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Dipartimento di - Università degli Studi del Molise

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come da detto signor marchese, spontaneamente avanti <strong>di</strong> noi non per forza<br />

o dolo ma in ogni miglior via, riserbandosi primieramente per sé, per vita<br />

durante la terra e feu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Pietracatella, da ora et non aspettare la morte <strong>di</strong><br />

detto signor marchese, ha ceduto, rinunciato, rifutato e trasferito, anco ha<br />

donato e dona per titoli <strong>di</strong> donatione irrevocabile tra vivi, al detto don<br />

Giovan Francesco suo figlio primogenito prossimo, imme<strong>di</strong>ato e legittimo<br />

successore nelli feudali, in presente recipiente, stipulante et accettante per<br />

se, suoi ere<strong>di</strong> et successori, riserbato però il Regio Assenso sopra <strong>di</strong> ciò<br />

impetrando in quanto sia <strong>di</strong> bisogno e non altrimenti. Ita che non<br />

impetrandosi il Regio Assenso anco la presente refuta resti ferma, le<br />

suddette terre <strong>di</strong> Macchia e Gambatesa con li loro e ciasched’uno corpi,<br />

castelli, fortezze e case, palazzi, et uomini, vassalli, ren<strong>di</strong>te, giuris<strong>di</strong>zioni,<br />

beni, membri, corpi d’entrate, burgensatici e feudali et intiero stato nel<br />

modo come spetta al detto signor marchese, et è stato posseduto così da lui<br />

come dalli suoi predecessori <strong>di</strong> detti feu<strong>di</strong> 47 .<br />

I.2.e Montorio nei Frentani<br />

Situato a 656 metri s. l. m., Montorio nei Frentani, rappresentò all’epoca<br />

<strong>del</strong>le invasioni barbariche il luogo più sicuro dove potersi riunire per le<br />

popolazioni sparse nelle vicine località <strong>di</strong> San Michele, l’antica Gerione<br />

(Casacalenda), Piano Pagano. L’inse<strong>di</strong>amento, in origine, fu chiamato Mons<br />

aureus a causa <strong>del</strong> colore giallo <strong>del</strong>la roccia <strong>di</strong> arenaria su cui fu costruito il<br />

primo castrum. Successivamente il toponimo si mo<strong>di</strong>ficò <strong>di</strong>venendo Mons<br />

torus, ad in<strong>di</strong>care la preminenza <strong>del</strong>l’altura su quelle circostanti. Fin<br />

dall’antichità Montorio rivestì una importanza strategica in quanto collocato<br />

nelle imme<strong>di</strong>ate vicinanze <strong>del</strong>l’importante nodo stradale <strong>di</strong> valico per le<br />

località <strong>di</strong> Bonefro, Campobasso, Gerione, Rotello e Serracapriola. Tale asse,<br />

con <strong>di</strong>rezione est-ovest correva lungo un percorso tratturale che metteva in<br />

comunicazione l’alta Capitanata con una parte <strong>del</strong> <strong>Molise</strong> orientale. A questa<br />

viabilità maggiore se ne aggiunse, in epoca moderna, una secondaria costituita<br />

da mulattiere usate a scopi commerciali che portavano a Larino, Ururi,<br />

Campomarino, Montelongo 48 .<br />

I primi feudatari <strong>di</strong> Montorio sono attestati a partire dal 1167. In quell’anno<br />

il feudo, era posseduto da Vito Avalerio ed Enrico Ceva che lo avevano <strong>di</strong>viso<br />

in due giuris<strong>di</strong>zioni con relativi quartieri: la Rocca-Castello e il Borgo. Sotto la<br />

dominazione angioina Montorio entrò a far parte <strong>del</strong>la contea <strong>del</strong>la famiglia<br />

47<br />

ASNA, Regia Camera <strong>del</strong>la Sommaria – Relazioni per la registrazione nei Regi Quinternioni<br />

(Refute), b. 210, allegato al fasc. 11.<br />

48<br />

A. Di Nunzio, G. Vincelli, Un centro <strong>di</strong> altura <strong>del</strong> <strong>Molise</strong> orientale: Montorio nei Frentani, in<br />

«Rivista storica <strong>del</strong> Sannio», 9, III serie - anno V, pp. 221-239.<br />

25

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