Dipartimento di - Università degli Studi del Molise
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capitali per la costituzione <strong>di</strong> imprese produttive. Quando ciò accadeva, lo<br />
spirito <strong>di</strong> iniziativa non apparteneva certo ad una donna, come invece successe<br />
nel caso <strong>del</strong>la marchesa <strong>di</strong> Pietracatella Sinforosa Mastrogiu<strong>di</strong>ce, che non poche<br />
migliorie attuò nei propri posse<strong>di</strong>menti incrementando il patrimonio grazie<br />
anche a cospicui investimenti monetari.<br />
Ma proce<strong>di</strong>amo per gra<strong>di</strong>.<br />
Dalle terre coltivate a cereali dei loro feu<strong>di</strong>, le due famiglie ricevevano<br />
ren<strong>di</strong>te in natura (terraggi) o in denaro (affitti). «I rapporti <strong>di</strong> produzione si<br />
fondavano essenzialmente su quattro cose: sull’assoluta <strong>di</strong>sponibilità <strong>del</strong>le terre<br />
nelle mani <strong>del</strong> signore; sull’inserimento <strong>di</strong> esse nel gioco <strong>del</strong> mercato; sulla<br />
concessione temporanea <strong>del</strong> possesso fon<strong>di</strong>ario; sul contratto scritto, nel quale<br />
erano precisati tutti i termini <strong>del</strong>la concessione. Prima <strong>di</strong> tutto la durata, scan<strong>di</strong>ta<br />
per lo più secondo tempi ternari <strong>di</strong> 3, 6, 9, 12 ed anche <strong>di</strong> <strong>di</strong>ciotto anni […]. Poi<br />
l’ammontare <strong>del</strong> canone» 28 . Le somme derivanti dai terraggi si calcolavano in<br />
base all’estensione <strong>del</strong>le superfici seminate dai coloni e non in relazione al<br />
prodotto da essi effettivamente raccolto. Ciò poneva i feudatari al riparo dalle<br />
conseguenze <strong>di</strong> cattive annate in quanto gli anni <strong>di</strong> carestia rappresentavano per<br />
i baroni buone occasioni per vendere a prezzi più alti quantità <strong>di</strong> derrate in<br />
me<strong>di</strong>a non molto inferiori a quelle ricavate in anni <strong>di</strong> raccolto normale 29 . Nei<br />
feu<strong>di</strong> d’altura vigevano i terraggi, gli affitti o i contratti <strong>di</strong> affitto e terraggio.<br />
Questa connotazione <strong>del</strong>la ren<strong>di</strong>ta, generalmente, in<strong>di</strong>cava che <strong>di</strong>etro al<br />
contratto <strong>di</strong> riscossione, con il quale si formalizzavano i rapporti tra i feudatari e<br />
i conta<strong>di</strong>ni, si celava una storia locale e demografica fatta <strong>di</strong> colonizzazione,<br />
emigrazione, spazi vuoti, territori abitati 30 . Ciò rappresentava la peculiarità <strong>del</strong><br />
paesaggio agrario molisano, con la sua scarsa produttività naturale; la mancata<br />
modernizzazione <strong>del</strong>le tecniche agricole; le <strong>di</strong>stanze che i prodotti dovevano<br />
percorrere per arrivare ai mercati; l’arretratezza culturale <strong>del</strong>le comunità.<br />
Assecondando tutto questo, affrontando le congiunture economiche e i danni<br />
generati dai fenomeni naturali, gli antenati dei nostri Ceva Grimal<strong>di</strong> e dei<br />
Mastrogiu<strong>di</strong>ce avevano gestito le ren<strong>di</strong>te adeguandosi ai sistemi produttivi<br />
locali.<br />
28 Ivi, p. 731.<br />
29 A. Massafra, Campagne e territorio nel Mezzogiorno fra Settecento e Ottocento, cit., p. 77.<br />
30 A tal proposito A. Lepre, Feu<strong>di</strong> e masserie. Problemi <strong>del</strong>la società meri<strong>di</strong>onale nel „600 e<br />
„700, Napoli, Guida, 1973; e per comparazioni G. Galasso, Economia e società nella Calabria<br />
<strong>del</strong> Cinquecento, Napoli, Guida, 1992.<br />
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