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[84117] Supplemento n. 1 al Bollettino n. 17 del 23/04/2013

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<strong>Supplemento</strong> n. 1 <strong>al</strong> B.U. n. <strong>17</strong>/I-II <strong>del</strong> <strong>23</strong>/<strong>04</strong>/<strong>2013</strong> / Beiblatt Nr. 1 zum Amtsblatt vom <strong>23</strong>/<strong>04</strong>/<strong>2013</strong> Nr. <strong>17</strong>/I-II 135<br />

A conclusione dei lavori l’ambiente presenterà un aspetto tipico <strong>del</strong>le aree agricole <strong>del</strong>la<br />

zona, avv<strong>al</strong>orate da <strong>al</strong>cuni edifici in disuso che permetterebbero l’utilizzo come sede di<br />

attività didattiche, centro informazioni, per l’ospit<strong>al</strong>ità o per <strong>al</strong>tre attività legate <strong>al</strong>la<br />

fruizione. La facilità di percorrenza, l’andamento quasi pianeggiante e la vicinanza <strong>al</strong>la<br />

strada e agli abitati rendono questo tratto adatto un po’ a tutti i fruitori, tuttavia non si<br />

distingue per natur<strong>al</strong>ità.<br />

Si ritiene utile prevedere lungo l’asta <strong>del</strong> torrente, laddove si definiranno le zone più<br />

adatte, <strong>al</strong>cuni interventi di v<strong>al</strong>orizzazione fluvi<strong>al</strong>e, la re<strong>al</strong>izzazione di percorsi<br />

interconnessi agli esistenti che prevedano il contatto e la conoscenza <strong>del</strong> torrente, anche<br />

attraverso un’adeguata cartellonistica ed un punto informativo nel qu<strong>al</strong>e possano essere<br />

reperite notizie sull’Avisio e le peculiarità che lo caratterizzano, gli eventi storici e le<br />

tradizioni <strong>del</strong>la v<strong>al</strong>le.<br />

Il recupero di <strong>al</strong>cuni edifici, la riqu<strong>al</strong>ificazione <strong>del</strong>le aree più prossime <strong>al</strong> corso d’acqua e<br />

l’incremento <strong>del</strong>le capacità ricettive <strong>del</strong>l’area faciliteranno la promozione turistica e<br />

potranno essere punto logistico per attività di laboratorio didattico e punto di partenza per<br />

una fruizione <strong>al</strong>largata su tutto il territorio v<strong>al</strong>livo.<br />

Andranno potenziate le connessioni <strong>al</strong>le aree natur<strong>al</strong>istiche poste in quota e dotate di<br />

adeguato materi<strong>al</strong>e informativo che guidi il visitatore in un percorso integrato tra i vari<br />

elementi d’interesse. Sarà possibile prevedere quindi percorsi tematici interconnessi tra<br />

loro che permettano la visita ai punti d’interesse appartenenti ad una stessa categoria<br />

(elementi storico-cultur<strong>al</strong>i, ambient<strong>al</strong>i e natur<strong>al</strong>istici, <strong>del</strong>la memoria e tradizione, enogastronomici)<br />

o, in <strong>al</strong>ternativa, contestu<strong>al</strong>mente ai luoghi di maggior rilevanza e differente<br />

tipologia. Funzion<strong>al</strong>mente <strong>al</strong>l’adeguatezza ad un’utenza più ampia, dovranno essere<br />

previsti interventi d’infrastrutturazione mirata, con spazi ed attrezzature adeguati, <strong>al</strong>meno<br />

nei brevi tratti caratterizzati da pendenza minima e facile accessibilità. Alcuni sentieri<br />

recentemente recuperati collegano Grauno e Grumes <strong>al</strong> fiume e a Sover.<br />

“Molini” è un luogo capace di grande richiamo per le popolazioni <strong>del</strong>la V<strong>al</strong>le e fino<br />

<strong>al</strong>l’<strong>al</strong>luvione <strong>del</strong> 1966 da qui passavano molti dei transiti diretti non solo ai due versanti,<br />

ma anche <strong>al</strong>la Bassa Atesina, <strong>al</strong>l’Altopiano di Pinè ed <strong>al</strong>la V<strong>al</strong>sugana. Il percorso che da<br />

Grauno discende lungo il Rio dei Molini mostra tre antiche strutture produttive ad acqua<br />

conservate in buone condizione ed in parte ancora funzionanti: un mulino, una segheria<br />

<strong>al</strong>la veneziana ed una fucina costituiscono un patrimonio <strong>del</strong>l’architettura e <strong>del</strong>la<br />

meccanica dei tempi, di grande interesse storico e cultur<strong>al</strong>e.<br />

D<strong>al</strong> punto di vista paesaggistico l’ambito considerato è di estremo interesse in quanto<br />

capace di mostrare un tratto di corso d’acqua contraddistinto d<strong>al</strong>la presenza di elementi<br />

morfologici vari, di un’ampia isola fluvi<strong>al</strong>e, di pareti rocciose a picco, di un andamento<br />

tortuoso e selvaggio e di <strong>al</strong>cuni edifici in prossimità <strong>del</strong>l’<strong>al</strong>veo ormai diroccati, su cui la<br />

vegetazione ed il tempo hanno già in buona parte preso il sopravvento.<br />

Ciò rende l’area particolarmente adatta ad una v<strong>al</strong>orizzazione di tipo turistico, ma anche<br />

e soprattutto didattico e quindi ad una offerta ricettiva che punti <strong>al</strong>la riscoperta <strong>del</strong>le<br />

funzioni storiche <strong>del</strong> fiume, ormai abbandonate.<br />

Inoltre vi è forte presenza di fauna; si ritiene quindi siano da prevedere lungo il percorso<br />

<strong>al</strong>cuni punti di osservazione (capanni in legno) inseriti nel contesto ambient<strong>al</strong>e e<br />

paesaggistico. Il sentiero esistente d’<strong>al</strong>tra parte si presta bene a questo tipo di attività,<br />

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