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[84117] Supplemento n. 1 al Bollettino n. 17 del 23/04/2013

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<strong>Supplemento</strong> n. 1 <strong>al</strong> B.U. n. <strong>17</strong>/I-II <strong>del</strong> <strong>23</strong>/<strong>04</strong>/<strong>2013</strong> / Beiblatt Nr. 1 zum Amtsblatt vom <strong>23</strong>/<strong>04</strong>/<strong>2013</strong> Nr. <strong>17</strong>/I-II 53<br />

Giovanni Maria Sartori ha celebrato nella Chiesa di Capriana l'apertura <strong>del</strong> processo di<br />

Beatificazione <strong>del</strong>la Serva di Dio Maria Domenica Lazzeri, "l'Addolorata di Capriana".<br />

Maso Rover: la comunità di Fiemme e la diga di Stramentizzo<br />

Il territorio attu<strong>al</strong>e <strong>del</strong> comune di Capriana non era parte <strong>del</strong>la Magnifica Comunità di<br />

Fiemme, tuttavia il Maso di Rover era sua proprietà. Esso era in antico una masseria,<br />

nella qu<strong>al</strong>e nel 1692 vivevano 10 famiglie. Queste avevano diritto di legnatico ed erbatico<br />

sul territorio <strong>del</strong>la Magnifica Comunità di Fiemme, con l'obbligo, come contropartita, <strong>del</strong><br />

mantenimento <strong>del</strong>la strada tra Rover e Stramentizzo. La Magnifica aveva così un forte<br />

punto di controllo sul corso <strong>del</strong>l'Avisio, dove stagion<strong>al</strong>mente faceva passare con le<br />

"menàde" il legname verso il deposito dei "Vòdi" a Lavis. L'importanza di Rover rimase<br />

sino <strong>al</strong> XIX secolo, quando le vie commerci<strong>al</strong>i fiemmesi smisero le frequentazioni sul<br />

corso <strong>del</strong>l'Avisio. Amministrativamente, con la riforma austriaca dei comuni, Rover formò<br />

una comunità autonoma con Carbonare, <strong>al</strong>la qu<strong>al</strong>e era legato anche d<strong>al</strong> punto di vista<br />

religioso. La risistemazione dei comuni nel XX secolo ha unito Rover a Capriana. Negli<br />

anni '50 <strong>del</strong> XX secolo Rover divenne un centro urbano molto frequentato per la<br />

presenza <strong>del</strong>le baracche dei lavoratori <strong>del</strong>la Diga di Stramentizzo, terminata nel 1956.<br />

Avevano qui sede anche gli uffici <strong>del</strong>la Società Avisio e varie <strong>al</strong>tre strutture. Costruita la<br />

cappella di Sant'Anna, vi fu posta una p<strong>al</strong>a raffigurante la Madonna, donata agli operai<br />

<strong>del</strong>la diga d<strong>al</strong> pittore trentino Benati, emigrato in V<strong>al</strong>tellina.<br />

V<strong>al</strong>da<br />

La lovara: storia di sopravvivenza<br />

La “lovara” in varie zone trentine è una fossa profonda uno, due o anche tre metri, a volte<br />

rivestita in pietra. Lo sfruttamento <strong>del</strong>la montagna, attuato a partire d<strong>al</strong> '600 in maniera<br />

sempre più intensiva, provocò la scomparsa degli ungulati, e quindi il lupo si rivolse a<br />

pecore e capre <strong>al</strong>levate dai loc<strong>al</strong>i. Ne derivò l'esigenza da parte <strong>del</strong>l'uomo di difendere<br />

l'integrità <strong>del</strong> pascolo con trappole apposite, in luoghi di passaggio di anim<strong>al</strong>i, ove il lupo<br />

potesse essere colto di sorpresa e, spaventato da un gruppo di uomini, sospinto fino a<br />

cadere nella trappola. A volte il lupo era attirato nella trappola con esche, anim<strong>al</strong>i vivi<br />

collocati sopra fosse coperte da frasche e rami.<br />

Il “Sas de la Pèca”: antropologia e ambiente<br />

Sulla montagna di V<strong>al</strong>da, sopra la frazione di Bornie, esiste un grande masso detto "Sas<br />

da la Peca". Questo luogo ha sempre rappresentato per la gente di V<strong>al</strong>da e in modo<br />

particolare per quella <strong>del</strong>le Bornie un luogo mitico, legato <strong>al</strong> leggendario e <strong>al</strong> fantastico. Il<br />

masso presenta <strong>al</strong> centro una grande buca, forse opera ancestr<strong>al</strong>e <strong>del</strong>l'uomo legata a<br />

qu<strong>al</strong>che culto religioso, da legarsi <strong>al</strong> vicino sito <strong>del</strong>l'età <strong>del</strong> Bronzo sul monte Castion. Gli<br />

anziani di V<strong>al</strong>da raccontano che il buco venne creato da un grande uomo detto "Om da<br />

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