Dipartimento di - Università degli Studi del Molise
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<strong>di</strong> punto <strong>di</strong> Spagna in argento perché questa debbia darsi alla Chiesa<br />
Madre <strong>di</strong> questa predetta terra per formarsene una pianeta servibile<br />
quando si celebra nell’altar <strong>del</strong>la Beata Vergine <strong>del</strong> Rosario 341 .<br />
A seconda <strong>del</strong> contesto territoriale <strong>di</strong> origine, nei testamenti <strong>del</strong>le nobildonne<br />
c’erano <strong>di</strong>fferenze dettate più che altro dalla rete <strong>di</strong> legami che intesseva colei<br />
che decideva i legati 342 . Quando toccò a Sinforosa Mastrogiu<strong>di</strong>ce decidere non<br />
furono <strong>di</strong>menticate quelle persone con cui ella aveva contratto debiti <strong>di</strong><br />
gratitu<strong>di</strong>ne: gli ecclesiastici con cui aveva avuto i più stretti rapporti; e persino<br />
la servitù, alla quale fu riservato un trattamento <strong>di</strong> tutto rispetto. Nel testamento<br />
la marchesa <strong>di</strong>sponeva, infatti:<br />
[…] all’attuale signor arciprete <strong>del</strong> Bonefro signor don Giovanni Picari,<br />
signor don Nicola Raunna, ed al signor don Giacomo Baccari tomola cento<br />
<strong>di</strong> grano per ciascuno e per una vice solamente.<br />
[…] ad Annuccia Leccese tommola cento <strong>di</strong> grano in vigor <strong>di</strong> biglietto,<br />
seu chirografo, <strong>di</strong> propria mano <strong>di</strong> essa signora marchesa firmato sotto li 29<br />
febbraio 1736, e per la causa in quello contenuta, una insieme colle sue<br />
biancarie, a modo e forma che si troveranno dalla medesima riposte in una<br />
cassa.<br />
[…] alla servitù <strong>di</strong> detta signora marchesa e servitori che si troveranno<br />
al servizio <strong>del</strong>la medesima in tempo <strong>del</strong>la <strong>di</strong> lei morte, come sono il<br />
gentiluomo, ripostiero, lacchè e cuoco, tommola <strong>di</strong>eci <strong>di</strong> grano per<br />
ciascuno, ed altre tommola sei alla femmina <strong>di</strong> servizio ad a tutti per una sol<br />
volta solamente 343 .<br />
In particolare, inoltre, tra le persone alle sue <strong>di</strong>pendenze, la marchesa scelse<br />
<strong>di</strong> lasciare dei beni da corredo a una donna a cui pare fosse legata in modo<br />
particolare: Francesca Baccari, la damigella 344 . È più che probabile, infatti, che<br />
Sinforosa le fosse affezionata in quanto Francesca le era stata vicina nella<br />
341 ASCB, Protocolli notarili, piazza <strong>di</strong> Sant’Elia a Pianisi, Notaio Falcone Pietro, 1741, f. 48r.<br />
342 A Roma, ad esempio, pare non esserci negli atti <strong>di</strong> donazione post mortem alcuna tendenza a<br />
lasciare qualcosa a donne o uomini che non fossero uniti alla testatrice da legami <strong>di</strong> parentela<br />
anche remoti. Del resto in quel contesto, come rilevato più volte, la maggior parte <strong>degli</strong> scambi<br />
sociali <strong>del</strong>le donne avveniva giocoforza all’interno <strong>del</strong>la larghissima famiglia. A tal proposito si<br />
rimanda alla vasta casistica presente in A. Arru, L. Di Michele, M. Stella (a cura <strong>di</strong>),<br />
Proprietarie, cit.<br />
343 ASCB, Protocolli notarili, piazza <strong>di</strong> Sant’Elia a Pianisi, Notaio Falcone Pietro, 1741, f. 49r.<br />
344 A tal proposito A. Trapani, Corre<strong>di</strong>: corpi indocili tra antichi ricami, in A. Arru, L. Di<br />
Michele, M. Stella (a cura <strong>di</strong>), Proprietarie, cit., pp. 399-405; A. Arru, M. Stella (a cura <strong>di</strong>), I<br />
consumi. Una questione <strong>di</strong> genere, cit.; S. Musella Guida, S. Scognamiglio Cestaro, Una società<br />
da svelare. Genere, consumo e produzione <strong>di</strong> biancheria nella Napoli rinascimentale, in<br />
«Genesis», V, 1, 2006, pp. 41-60; R. Ago, B. Borello (a cura <strong>di</strong>), Famiglie. Circolazione <strong>di</strong> beni,<br />
circuiti <strong>di</strong> affetti in età moderna, Roma, Viella, 2008. Per un approfon<strong>di</strong>mento si rimanda,<br />
inoltre, a E. Novi Chavarria, Reti <strong>di</strong> potere e spazi <strong>di</strong> corte femminili nella Napoli <strong>del</strong><br />
Cinquecento, in L. Arcangeli, S. Peyronel (a cura <strong>di</strong>), Donne <strong>di</strong> potere nel Rinascimento, Roma,<br />
Viella, 2008, pp. 361-374.<br />
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