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[84117] Supplemento n. 1 al Bollettino n. 17 del 23/04/2013

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<strong>Supplemento</strong> n. 1 <strong>al</strong> B.U. n. <strong>17</strong>/I-II <strong>del</strong> <strong>23</strong>/<strong>04</strong>/<strong>2013</strong> / Beiblatt Nr. 1 zum Amtsblatt vom <strong>23</strong>/<strong>04</strong>/<strong>2013</strong> Nr. <strong>17</strong>/I-II 93<br />

Pecceta montana secondaria dei substrati silicatici: si compone per lo più di<br />

popolamenti di origine artifici<strong>al</strong>e con abete rosso che ha sostituito la natur<strong>al</strong>e<br />

mescolanza tra Abies e faggio;<br />

Fenomeni azon<strong>al</strong>i: pascolo, tagli a raso ecc. Tra questi vi sono latifoglie pioniere<br />

qu<strong>al</strong>i pioppo tremulo, betulla, lariceti (interventi di recupero paesaggisticoambient<strong>al</strong>e).<br />

Nei boschi possiamo trovare specie <strong>del</strong>la fauna già vista per gli <strong>al</strong>tri boschi: Cervo,<br />

capriolo, camoscio (pascoli e zone infraperte <strong>al</strong>le quote superiori e tratti boscati <strong>al</strong><br />

margine di prati nel fondov<strong>al</strong>le, sono habitat importanti per la presenza dei caprioli).<br />

Strutture forest<strong>al</strong>i invecchiate e mature, <strong>al</strong>beri vecchi e policormici arricchiscono le<br />

nicchie trofiche e riproduttive di molte specie insettivore.<br />

La rete viaria a servizio <strong>del</strong> bosco è ricca: tutta la zona a monte <strong>del</strong>l'abitato è interessata<br />

da numerose vie di penetrazione: ripide trattorabili mirabilmente lastricate che<br />

conducono ai prati da monte. Da queste antiche arterie si diramano le strade forest<strong>al</strong>i<br />

che percorrono il versante, in modo equidistante tra loro. Una rete di sentieri, per lo più a<br />

scopo turistico percorre la montagna e crea un collegamento con gli <strong>al</strong>tri paesi limitrofi.<br />

Sebbene Grauno rimanga a margine <strong>del</strong>le vicine re<strong>al</strong>tà di richiamo turistico (anche se è<br />

in atto uno sforzo per offrire opportunità di turismo famigliare residenzi<strong>al</strong>e in piccoli,<br />

moderni, nuovi appartamenti autonomi), non per questo il suo ambiente non è meritevole<br />

di considerazione anche sotto t<strong>al</strong>e aspetto. Può infatti trarre vantaggio da una sapiente<br />

v<strong>al</strong>orizzazione di t<strong>al</strong>uni aspetti storico-cultur<strong>al</strong>i e di <strong>al</strong>cune sue prerogative paesaggisticonatur<strong>al</strong>i<br />

che si riscontrano in certe zone, in particolare nella parte medio-<strong>al</strong>ta (Sentiero<br />

E5). Occorre recuperare antichi manufatti, sull’esempio di quanto già fatto con un<br />

parzi<strong>al</strong>e recupero <strong>del</strong> Molino Cristofori, lungo la v<strong>al</strong>le <strong>del</strong> Rio Molino e v<strong>al</strong>orizzare gli<br />

aspetti ad <strong>al</strong>ta v<strong>al</strong>enza natur<strong>al</strong>istica come <strong>al</strong>cune zone umide (vedi zona <strong>del</strong> Laghestel ed<br />

i prati <strong>del</strong>la Lot) qua e là presenti che creano discontinuità <strong>al</strong>l’interno dei boschi misti<br />

<strong>del</strong>l'orizzonte montano. Creano diversità biologica, i pascoli e le aree prative interne <strong>al</strong><br />

bosco, presenti soprattutto nella zona di Vedenza e nella sez. 3 <strong>del</strong> Piano di<br />

assestamento silvo-pastor<strong>al</strong>e. Alto v<strong>al</strong>ore bioecologico sono anche le formazioni a pino<br />

silvestre puro <strong>del</strong>le sez. 31 e 33, ed i boschi con significativa presenza di abete bianco<br />

(sez. 9). La zona di Fontanadao è invece di grande v<strong>al</strong>ore turistico ricreativo per le sue<br />

caratteristiche attu<strong>al</strong>i e per il suo uso, così come la zona prossima <strong>al</strong> Molino Cristofori e<br />

tutta la v<strong>al</strong>le dei Molini (ambiente e sentiero didattico) ed anche i pascoli, le aree d'<strong>al</strong>ta<br />

quota percorse da sentieri come tutta la zona adiacente <strong>al</strong> Parco Natur<strong>al</strong>e di Monte<br />

Corno con le direttrici dei sentieri Lago Santo-Caoria-Anterivo, come pure in basso lungo<br />

la vecchia strada <strong>del</strong>la V<strong>al</strong> di Cembra che collega Grauno a Capriana (favorire la<br />

presenza di arbusti, <strong>al</strong>beri fruttiferi, tutelare le piante imponenti e policormiche).<br />

Nel bosco di Grauno ci sono dei "monumenti" da tutelare:<br />

singoli esemplari di castagno nei pressi <strong>del</strong>l'abitato;<br />

picea di rilevanti dimensioni in sez. 13 a lato <strong>del</strong>la strada;<br />

picea colonnare nella sez. 14 sul macereto;<br />

nucleo di specie di rilevanti dimensioni e ramosità <strong>del</strong> fusto in sez. 22 a lato strada;<br />

zona umida <strong>del</strong> Laghestel in sez. 8;<br />

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