Dipartimento di - Università degli Studi del Molise

IV
Atto testimoniale a favore dell’eccellentissima signora donna Sinforosa
Mastrogiudice, marchesa di Pietracatella e Montorio.
ASCB, Protocolli notarili, pazza di Montorio nei Frentani, Notaio Giovannelli
Francesco, 1736, f. 70V
Die duodecima mensis augusti, decima quarta indictionis, millesimo
septicentesimo trigesimo sexto, in terra Montorij, Provincie Comitatus Molisij,
obtencta prius licentia a dicte domini don Francisco Ianiri, Vicario Foraneo
dictae terra, ob fustam Dominicu.
Costituiti personalmente nella nostra presenza il magnifico Giovan Linardo
Gaudio della terra di Pietracatella, abitante e commorante in questa di Montorio
sin da ventitrè anni in circa, Mastro Bernardino della Rocca, Arcangelo
Montanaro, Niccolò Morrone, Tomaso di Mascio, Giuseppe di Marco, Giuseppe
del Pinto e Francesco Raimondo della suddetta terra di Montorio, i quali
spontaneamente, e non per forza ò dolo alcuno, ma in ogni altro miglior modo e
via che gli vien permesso con giuramento, fanno pubblico testimonio e piena,
veridica, ed indubitata fede, qualmente l’Università di questa terra di Montorio
mai abbia tenuto casa per uso e comodo d’abitazione, a riserva d’una casa antica
e quasi cadente vicino la chiesa della SS. Annunziata, che più d’ogni altro
teneasi per uso di fornace, in cui soleano fondersi le nuove campane; due altri
casaleni, ivi contigui e similmente inabili all’abitazione, li quali non prima
d’anni venti in circa a questa parte, sono stati ristaurati e ridotti abitabili dagli
Magnifici del Governo pro tempore della stessa Università.
E da detto tempo sin oggi, come prima li Magnifici Governadori (sic) pro
tempore di essa terra, hanno dimorato e fatta giustizia quasi sempre nel palazzo
baronale, ed in altre case private, a conto dell’illustri signori baroni e possessori
di detta terra, come funno li quondam Francesco Colomba del Bonefro, Michele
Martellino di Gildone, Don Domenico Spinosa di Larino, Giovan Antonio de
Vivo di Sant’ Elia. E molti altri Governatori (sic) quali hanno dimorato e fatta
giustizia nel baronal palazzo di detta terra, ed in altre case private, a conto dei
baroni, a riserva di qualche volta nella Casa dell’Università, dopo l’essersi
ristaurata affine (sic) di reggerci giustizia per maggior commodo dei cittadini, e
specialmente delle donne.
Siccome anni sono più d’ogni altro s’è sperimentato, nelle persone dell’olim
Magnifici Governadori di essa terra, signor don Mario Mucci di San Martino e
del signor Giuseppe d’ Uva di Santa Croce di Morcone, che abitandono in casa
del magnifico Giuseppe Zappone, andavano a tener corte nella suddetta Casa
dell’Università, e del signor Matteo Fantetti del Bonefro e del signor Cosmo de
Bartololomeis della Ripa Limosani (sic) che, abitandono in casa del don Fisico
Francesco Cristinziano, indi si portavano a tener giustizia nella riferita Casa
dell’Università. Anzi, la medesima casa da quel tempo fu, che averà lo spazio
d’anni venti in circa, ristaurata come sopra unitamente cogli altri due casaleni e
hanno quasi sempre servite d’alloggio delle squadre, dei commissarij ed altri
regij ufficiali; per uso dei predicatori, scarpari e barbieri, come pure per
conservar grani, orzi, ed altre biade dell’Università sudetta, e per altri suoi
bisogni.
Testificando similmente essi costituiti che l’Università di detta terra di
Montorio mai abbia tenuto e posseduto forni per uso di cuocer pane, ma ben
vero quelli sempre ed anticamente posseduti dell’illustri signori marchesi
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