio Figliuolo, con false bugie dicendo: « Costui el fa in<br />
virtú di Belzebub ». Cosí costoro, iniqui, posti ne l'amore proprio, nella immondizia, nella superbia,<br />
ne l'avarizia, in una invidia, fondati nella perversa indiscrezione, con una impazienzia e con molti<br />
altri mali che si commettono, sempre si scandalizzano in me e ne' servi miei, giudicando che<br />
fictivamente aduoparino la virtú. Perché ‘l cuore loro è fracido e hanno guasto el gusto, però le cose<br />
buone lo' paiono gactive, e le gactive, cioè el disordinato vivere, lo' pare buono.<br />
O ciechità umana, che non guardi la tua dignità! ché di grande se' facto piccolo, di signore<br />
se' facto servo della piú vile signoria che possa avere, però che tu se' facto servo e schiavo del<br />
peccato, e tale diventi quale è quella cosa che tu servi. El peccato non è tavelle: adunque tu se'<br />
tornato non tavelle. Hassi tolta la vita e data la morte.<br />
Questa vita e questa signoria vi fu data per lo Verbo unigenito mio Figliuolo e glorioso<br />
ponte; essendo servi del dimonio, vi trasse della servitudine sua; feci lui servo per tollervi la<br />
servitudine, e posili l'obbedienzia per consumare la disobbedienzia d'Adam, umiliandosi esso a<br />
l'obbrobriosa morte della croce per confondere la superbia. Tutti e' vizi destruxe con la morte sua<br />
acciò che neuno potesse dire: — Il cotale vizio rimase che non fusse punito e fabricato con pene, —<br />
si come ti (66) dixi di sopra, dicendo che del corpo suo aveva facto ancudine. Tutti e' rimedi sonno<br />
posti per camparli della morte etternale, ed essi spregiano il Sangue e hannolo conculcato co' piei<br />
del disordinato affecto.<br />
E questa è la ingiustizia e il falso giudicio de' quali è ripreso el mondo e sarà ripreso ne<br />
l'ultimo di del giudicio. E questo volse dire la mia Verità quando dixe: « Io mandarò el Paraclito che<br />
riprendarà el mondo della ingiustizia e del falso giudicio ». Alora fu ripreso quando mandai lo<br />
Spirito sancto sopra gli appostoli.