[84117] Supplemento n. 1 al Bollettino n. 17 del 23/04/2013
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<strong>Supplemento</strong> n. 1 <strong>al</strong> B.U. n. <strong>17</strong>/I-II <strong>del</strong> <strong>23</strong>/<strong>04</strong>/<strong>2013</strong> / Beiblatt Nr. 1 zum Amtsblatt vom <strong>23</strong>/<strong>04</strong>/<strong>2013</strong> Nr. <strong>17</strong>/I-II 106<br />
distrutti in occasione <strong>del</strong>la piena <strong>del</strong> ’66 ed in seguito solo <strong>al</strong>cuni parzi<strong>al</strong>mente ricostruiti.<br />
L’unico punto di attraversamento strad<strong>al</strong>e <strong>del</strong> Torrente si trova a Faver: il “Ponte<br />
<strong>del</strong>l’Amicizia”.<br />
Le funzioni storiche <strong>del</strong> torrente sono state abbandonate, per cui l’accesso <strong>al</strong> corso<br />
d’acqua risulta attu<strong>al</strong>mente d’interesse molto limitato, quasi esclusivo dei pescatori.<br />
I terrazzamenti costituiscono aree agricole di pregio, individuate d<strong>al</strong> PUP come aree di<br />
conservazione per il loro v<strong>al</strong>ore ambient<strong>al</strong>e-paesaggistico oltre che per quello<br />
economico-produttivo.<br />
La scarsa portata rilasciata dagli sbarramenti a monte fa sì che la presenza di solidi<br />
sospesi abbia un impatto maggiore sull’ecosistema, sia per l’incremento rilevante <strong>del</strong>la<br />
torbidità, sia per la scarsa turbolenza che ne determina una rapida deposizione <strong>al</strong> fondo,<br />
sia per l’assenza di piene periodiche e rilevanti variazioni di portata che ne<br />
garantirebbero l’asportazione. Il materi<strong>al</strong>e deposto sul fondo permane invece a lungo,<br />
causando l’occlusione degli interstizi <strong>del</strong> letto ghiaioso, con evidenti conseguenze sulla<br />
componente biotica: ciò causa infatti un impatto sulla componente vegetazion<strong>al</strong>e in<br />
<strong>al</strong>veo, sui macroinvertebrati e sulla componente anim<strong>al</strong>e in genere, tra cui soprattutto la<br />
fauna ittica. La trota in particolare necessita di fondo ghiaioso per la deposizione <strong>del</strong>le<br />
uova e la presenza di materi<strong>al</strong>i fini che ne ostruiscano gli interstizi causa la mancata<br />
ossigenazione durante l’incubazione e quindi la morte. Il deposito di limi nella fascia<br />
perifluvi<strong>al</strong>e e sulle barre fluvi<strong>al</strong>i inoltre può causare un eccessivo aumento <strong>del</strong>la<br />
vegetazione in <strong>al</strong>veo; per quanto questa sia funzion<strong>al</strong>e <strong>al</strong>l’ombreggiamento <strong>del</strong>le acque,<br />
come zona rifugio e corridoio ecologico, per la funzione di filtro natur<strong>al</strong>e ed assorbimento<br />
degli inquinanti, un eccessivo sviluppo <strong>del</strong>la stessa può determinare la perdita di habitat<br />
natur<strong>al</strong>i ugu<strong>al</strong>mente importanti (qu<strong>al</strong>i le barre a fondo ghiaioso che caratterizzavano<br />
l’ambiente torrentizio) e costituire elemento di rischio in caso di piena ed esondazione.<br />
Queste problematiche sono causate anche d<strong>al</strong> rilascio di limi d<strong>al</strong>la diga di Stramentizzo,<br />
ma sono anche eventi che accadono natur<strong>al</strong>mente. In un territorio caratterizzato da<br />
versanti fortemente acclivi e suolo ad elevata erodibilità i fenomeni franosi, di erosione e<br />
di trasporto solido rientrano infatti nel natur<strong>al</strong>e bilancio idrico ed idrogeologico. Tuttavia è<br />
necessario sottolineare che in condizioni di natur<strong>al</strong>ità la portata <strong>del</strong> torrente, la copertura<br />
<strong>del</strong> suolo e lo stato ambient<strong>al</strong>e ed ecologico <strong>del</strong> sistema fluvi<strong>al</strong>e garantirebbero<br />
certamente un’adeguata resistenza e resilienza <strong>al</strong>le fonti esterne di perturbazione<br />
<strong>del</strong>l’equilibrio ecosistemico.<br />
Le superfici sono caratterizzate da una vasta copertura boschiva, princip<strong>al</strong>mente di<br />
bosco misto a conifere e latifoglie, che supera il 60 % <strong>del</strong>la superficie complessiva. La<br />
gestione forest<strong>al</strong>e in un contesto così fragile diventa molto importante, sia a s<strong>al</strong>vaguardia<br />
di un ambiente con forti connotati di natur<strong>al</strong>ità, sia per il ruolo fondament<strong>al</strong>e che la<br />
vegetazione riveste nella protezione <strong>del</strong> suolo da eventi erosivi e nel bilancio<br />
idrogeologico complessivo.<br />
La vegetazione riparia accompagna il corso d’acqua con ampiezza e caratteristiche<br />
variabili in funzione dei tratti considerati, ma prev<strong>al</strong>entemente matura e ben sviluppata. Il<br />
suo ruolo è fondament<strong>al</strong>e per la funzione di consolidamento <strong>del</strong>le rive, di<br />
ombreggiamento <strong>del</strong>l’<strong>al</strong>veo e mantenimento <strong>del</strong>la continuità ecologica trasvers<strong>al</strong>e e<br />
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