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[84117] Supplemento n. 1 al Bollettino n. 17 del 23/04/2013

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<strong>Supplemento</strong> n. 1 <strong>al</strong> B.U. n. <strong>17</strong>/I-II <strong>del</strong> <strong>23</strong>/<strong>04</strong>/<strong>2013</strong> / Beiblatt Nr. 1 zum Amtsblatt vom <strong>23</strong>/<strong>04</strong>/<strong>2013</strong> Nr. <strong>17</strong>/I-II 79<br />

scoiattolo, il ghiro, il moscardino e il topo quercino, il toporagno <strong>al</strong>pino, il toporagno<br />

acquaiolo, la martora, la faina, la donnola, il tasso. Pur non essendo presenti arene di<br />

canto attive, con <strong>al</strong>cuni individui di passaggio si segn<strong>al</strong>a anche la presenza <strong>del</strong> g<strong>al</strong>lo<br />

cedrone (Tetrao urog<strong>al</strong>lus major Brehm.): poiché negli ultimi decenni è stata<br />

abbandonata la pratica <strong>del</strong> pascolo in bosco questo tetraonide ha subito un notevole<br />

regresso essendo il suo habitat congeni<strong>al</strong>e la foresta con numerose radure non invase<br />

da <strong>al</strong>te erbe. Nonostante l’assoluto divieto di caccia e la particolare attenzione a cui e<br />

soggetto questo uccello non è possibile garantirne una sicura ripresa.<br />

Ai margini <strong>del</strong>le zone prative trova l'habitat adatto il francolino di monte (Bonasa bonasia<br />

L.), che nidifica mimetizzandosi sul terreno. Negli ambienti d'<strong>al</strong>ta quota sono <strong>al</strong>tresì<br />

presenti la poiana e il f<strong>al</strong>co pecchiaiolo; l’astore, e lo sparviere (rapaci che riescono a<br />

cacciare anche nel fitto <strong>del</strong> bosco), il gheppio, l’<strong>al</strong>locco, il gufo comune, la civetta<br />

capogrosso e la civetta nana, la cornacchia nera e grigia.<br />

Rettili innocui come il colubro liscio e la natrice, e velenosi: la vipera comune e il<br />

marasso.<br />

Le v<strong>al</strong>enze natur<strong>al</strong>istiche di Natura 2000 rete europea <strong>del</strong>la biodiversità (che vedremo in<br />

uno specifico capitolo), <strong>al</strong>l’interno <strong>del</strong>la proprietà <strong>del</strong> Comune di FAVER sono<br />

rappresentate d<strong>al</strong> sito di interesse comunitario in base <strong>al</strong>la Direttiva Habitat, già incluso<br />

nella lista dei biotopi (ora Riserve ai sensi <strong>del</strong>la L.P. n°11/2007):<br />

“Prati di Monte” (Lago di V<strong>al</strong>da, così denominato in quanto in parte ricadente entro<br />

i confini di t<strong>al</strong>e Comune amministrativo), Sito di Interesse Comunitario n. 28,<br />

esempio ben conservato di torbiera <strong>al</strong>ta attiva di origine glaci<strong>al</strong>e, di straordinario<br />

interesse botanico.<br />

La superficie <strong>del</strong> sito è di ha 6,02 sito BioIt<strong>al</strong>y IT3120<strong>04</strong>6 . Si tratta di un ambiente<br />

non particolarmente vulnerabile data la lontananza da centri abitati e da strade.<br />

Gli habitat rappresentati sono:<br />

Torbiere Alte attive, torbiere acide, habitat considerato prioritario;<br />

Torbiere boscose, foreste di conifere e di latifoglie con Betula pubescens, Pinus<br />

sylvestris, e Picea abies, Vaccinium spp., Sphagnum spp., Carex spp., habitat<br />

considerato prioritario;<br />

Depressioni su substrati torbosi (Rhynchosporion), habitat considerato non<br />

prioritario;<br />

Praterie a molinia, habitat considerato non prioritario;<br />

Formazioni erbose di Nardus, habitat considerato prioritario;<br />

Foreste acidofile (Vaccinio-Picetea), peccete <strong>al</strong>pine e sub<strong>al</strong>pine.<br />

Nel Comune amministrativo di FAVER ci sono anche due siti di interesse loc<strong>al</strong>e in<br />

loc<strong>al</strong>ità Cav<strong>al</strong>lo (in prossimità <strong>del</strong>le particelle forest<strong>al</strong>i 22 e 34), a quota 1.395 m<br />

s.l.m., che proteggono complessivamente circa 3 ha di cariceto e sfagneto, su terreni<br />

di proprietà privata; il PUP affida la conservazione e l’eventu<strong>al</strong>e v<strong>al</strong>orizzazione di<br />

questi siti ai Comuni in cui ricadono.<br />

Sono opportuni interventi di mantenimento di aperture a fini faunistici e soprattutto<br />

volti ad evitare il progressivo eventu<strong>al</strong>e prosciugamento <strong>del</strong>le zone umide, con punti<br />

di osservazione per la fauna e cartelli illustrativi.<br />

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