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Dipartimento di - Università degli Studi del Molise

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Nell’ultimo censimento <strong>del</strong>la popolazione, effettuato nel 1699, infatti, nel<br />

piccolo centro bassomolisano si contavano 81 fuochi, a fronte dei 150 attestati,<br />

nel 1727, dal notaio Giovannelli.<br />

Questi scriveva:<br />

[Montorio] avendo molto patito per la peste e per gli banniti, e seno<br />

fuoghi cento e cinquanta presentemente, ancorché stesse numerata per<br />

fuoghi ottant’uno, ed anticamente fussero stati settecento e più, d’onde<br />

scorgersi a qual misero stato fusse ridotta per la peste 201 .<br />

È plausibile che «lo spirito <strong>di</strong> iniziativa e la larghezza <strong>di</strong> vedute <strong>del</strong> potere<br />

locale costituissero, nel <strong>del</strong>icato momento storico, le con<strong>di</strong>zioni favorevoli<br />

all’avvio <strong>di</strong> una nuova fase espansiva la quale coinvolgeva, come soggetti attivi<br />

e consapevoli, conta<strong>di</strong>ni e civili, popolo ed élite. In special modo l’espansione<br />

<strong>del</strong>le colture arboree e l’impianto <strong>di</strong> vigneti, anche molto piccoli, dovettero<br />

essere un forte incentivo all’assimilazione <strong>di</strong> nuovi residenti; così come, in<br />

assenza <strong>di</strong> un clero particolarmente florido, il mutamento <strong>del</strong> regime fon<strong>di</strong>ario<br />

dovette poggiare, senz’altro, sull’intervento <strong>del</strong> potere feudale» 202 . A trarre<br />

vantaggio da una simile situazione fu, infatti, anche l’<strong>Università</strong>, la quale vide<br />

raddoppiato il potenziale economico <strong>del</strong>le “<strong>di</strong>fese” <strong>di</strong> cui usufruiva. Ma chi godè<br />

maggiormente, e alla lunga, <strong>degli</strong> investimenti intrapresi fu Sinforosa. Ella, <strong>del</strong><br />

resto, probabilmente aveva concepito il progetto nell’ambito <strong>di</strong> piani familiari<br />

201 ASCB, Protocolli notarili, piazza <strong>di</strong> Montorio nei Frentani, Notaio Giovannelli Francesco,<br />

1727, f. 48v. In una successiva numerazione, avvenuta nel 1732, i fuochi risultano ancora in<br />

aumento. In quella sede, infatti, ne vennero censiti 153. cfr. «Notamento de’ fuochi, sottofuochi,<br />

famiglie ed esteri <strong>del</strong>la terra <strong>di</strong> Montorio, Provincia <strong>di</strong> Contado <strong>di</strong> <strong>Molise</strong>, rimesso nella Regia<br />

Giunta formata per or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong>la medesma ne’mesi marzo, aprile, maggio e parte <strong>di</strong> giugno<br />

<strong>del</strong>l’anno 1732», in ASCB, Protocolli notarili, piazza <strong>di</strong> Montorio nei Frentani, Notaio<br />

Giovannelli Francesco, 1732, ff. 1r-46r.<br />

202 G. Colecchia, G. Vincelli, La numerazione dei fuochi <strong>del</strong>la terra <strong>di</strong> Montorio <strong>del</strong> 1732:<br />

famiglie e gruppi sociali, in «Rivista Storica <strong>del</strong> Sannio», 2002, I, p. 194. Un esempio <strong>di</strong><br />

gestione <strong>del</strong> feudo altrettanto, se non più “illuminata” è quella stu<strong>di</strong>ata da R. Cancila, Gli occhi<br />

<strong>del</strong> principe, cit. Per comparazioni G. Cari<strong>di</strong>, La spada, la seta, la croce. I Ruffo <strong>di</strong> Calabria dal<br />

XIII al XIX secolo, Torino, Società e<strong>di</strong>trice internazionale, 1995; V. Del Vasto, Baroni nel<br />

tempo. I Tocco <strong>di</strong> Montemiletto dal XVI al XVIII secolo, Napoli, Esi, 1995; D. Ivone, Il<br />

patrimonio feudale <strong>del</strong>la famiglia Carafa <strong>di</strong> Roccella in Calabria nel Settecento, in Società<br />

italiana <strong>degli</strong> storici <strong>del</strong>l’economia, Tra ren<strong>di</strong>ta e investimenti. Formazione e gestione dei<br />

gran<strong>di</strong> patrimoni in Italia in età moderna e contemporanea. Atti <strong>del</strong> terzo convegno nazionale,<br />

Torino 22-23 novembre 1996. Bari, Cacucci, 1998, pp. 271-286; F. Assante, Romagnano, cit.;<br />

L. Covino, La nobiltà feudale calabrese: i Pignatelli <strong>di</strong> Strangoli nel Settecento, in «Daedalus,<br />

Quaderni <strong>di</strong> storia e scienze sociali», 17, 2002, pp. 29-50; F. Luise, I D‟Avalos. Una grande<br />

famiglia aristocratica napoletana nel Settecento, Napoli, Liguori, 2006.<br />

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