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[84117] Supplemento n. 1 al Bollettino n. 17 del 23/04/2013

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<strong>Supplemento</strong> n. 1 <strong>al</strong> B.U. n. <strong>17</strong>/I-II <strong>del</strong> <strong>23</strong>/<strong>04</strong>/<strong>2013</strong> / Beiblatt Nr. 1 zum Amtsblatt vom <strong>23</strong>/<strong>04</strong>/<strong>2013</strong> Nr. <strong>17</strong>/I-II 137<br />

A quegli anni si deve far ris<strong>al</strong>ire l’abbandono <strong>del</strong>la vita in riva <strong>al</strong> fiume per le popolazioni<br />

<strong>del</strong>la V<strong>al</strong>le di Cembra; a tutt’oggi infatti rimangono pochissimi piccoli insediamenti in<br />

prossimità <strong>del</strong>l’Avisio (Prà, Rover, Colpi). I rimanenti sono solo il “luogo <strong>del</strong>la memoria”<br />

ed è proprio in quest’ottica che si dovrebbe auspicare la loro v<strong>al</strong>orizzazione e fruizione<br />

anche in chiave didattico-turistico-ricreativa (Maso Lio e Rover si presterebbero<br />

ottimamente ad una serie di attività legate <strong>al</strong>l’asta <strong>del</strong>l’Avisio ed <strong>al</strong> territorio). Auspicabile<br />

sarebbe poter re<strong>al</strong>izzare un collegamento tra le due sponde per poter così re<strong>al</strong>mente<br />

re<strong>al</strong>izzare un tracciato che tocchi tutti i luoghi di maggior rilievo.<br />

All’<strong>al</strong>tezza di Maso è sempre esistito un ponte che è stato distrutto durante l’evento<br />

<strong>al</strong>luvion<strong>al</strong>e <strong>del</strong> ’66. Qui potrebbe essere re<strong>al</strong>izzato un nuovo passaggio che<br />

permetterebbe di recuperare i vecchi sentieri e con essi il collegamento tra Rover e Maso<br />

che in sinistra potrebbe diramarsi fino a raggiungere Ischiazza verso monte e, come si<br />

vedrà di seguito, Fraine verso v<strong>al</strong>le; tuttavia ci si scontra con problematiche idrauliche<br />

rilevanti, essendo questa una <strong>del</strong>le maggiori aree ad elevato pericolo di esondazione,<br />

ovvero soggetta ad eventi di piena con tempo di ritorno di 30 anni.<br />

La sentieristica e l’infrastrutturazione leggera che sono state recentemente re<strong>al</strong>izzate in<br />

quest’ambito e che rientrano negli obiettivi <strong>del</strong>la Rete <strong>del</strong>le Riserve, non costituiscono<br />

elemento di disturbo <strong>al</strong>lo svolgimento <strong>del</strong> ruolo di cassa di laminazione <strong>del</strong>le piene che<br />

queste aree rivestono.<br />

La sentieristica inoltre non è posta in <strong>al</strong>veo, ma leggermente sopraelevata rispetto a<br />

questo. Un sentiero collega gli abitati di Capriana e Carbonare ad un circuito che<br />

attraversa le loc<strong>al</strong>ità di Maso Lio, Rover e Maso Ponte. Il primo è un piccolo nucleo<br />

abitativo costituito da <strong>al</strong>cuni edifici abbandonati ed <strong>al</strong>cuni in via di recupero ed abitati; un<br />

piccolo parcheggio <strong>al</strong> di sotto di questo ed una strada sterrata conducono a Rover,<br />

loc<strong>al</strong>ità di grande interesse architettonico rur<strong>al</strong>e, anch’essa in buona parte abbandonata.<br />

Solo <strong>al</strong>cuni edifici sono stati ristrutturati e sono abitati, le vecchie case conservano<br />

ancora le peculiarità proprie dei vecchi masi di montagna, che ricordano tradizioni ed uno<br />

stile di vita completamente differente d<strong>al</strong>l’attu<strong>al</strong>e.<br />

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