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Dipartimento di - Università degli Studi del Molise

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costituita da «due stanze mezzanine, sita nel luogo detto <strong>di</strong> sopra il morillo <strong>del</strong>la<br />

piazza, confinante da per tutti li lati col palazzo <strong>di</strong> detta eccellentissima signora,<br />

strada pubblica». I genitori <strong>di</strong> Caterina erano rimasti debitori <strong>del</strong>la marchesa <strong>di</strong><br />

14 ducati dei quali ella non richiedeva il versamento alla giovane, lasciando che<br />

questa ne <strong>di</strong>sponesse per la costituzione <strong>di</strong> una dote matrimoniale in cambio<br />

<strong>del</strong>la cessione <strong>del</strong>la proprietà <strong>del</strong>la casa.<br />

L’atto, stipulato dal notaio Mucci in data 7 <strong>di</strong>cembre 1731, così recitava:<br />

nella nostra presenza costituita l’eccellentissima signora donna<br />

Sinforosa Mastrogiu<strong>di</strong>ce, vidua <strong>del</strong>la felice memoria <strong>del</strong>l’illustrisimo<br />

signor don Francesco Ceva Grimal<strong>di</strong>, marchese seniore <strong>di</strong> questa terra<br />

predetta <strong>di</strong> Pietracatella, aggente ed interveniente alle cose infrascritte per<br />

se, e per li suoi ere<strong>di</strong> e successori. La quale spontaneamente ave asserito<br />

davanti <strong>di</strong> noi come, dovendo conseguire ed avere dalla quondam<br />

Elisabetta Simonelli, fu moglie <strong>del</strong> quondam Giovan Lonardo Potetti <strong>del</strong>la<br />

suddetta terra, docati quattordeci e carlini otto, cioè docati <strong>di</strong>eci <strong>di</strong> capitale<br />

e docati quattro, e carlini otto, <strong>di</strong> sei anni continui <strong>di</strong> terze decorse, alla<br />

ragione <strong>del</strong>l’otto per cento, che manualmente <strong>di</strong>ede <strong>di</strong> moneta d’argento<br />

usuali <strong>di</strong> questo Regno alla detta Elisabetta, qualmente l’ipotecò sopra una<br />

casa <strong>di</strong> due stanze mezzanine, sita nel luogo detto <strong>di</strong> sopra il morillo <strong>del</strong>la<br />

piazza, confinante da per tutti li lati col palazzo <strong>di</strong> dett’eccellentissima<br />

Signora, strada pubblica, ed alli fini, come <strong>di</strong>ce apparira da pubbliche<br />

scritture, allegati. E fatta l’asserzione predetta, volendo detta<br />

eccellentissima signora Marchesa <strong>di</strong>sponere <strong>del</strong>li detti docati quattor<strong>di</strong>ci, e<br />

carlini otto, tra capitale terze decorse, e fare un’opera pia verso d’una<br />

povera orfana nominata Caterina Potetti, figlia legittima e nata dalli detti<br />

genitori coniugi Elisabetta e Giovan Lonardo, acciò me<strong>di</strong>nate il <strong>di</strong>vino<br />

aggiunto si possa collocare in matrimonio colla dovuta onestà, quin<strong>di</strong> a<br />

ch’oggi sopradetto giorno, non per forza o dolo alcuno, ma per ogni<br />

miglior via e modo, <strong>di</strong> suo moto proprio, spontanea volontà essa<br />

eccellentissima Signora, con giuramento, ha ceduto e rinunciato e donato<br />

per titolo <strong>di</strong> cessione, rinunciazione e donazione predetta inrevocabile tra<br />

vivi, per fustem iure proprio, et imperpetuum alla detta Caterina Potetti,<br />

vergine in capillis, assente e per essa a me Notar presente, recipiente e<br />

stipolate, lo detto capitale <strong>di</strong> essi docati <strong>di</strong>eci, unitamente colli detti docati<br />

quattro e carlini otto <strong>di</strong> terze, ed annate decorse, hipotecati sopra detta<br />

descritta casa, una con tutti li iusij, ragioni, azioni ed intiero stato per se e<br />

per li suoi ere<strong>di</strong>, e successori, e questo s’intende per titolo <strong>di</strong> dote verso<br />

detta Caterina, e subito, che la medesima premunirà, a <strong>di</strong>o paicendo, al<br />

matrimonio. Dimodochè, da oggi in avanti ed in perpetuo, gli dett’annui<br />

docati quattro e carlini otto <strong>di</strong> terze ed annate decorse assieme col detto<br />

capitale <strong>di</strong> docati <strong>di</strong>eci cum iuribus in vigore <strong>del</strong>la presente cessione<br />

passino e siano nel pieno dominio, possessione, e percezione <strong>del</strong>la detta<br />

Caterina, <strong>del</strong>li suoi ere<strong>di</strong> e successori ad averli. E cedendoli alla detta<br />

Caterina assente, ed a me Notar per essa presente ed accetante con forme<br />

have ceduto translative, et non extintive tutte le ragioni, azioni, gra<strong>di</strong>,<br />

terriere a riba<strong>di</strong>re lo status. Qualunque bene poteva avere una funzione semiofora. L’acquisto <strong>di</strong><br />

gioielli e <strong>di</strong> vestiti, <strong>di</strong> biancheria <strong>di</strong> qualità o <strong>di</strong> argenti serviva a questo, oltre che a tornar utile<br />

in caso <strong>di</strong> necessità trattandosi <strong>di</strong> beni che per loro natura erano facilmente ven<strong>di</strong>bili. A tal<br />

proposito si veda A. Arru, M. Stella (a cura <strong>di</strong>), I consumi. Una questione <strong>di</strong> genere, Roma,<br />

Carocci, 2003.<br />

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