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Dipartimento di - Università degli Studi del Molise

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APPENDICE DOCUMENTARIA<br />

I<br />

Apprezzo <strong>del</strong>la Terra <strong>di</strong> Montorio nei Frentani redatto dal tavolario Antonio<br />

Gallarano il 6 gennaio 1700 e inserito nei capitoli matrimoniali tra Sinforosa<br />

Mastrogiu<strong>di</strong>ce e Giovan Francesco Ceva Grimal<strong>di</strong>, rogati il 20 marzo 1700 a<br />

Bonefro.<br />

ASCB, Protocolli notarili, piazza <strong>di</strong> Sant’Elia a Pianisi, Notaio De Vivo<br />

Antonio, 1700, ff. 32r-37v.<br />

Volendosi dall’illustre signor marchese <strong>di</strong> Pietracatella e marchese <strong>di</strong><br />

Montorio fare apprezzare il castello o terra <strong>di</strong> Montorio, e per effetto avendo<br />

eletto me infrascritto, acciò per loro richiesta, quello apprezzassi per lo che<br />

essendomi portato nella faccia <strong>del</strong> luogo ho trovato detta Terra sita nell’estremi<br />

<strong>del</strong>la provincia <strong>di</strong> Contado <strong>di</strong> Molisii, verso la provincia <strong>di</strong> Capitanata ed il suo<br />

territorio confinante da levante col territorio <strong>del</strong>la terra <strong>del</strong> Rotello, appresso da<br />

grega col territorio <strong>del</strong> casal <strong>di</strong> Ururi, dappresso dà tramontana e maestro co li<br />

territori <strong>del</strong>la città <strong>di</strong> Larino e me<strong>di</strong>ante piccil parte <strong>di</strong>vide il fiumicello Cigni,<br />

da occidente seguono altri confini <strong>del</strong> territorio <strong>del</strong> feudo strutto <strong>di</strong> Girone, <strong>del</strong>le<br />

pertinenze <strong>del</strong>la terra <strong>di</strong> Casacalenda, da libeccio confina co li territori <strong>del</strong>la<br />

terra <strong>del</strong> Bonefro e per ultimo seguono i confini co li territori <strong>del</strong>la terra <strong>di</strong><br />

Montelongo, co prehedendo (sic) parte <strong>del</strong> territorio detto il Saccione, che si<br />

contiene porzione nelli territori <strong>di</strong> Montelongo e il resto nel territorio <strong>di</strong><br />

Montorio e in<strong>di</strong> si parte al Rotiello predescritto, che terminano li confini <strong>del</strong>la<br />

detta terra <strong>di</strong> Montorio.<br />

Quasi nel mezzo <strong>del</strong> confinato territorio ci sta un colle senz’alberi, coverto<br />

<strong>di</strong> terra seminatoria molto fertile, nella <strong>di</strong> cui sommità vista detta terra <strong>di</strong><br />

Montorio che viene racchiuso da mura, munite da torrioncini parte roton<strong>di</strong> e il<br />

resto quadrati, malamente murata per essere detta fabbrica parte caduta parte<br />

lesinata e il resto non bene acconcia in pie<strong>di</strong>. Vi sono quattro porte due verso<br />

levante, una detta la porta Caticchia, l’altra la Minuta, un’altra verso<br />

settentrione, detta la Falsa e la restante quarta verso libeccio detta la porta <strong>di</strong><br />

Santo Antonio Benuero. Per la rovina <strong>del</strong> murato per più parti <strong>del</strong>le quattro<br />

descritte si può havere l’ingresso.<br />

L’habitazione poi circondata da detto muro viene <strong>di</strong>visa in tre strade, una<br />

detta la Terra Antica (vicino al palazzo baronale, ultimo che ivi molto<br />

anticamente sia stato terra grade), altro che fuora la terra antica, che sta <strong>di</strong> sotto<br />

a la terra detta Capo <strong>di</strong> Vaglia de contrada Stanziano, compartita da via de quali<br />

alcune poche, <strong>del</strong>la contrada Superiore dentro la terra, sono selicate che<br />

presentemente ne stanno parte scomodate e il resto senza selice.<br />

L’abitazione che sta in pie<strong>di</strong> consiste in casette con poste (sic) <strong>di</strong> stanze<br />

matte inferiori e superiori, in uno appartamento, che sono costrutte <strong>di</strong> calce con<br />

pietre vive e mattoni e l’appartamento superiore è composto <strong>di</strong> tetto sostenuto<br />

da ossatura <strong>di</strong> legnami. Le stanze inferiori servono al più per cantine, stalle e<br />

altro e nelle stanze superiori abitano i paesani e dette case sono dei medesimi e<br />

poco vagliano a cagione che poco costano. Vi sono anche molte case <strong>di</strong>rute per<br />

lo passato <strong>del</strong>l’anno 1656, mancarono gli abitanti ed a tempo in tempo poi<br />

l’inhabitate case sono andate in ruina, ma ciò non ostante anco in presentamente<br />

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