Dipartimento di - Università degli Studi del Molise

padre Luigi Mastrogiudice, procuratore irrevocabile a vita per l’esercizio e
l’amministrazione della giurisdizione delle terre marchesali oggetto del
fedecommesso.
In un regime di successione in cui la trasmissione del patrimonio era
riservata agli agnati, infatti, le figlie ereditiere dettavano scandalo. Nel momento
in cui ereditavano inaspettatamente, le donne suscitavano l’indignazione degli
uomini, in quanto la loro posizione rischiava di far uscire dalla casa ciò che
invece doveva restarvi 154 .
Per questo lo zio di Sinforosa, Antonio Mastrogiudice, in difesa degli
interessi del figlio Antonino, contestò la successione per via femminile.
Antonio, dopo la morte de fratello Luigi, avvenuta il 18 novembre 1724 155 , tentò
di impugnarne le ultime volontà. Ciò risulta da un rogito del notaio Andrea
Colombo di Bonefro, nel quale si legge:
oggi che sono li venti del mese di ottobre dell’anno millesettecento
ventiquattro, nella terra del Bonefro, provincia Capitanate
A richiesta ed istanza a noi Notar, Giudice, e Testimonij, fatta per parte
del signor don Girado Marinari della città di Scapoli, procuratore
dell’illustrissimo signor don Antonino Mastro Giudice, e don Antonio
Mastrogiudice, in virtù di mandato di procuratione cuis fide, qual signor
Girardo procuratore, nel nome come di sopra si protesta in nome e parte
delli sopradetti sui principali contro l’atto dell’apertura del testamento del
quodam don Aloise Mastrogiudice, olim marchese di Montorio ed utile
signore della terra di Bonefro e Monte Longo, perché detto testamento, e
tutti li legati che in esso si contiene, sono errati e nulli e di nessuno vigore,
stante li feudi spettano al signor don Antonino Mastrogiudice, immediato
successore in virtù di fidej commisso chiamato in esso. Ed il detto illustre
signor Girardo, chiamato al maiorato dal detto quondam signor marchese
don Aloise, e per altre pretensioni per le quali giustamente li spetta per
intiera l’heredità si dei feudi, come dei burgensatici che, pertanto, se ne
protesta quate nos opus di detto atto dell’apertura del testamento, e
quatenos contro, come fatto contro la giustitia, e l’ordine, e fatto […], e
154 Sul tema, in particolare, C. Klapisch-Zuber, Albero genealogico, cit., p. 407.
155 Si riporta integralmente il testo dell’atto di morte del marchese tratto da APB, Atti di morte,
1707-1758, 1724, p. 65 «don Luigi Mastrogiodice, marchese di Montorio ed utile signore di
questa terra di Bonifro, marito dell’eccellentissima signora donna Cecilia Carmignano, di anni
80 in circa, nel grembo della sua madre chiesa è morto e fu seppellito nel dì seguente in questa
chiesa parrocchiale di Santa Maria delle Rose di questa terra di Bonifro, confessato per segni e
roborato coll’estrema unzione a 7 di detto da me infrascritto ed essendosi stata parimenti
raccomandata l’anima, l’arciprete Baccari». Nello stesso registro parrocchiale è riportata anche
la notizia della morte della madre di Sinforosa avvenuta il 30 novembre 1727 «donna Beatrice
Carmignano marchesa di Montorio, vidua del quondam don Luigi Mastrogiodice fu marchese di
Montorio, d’anni 85 in circa, nel grembo della sua madre chiesa è morta e fu seppellita nell dì
seguente in questa chiesa parrocchiale di Santa Maria delle Rose di questa terra di Bonifro
confessata dal padre guardiano di questo convento di S. Maria delle Grazie nello stesso giorno e
roborata coll’estrema unzione a 28 di detto da me infrascritto essendosi stata parimenti
raccomandata l’anima, l’arciprete Baccari». APB, Atti di morte, 1707-1758, 1727, p. 75.
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