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DIALOGO DELLA DIVINA PROVVIDENZA - Altervista

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di cognoscerlo; ché, non cognoscendolo, né a se medesimo dispiacerebbe, né piacerebbe quello che<br />

avesse in sé che fusse mio. Per questo (332) modo el cognosce: e giá t'ho detto che ella è ancora<br />

inper. fetta. E non è dubbio che, essendo inperfecto l'amore che ha a me, è inperfecto quello che ha<br />

alla creatura che ha in sé ragione, però che la caritá perfetta del proximo dipende dalla perfetta<br />

caritá mia. Si che con quella misura perfetta e inperfecta che ama me, con quella ama la creatura.<br />

Come el cognosce per questo mezzo? In molte cose. Anco, quasi, se voi aprite l'occhio de l’<br />

intelletto, non passarà tempo che egli nol vegga e pruovi. Ma, perché in un altro luogo Io tel<br />

manifestai, poco te ne narrarò.<br />

Quando della creatura cui egli ama di singulare amore, come detto è, egli si vede diminuire<br />

il diletto, la consolazione o conversazioni usate, dove trovava grandissima consolazione, o di molte<br />

altre cose, o che vedesse che ella avesse piú conversazioni con altrui che con lui, sente pena; la<br />

quale pena el fa intrare a cognoscimento di sé. Se vuole andare con lume e con prudenzia, come<br />

debba, con piú perfetto amore amerà quel mezzo, perché, col cognoscimento di se medesimo e odio<br />

che amerà conceputo al proprio sentimento, si tolle la inperfeczione e viene ad perfeczione. Essendo<br />

poi perfetto, séguita piú perfetto e maggiore amore nella creatura generale, e nel particulare mezzo<br />

posto dalla mia bontá, che ho proveduto a farla spronare con odio di sé e amore delle virtú in questa<br />

vita della perregrinazione, pure che ella non sia ignorante a recarsi, nel tempo delle pene, a<br />

confusione e tedio di mente, a tristizia di cuore e senza exercizio. Questa sarebbe cosa pericolosa:<br />

verrebbeli a ruina e a morte quello che Io gli ho dato per vita. Non die fare cosí; ma con buona<br />

sollicitudine e con umilità reputandosi indegno di quel che desidera (cioè non avendo la<br />

consolazione la quale egli voleva), e con lume vegga che la virtú, per la quale principalmente la<br />

debba amare, non è diminuita in lui con fame e desiderio di volere portare ogni pena, da qualunque<br />

lato ella venga, per gloria e loda del nome mio. Per questo modo adempirà la volontà mia in sé,<br />

ricevendo il frutto della perfeczione, per la quale Io ho permesso le battaglie, el mezzo e ogni altra<br />

cosa perché ella venga a lume di perfeczione.<br />

In questo modo negl'imperfetti uso la providenzia mia, e in tanti altri modi che lingua non<br />

sarebbe sufficiente a narrarli.

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