12.06.2013 Views

[84117] Supplemento n. 1 al Bollettino n. 17 del 23/04/2013

[84117] Supplemento n. 1 al Bollettino n. 17 del 23/04/2013

[84117] Supplemento n. 1 al Bollettino n. 17 del 23/04/2013

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

<strong>Supplemento</strong> n. 1 <strong>al</strong> B.U. n. <strong>17</strong>/I-II <strong>del</strong> <strong>23</strong>/<strong>04</strong>/<strong>2013</strong> / Beiblatt Nr. 1 zum Amtsblatt vom <strong>23</strong>/<strong>04</strong>/<strong>2013</strong> Nr. <strong>17</strong>/I-II 42<br />

di massima importanza erano il "Pont de La Rio" e la passerella fra "Tei" e il maso<br />

"Pianaci" sotto Piscine di Sover.<br />

Grauno nella sua storia si caratterizza per l'isolamento amministrativo, il qu<strong>al</strong>e ha<br />

causato la formazione di una forte identità loc<strong>al</strong>e. Il primo antico insediamento sorse<br />

probabilmente nell'età <strong>del</strong> Bronzo sul "dos de 'l castelet", lungo l'asse viario che d<strong>al</strong>la<br />

V<strong>al</strong>le <strong>del</strong>l'Adige a nord portava <strong>al</strong> passaggio sull'Avisio e quindi agli sbocchi verso sud. In<br />

seguito, in epoca longobarda, il villaggio sorse ai piedi <strong>del</strong> dosso, e fino <strong>al</strong>l'ottocento fu<br />

sempre "Paese unico, senza verun maso". I masi "<strong>del</strong> Vent" e "dei Piani" vennero<br />

edificati solo nella prima metà <strong>del</strong>l'ottocento, <strong>al</strong>lorché si necessitava un maggior<br />

sfruttamento <strong>del</strong> legname. Grauno fu villaggio <strong>del</strong>la Giurisdizione di Königsberg, staccato<br />

da tutti gli <strong>al</strong>tri <strong>del</strong> territorio di Monre<strong>al</strong>e a causa <strong>del</strong>l'ambito giurisdizion<strong>al</strong>e vescovile di<br />

Grumes. Pose in evidenza la sua indipendenza in varie occasioni, come nel 1525,<br />

quando i rappresentanti di Grauno, con tutta la giurisdizione di Königsberg,<br />

parteciparono <strong>al</strong>la rivolta dei contadini chiamata "Guerra Rustica", che, partita da nord, si<br />

espanse anche in terra trentina. Le istanze dei villici contro i Signori, formulate nella<br />

Dieta di Merano, erano ispirate a princìpi religiosi e di equità, perché, dicevano, erano<br />

stati "l'Amor de Cristo et el ben dil proximo desmentigadi". I contadini <strong>del</strong>la "villa de<br />

Graun" furono presenti <strong>al</strong>l'occupazione <strong>del</strong> Castello di Monre<strong>al</strong>e e <strong>al</strong>l'assedio <strong>del</strong>la città di<br />

Trento nell'agosto <strong>del</strong> 1525. In seguito l'Imperatore represse la rivolta, condonando i<br />

commessi trascorsi agli abitanti di Königsberg ed anzi, se ne fece degli <strong>al</strong>leati. La<br />

"Regola" di antico regime era guidata dai due "Onorandi Regolani" che venivano<br />

nominati secondo la "ròda", ove vi fosse "fogo fumante" di casa in casa. Indipendente<br />

dunque sin d<strong>al</strong>l'antico, l'amministrazione graunese subì una variazione solo nel periodo<br />

bavarese ed it<strong>al</strong>ico, fra il 1806 e il 1813, e più tardi tra il 1928 e il 1952, epoche nelle<br />

qu<strong>al</strong>i il comune venne aggregato a Grumes e V<strong>al</strong>da. L'autonomia comun<strong>al</strong>e venne<br />

ripristinata definitivamente il 16 aprile 1952 con la legge region<strong>al</strong>e n. 7 promulgata d<strong>al</strong><br />

Presidente <strong>del</strong>la Giunta Region<strong>al</strong>e <strong>del</strong> Trentino Alto Adige. La religiosità cristiana si<br />

sviluppò nel legame col territorio, in quanto anche il patrono inizi<strong>al</strong>e, San Cristoforo, è<br />

legato ai viandanti e ai pellegrini. Venne sostituito da San Martino nel 1605 che fu<br />

patrono <strong>del</strong>la nuova chiesa edificata a metà Ottocento. L'identità <strong>del</strong>la comunità loc<strong>al</strong>e è<br />

fortemente legata <strong>al</strong> bosco, d<strong>al</strong> qu<strong>al</strong>e Grauno ha sempre tratto, soprattutto tra il XVIII e<br />

XX secolo, le maggiori risorse. L'aria <strong>del</strong>la selva è proverbi<strong>al</strong>mente s<strong>al</strong>ubre, anche per la<br />

presenza di notevoli abetine. La zona venne consigliata dai medici di un tempo come<br />

rimedio efficace per certe forme patologiche polmonari. Il 1° marzo <strong>del</strong> 1930 sul Corriere<br />

<strong>del</strong>la sera, noto quotidiano nazion<strong>al</strong>e, il dottor Ry e il dottor Clerici scrivevano: "Sul primo<br />

tratto <strong>del</strong>la strada <strong>del</strong>le Dolomiti che si svolge sul lato destro <strong>del</strong>la V<strong>al</strong> di Cembra, circa a<br />

mezza strada fra Lavis e Cav<strong>al</strong>ese, si trova il piccolo villaggio di Grauno (.) dotato di<br />

un'aria grandemente tonica. Grauno possiede d<strong>al</strong> punto di vista topografico tutti i requisiti<br />

d'una stazione climatica di prim'ordine."<br />

Grumes<br />

38

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!