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[84117] Supplemento n. 1 al Bollettino n. 17 del 23/04/2013

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<strong>Supplemento</strong> n. 1 <strong>al</strong> B.U. n. <strong>17</strong>/I-II <strong>del</strong> <strong>23</strong>/<strong>04</strong>/<strong>2013</strong> / Beiblatt Nr. 1 zum Amtsblatt vom <strong>23</strong>/<strong>04</strong>/<strong>2013</strong> Nr. <strong>17</strong>/I-II 66<br />

sindaci <strong>del</strong>la v<strong>al</strong>le e sentire i loro bisogni. Silvio Tabarelli in quell’occasione fece presente<br />

la necessità in v<strong>al</strong>le <strong>del</strong>la ferrovia e <strong>del</strong>l'ampliamento <strong>del</strong> servizio corriere, ridotto a<br />

quell'epoca ad una sola <strong>al</strong> giorno. Il Luogotenente promise di interessarsene, ma fino a<br />

novembre non se ne fece nulla. Il Governo militare e poi l'amministrazione it<strong>al</strong>iana non<br />

supportarono il progetto <strong>del</strong>la ferrovia e così è rimasta nell'oblio sino ad oggi. Don Pojer<br />

a questo proposito scrisse: "Sì, solo con una ferrovia questa v<strong>al</strong>le risorgerà a nuova vita,<br />

<strong>al</strong>trimenti sarà una sempiterna spelonca, segregata d<strong>al</strong> consorzio umano!". Faver negli<br />

anni seguenti provvide da solo a qu<strong>al</strong>che miglioria strad<strong>al</strong>e interna come nel 1920<br />

quando venne aperta una via attraverso un "bròilo" fra le case <strong>al</strong>lora dei signori Holler e<br />

Nardin, la qu<strong>al</strong>e potesse metter in comunicazione il piazz<strong>al</strong>e <strong>del</strong>la chiesa con la piazza<br />

<strong>del</strong>la contrada di "Cort". Riguardo <strong>al</strong>la strada che unisce la sponda destra e le comunità<br />

fra Faver e Capriana, merita un ultimo cenno il memori<strong>al</strong>e scritto da Arturo Cigolla su "Il<br />

Brennero" il 14 giugno 1934 a pagina 6: "La strada che da Lavìs s'inn<strong>al</strong>za verso Giovo,<br />

Cembra e Faver e prosegue sulla sponda destra <strong>del</strong>l'Avisio fino a Molina di Fiemme per<br />

unirsi poi a Castello sulla strada Ora-Passo di San Lugano, costituisce <strong>al</strong> presente la via<br />

più breve fra Trento e la V<strong>al</strong> di Fiemme, misurando da Trento a Cav<strong>al</strong>ese km 52. Tuttavia<br />

è assai poco praticata princip<strong>al</strong>mente per il suo tracciato tortuoso e per la sua poca<br />

larghezza. Una serie infinita di curve grandi e piccole ostacolano anche una corsa di<br />

velocità media e stancano t<strong>al</strong>mente che, fatta una volta, l'automobilista non ci ritorna più<br />

se non costretto per ragioni d'affari. Purtuttavia questa strada ha un ottimo tracciato<br />

<strong>al</strong>timetrico, poiché, superato il versante atesino a Verla di Giovo e giunta a Cembra a<br />

quota 690, prosegue quasi pianeggiante o con lievissime pendenze fino a Molina di<br />

Fiemme, sempre in ottimo terreno. Inoltre la strada ha un'ottima esposizione, quasi tutta<br />

rivolta <strong>al</strong> sole, per cui anche durante l'inverno è quasi sempre asciutta, il che non si può<br />

dire <strong>del</strong>la strada di San Lugano, che attraversa luoghi freddi, con poco sole e molta<br />

neve." Ancora oggi, nel XXI secolo la strada Lavis-Cav<strong>al</strong>ese, che fu definita nel 1984 d<strong>al</strong><br />

giorn<strong>al</strong>e "Alto Adige" per il tratto Grumes-Grauno "strada da terzo mondo", vede la<br />

necessità in diversi tratti, tortuosi e stretti, di aggiustamenti e risistemazioni. Per Faver<br />

solo nel 2010 si è risolta l'annosa questione <strong>del</strong>le sue "strénte" con l'apertura di una<br />

moderna g<strong>al</strong>leria che ha fin<strong>al</strong>mente liberato il paese d<strong>al</strong> traffico veicolare pesante.<br />

Pregando Baisseston<br />

Il Dossone che lega i territori di Faver, V<strong>al</strong>da, Grumes, Grauno e Capriana è sempre<br />

stato percorso negli ultimi 400 anni dai pellegrini che si recavano <strong>al</strong> Santuario di<br />

Pietr<strong>al</strong>ba/Weissenstein, luogo di devozione mariana fin d<strong>al</strong> '500 e che poi d<strong>al</strong> '600 ha<br />

visto ampliare la propria risonanza religiosa divenendo punto di arrivo dei pellegrinaggi<br />

d<strong>al</strong>l'attu<strong>al</strong>e Trentino, d<strong>al</strong> Tirolo e d<strong>al</strong>le v<strong>al</strong>li ladine.<br />

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