DIALOGO DELLA DIVINA PROVVIDENZA - Altervista
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LXI. In che modo Dio manifesta se medesimo all'anima che l'ama.<br />
— Sai in che modo manifesto me ne l'anima che m'ama in veritá, seguitando la dottrina di<br />
questo dolce ed amoroso Verbo? In molti modi manifesto la virtú mia ne l'anima, secondo el<br />
desiderio che ella ha.<br />
Tre principali manifestazioni Io fo. La prima è che Io manifesto l'affetto e la caritá mia col<br />
mezzo del Verbo del mio Figliuolo; el quale affecto e la quale caritá si manifesta nel Sangue sparto<br />
con tanto fuoco d'amore. Questa caritá si manifesta in due modi: l'uno è generale comunemente a la<br />
gente comune, cioè a coloro che stanno nella caritá comune. Manifestasi, dico, in loro vedendo e<br />
provando la mia caritá in molti e diversi benefizi che ricevono da me. L'altro modo è particulare a<br />
quegli che sonno fatti amici, aggionto alla manifestazione della comune caritá che egli gustano e<br />
cognoscono e pruovano e sentono per sentimento ne l'anime loro.<br />
La seconda manifestazione della caritá è pure in loro medesimi, manifestandomi per affecto<br />
d'amore. None che Io sia acceptatore delle creature, ma del sancto desiderio; , manifestandomi ne<br />
l'anima in quella perfeczíone che ella mi cerca. Alcuna volta mi manifesto (e questa è pure la<br />
seconda) dando lo' spirito di profezia, mostrando lo' le cose future. E questo è in molti e in diversi<br />
modi, secondo el bisogno che lo vego ne l'anima propria e ne l'altre creature.<br />
Alcuna volta (e questa è la terza) formarò nella mente loro la presenzia della mia Verità, unigenito<br />
mio Figliuolo, in molti modi, secondo che l'anima appetisce e vuole. Alcuna volta mi cerca ne<br />
l'orazione, volendo cognoscere la potenzia mia; e lo le satisfo facendole gustare e sentire la mia<br />
virtú. Alcuna volta mi cerca nella sapienzia del mio Figliuolo, e Io le satisfo ponendolo per obietto a<br />
l'occhio de l'intelletto suo. Alcuna volta mi cerca nella clemenzia dello Spirito sancto; e alora la<br />
mia bontá le fa gustare il fuoco della divina carità, concipendo le vere e reali virtú, fondate nella<br />
caritá pura del proximo suo.