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Dipartimento di - Università degli Studi del Molise

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A rispetto <strong>del</strong>le volontà <strong>del</strong> defunto padre, il 12 febbraio 1725 il giovane<br />

Giuseppe Maria Ceva Grimal<strong>di</strong>, primogenito <strong>di</strong> Sinforosa, ratificava me<strong>di</strong>ante il<br />

notaio Mucci <strong>di</strong> Pietracatella <strong>di</strong> essere <strong>di</strong>sposto da quel momento a concedere il<br />

vitalizio al fratello minore sostenendo, tuttavia, che l’ammontare <strong>del</strong>lo stesso<br />

sarebbe stato <strong>di</strong> 400 ducati:<br />

costituito in presenza nostra l’eccellentissimo signor don Giuseppe<br />

Maria Ceva Grimal<strong>di</strong>, marchese <strong>di</strong> Pietracatella, figlio ed erede <strong>del</strong>la buon<br />

anima <strong>del</strong>l’illustrissimo signor don Francesco, aggente et interveniente alle<br />

cose infrascritte per se, e per li suoi ere<strong>di</strong> e successori. Spontaneamente<br />

have asserito, avanti <strong>di</strong> noi, qualmente nell’ultimo solenne testamento<br />

con<strong>di</strong>to per detta buon anima <strong>di</strong> suo padre nella città <strong>di</strong> Napoli, rogato per<br />

mano de magnifico Notaro […], fu istituito esso eccellentissimo signor<br />

marchese universale e particolare suo erede sopra tutti li suoi beni, entrade,<br />

tanto feudali quanto burgensatici, con il legato e peso al detto<br />

eccellentissimo signor marchese suo erede, che avesse avuto da dare<br />

all’illustrissimo signor don Diego fratto utriunque congiunto, secondo<br />

genito, per ragione <strong>del</strong> suo piatto, e per porzione paterna e legittima, annui<br />

ducati quattrocento. E fatta l’asserzione predetta, volendo il detto<br />

eccellentissimo signor marchese adempiere la <strong>di</strong>sposizione fatta dalla detta<br />

buona anima <strong>di</strong> suo padre, e conforme ha detto in presenza nostra il detto<br />

signor marchese, ch’il detto signor don Diego suo fratto vuole promonersi<br />

alle cose spirituali, spontaneamente. Dunque, oggi sopradetto giorno, non<br />

per forza o dolo alcuno, ma per ogni miglior via e modo, in vigore <strong>del</strong><br />

predetto testamento <strong>di</strong> suo padre, da hora liberamente ha costituito et<br />

assegnato, e per titolo <strong>di</strong> costituzione et assegnazione predetta per fustem<br />

iure proprio, et in perpetuum ha dato al detto illustrissimo don Diego<br />

assente, et a me Notaro per esso presente recipiente, stipulate, et accettate,<br />

annui docati cinquecento sopra li fiscali, ed entrade <strong>del</strong>la detta terra <strong>di</strong><br />

Pietracatella. E questo tanto per il suo piatto, e porzione paterna, e sua<br />

legittima, quanto per il suo patrimonio, acciocché primieramente il detto<br />

signor Diego possa promoversi agl’or<strong>di</strong>ni clericali, ed in<strong>di</strong> poi coll’aggiunto<br />

<strong>di</strong> Dio benedetto agl’or<strong>di</strong>ni sacri, servata la forma <strong>del</strong> Sacro Concilio<br />

Tridentino, franchi e liberi li suddetti annui docati quattrocento sopra li detti<br />

fiscali, ed entrate <strong>di</strong> detta terra <strong>di</strong> Pietracatella, et a nessuno venduti, né<br />

obbligati, e con tutti, e singoli loro iussi, ragioni, et intiero stato. Di modo<br />

che, da hoggi in avanti et in perpetuum, li suddetti annui ducati<br />

quattrocento, come sopra costituiti et assegnati sopra detti fiscali ed entrate,<br />

passino e siano nel pieno dominio, possessione, et percettione <strong>del</strong> detto don<br />

Diego assente, e per esso a me Notaro presente, et accettante e <strong>del</strong>li suoi<br />

ere<strong>di</strong> e successori ad habendum cedendoli ogni iusso, ragione, et attione ad<br />

detto signor marchese competente non riservandosi iusso e ponendolo nel<br />

suo luogo, grado e prelazione. Et si è costituito, da hora in avanti, per<br />

semplice costituto e vuole esser tenuto per legge, ragione, et uso. Et ha<br />

promesso e convenuto, il predetto signor marchese, solenne stipulatione in<br />

presenza nostra al detto signor don Diego assente, et a me notaro per esso<br />

presente, et accettante la costituzione, et assignatione <strong>del</strong> detto patrimonio,<br />

e tutte le cose nel presente instrumento contenute, sempre averle per rate,<br />

grate, e ferme, et a quelle non contravvenire per qualsiasi causa, ma<br />

inviolabilmente attendere et osservare. E per osservanza <strong>del</strong>le cose predette<br />

spontaneamente detto eccellentissimo signor marchese ha obbligato se<br />

stesso, suoi ere<strong>di</strong> e successori, e beni tutti presenti e futuri, anco feudali, e<br />

titolati <strong>di</strong> qualsiasi titolo, salvo il Regio assenzo al detto illustrissimo signor<br />

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