Dipartimento di - Università degli Studi del Molise
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INTRODUZIONE<br />
Giuseppe Galasso <strong>di</strong>ce che «una <strong>del</strong>le definizioni più memorabili <strong>del</strong>la storia<br />
fu data da Aristotele: la storia è ciò che Alcibiade fece e soffrì (soffrire nel<br />
senso greco <strong>di</strong> pathein)» inteso come ciò che si patisce, che accade, succede e<br />
capita a una persona 1 . Sinforosa Mastrogiu<strong>di</strong>ce Ceva Grimal<strong>di</strong>, donna nobile<br />
vissuta nel Contado <strong>di</strong> <strong>Molise</strong> tra la fine <strong>del</strong> Seicento e l’inizio <strong>del</strong> Settecento, è<br />
uno <strong>degli</strong> innumerevoli Alcibia<strong>di</strong> che, popolando e patendo il passato, hanno<br />
prodotto una storia le cui fonti <strong>di</strong>rette e volontarie, o in<strong>di</strong>rette e involontarie,<br />
sono il fulcro <strong>del</strong> lavoro <strong>di</strong> tanti storici <strong>del</strong>l’età moderna.<br />
Va detto che la marchesa, volontariamente, non lasciò testimonianza <strong>di</strong> sé,<br />
nel senso che non intese mai tramandare ai posteri nulla che non fosse il proprio<br />
patrimonio o il ricordo nelle persone care. Né, purtroppo, <strong>di</strong>sponiamo <strong>di</strong> un<br />
archivio privato <strong>di</strong> famiglia attraverso il quale poter leggere una corrispondenza,<br />
un libro <strong>di</strong> memorie o carte personali <strong>di</strong> altra natura, che più <strong>di</strong>rettamente ci<br />
possano informare su emozioni, azioni, intenzioni, pensieri collegati al suo<br />
personaggio. Eppure non sono poche le scritture che la riguardano. Certo si<br />
tratta <strong>di</strong> atti prodotti da soggetti pubblici che intervennero, a vario titolo, nella<br />
sua ricca esistenza costellata <strong>di</strong> avvenimenti ma, attraverso <strong>di</strong> esse, non è<br />
azzardato <strong>di</strong>re che è stato comunque possibile ricostruire quell’archivio privato.<br />
Naturalmente molte <strong>di</strong> tali testimonianze sono apparse in un primo momento,<br />
proprio in quanto presenti in fon<strong>di</strong> d’archivio <strong>di</strong>versi, in<strong>di</strong>pendenti l’una<br />
dall’altra. Ma vertendo su episo<strong>di</strong>, luoghi, persone <strong>di</strong> uno stesso avvenimento si<br />
è potuta stabilire tra loro la concordanza che ha determinato la “scientificità” <strong>del</strong><br />
fatto. Quando, invece, tale concordanza non sembrava esserci è stato necessario<br />
soppesare le notizie, talvolta scartarne alcune e in<strong>di</strong>rizzare l’indagine altrove,<br />
verso fon<strong>di</strong> che in principio non si sarebbe mai pensato <strong>di</strong> consultare. Infine, si è<br />
giunti alla ricostruzione <strong>di</strong> un complesso e articolato quadro storico, alla<br />
definizione <strong>del</strong> quale ha certamente contribuito la copiosità dei documenti<br />
rinvenuti negli archivi molisani e, soprattutto, in quelli presenti a Napoli.<br />
Sinforosa Mastrogiu<strong>di</strong>ce fu una figura importante per la storia <strong>del</strong> Contado <strong>di</strong><br />
<strong>Molise</strong> e <strong>del</strong>le comunità che ella amministrò. Titolare <strong>di</strong> uno dei più vasti stati<br />
feudali <strong>del</strong>la regione nella prima metà <strong>del</strong> XVIII secolo, la marchesa attuò<br />
1 G. Galasso, Nient‟altro che storia. Saggi <strong>di</strong> teoria e metodologia <strong>del</strong>la storia, Bologna, Il<br />
Mulino, 2000, p. 130.<br />
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