12.06.2013 Views

[84117] Supplemento n. 1 al Bollettino n. 17 del 23/04/2013

[84117] Supplemento n. 1 al Bollettino n. 17 del 23/04/2013

[84117] Supplemento n. 1 al Bollettino n. 17 del 23/04/2013

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

<strong>Supplemento</strong> n. 1 <strong>al</strong> B.U. n. <strong>17</strong>/I-II <strong>del</strong> <strong>23</strong>/<strong>04</strong>/<strong>2013</strong> / Beiblatt Nr. 1 zum Amtsblatt vom <strong>23</strong>/<strong>04</strong>/<strong>2013</strong> Nr. <strong>17</strong>/I-II 95<br />

<strong>del</strong>le faggete e <strong>del</strong>le latifoglie termofile.<br />

L’uomo nel corso dei secoli ha privilegiato l'abete rosso anziché l'abete bianco, il faggio e<br />

le <strong>al</strong>tre latifoglie, ed ha favorito la diffusione <strong>del</strong> larice nelle zone pianeggianti e riservate<br />

<strong>al</strong> pascolo. Nelle zone prossime <strong>al</strong> paese il bosco è stato sostituito da ampie superfici<br />

destinate a coltivi, poi è stata lasciata una rada copertura di larice in grado di soddisfare<br />

il pascolo. Tutta la zona mediana verso la ex M<strong>al</strong>ga di Capriana è formata da ampie<br />

formazioni di pino silvestre con nuclei di buon aspetto e portamento, in genere di media<br />

età, che indicano una spiccata xerofilia <strong>del</strong>la vegetazione poiché sono collocate su pendii<br />

soleggiati e su un terreno ridotto, con sottobosco di erica, c<strong>al</strong>luna, ginepro, polig<strong>al</strong>a, uva<br />

ursina.<br />

Abbiamo poi le formazioni miste proprie <strong>del</strong> Q.T.A. con le latifoglie termofile qu<strong>al</strong>i<br />

l'orniello, i castagno l’acero la roverella, questi si rilevano in limitati nuclei nei punti di<br />

fondov<strong>al</strong>le verso l'Avisio con presenza diffusa di pino silvestre e larice. Formazioni miste<br />

a picea e abies coprono tutta la parte media superiore. La presenza <strong>del</strong>la picea si esplica<br />

un po' ovunque data la predilezione a lei rivolta nel passato, però l'abete bianco si<br />

associa facilmente raggiungendo una presenza a tratti anche i superiori <strong>al</strong> 30% nelle<br />

sezioni a maggior freschezza; la sua presenza è da ritenersi natur<strong>al</strong>e in tutta la proprietà.<br />

Il faggio anche è presente dappertutto, però per colpa dei prelievi passati ci sono poche<br />

piante portaseme e quindi non abbiamo formazioni di una certa consistenza.<br />

In tutta la zona denominata Prà <strong>del</strong> Manz sono presenti formazioni pure di larice, un<br />

tempo mantenute in t<strong>al</strong>e status per poter praticare l'attività zootecnica sotto la loro<br />

copertura. Non sono in sintonia ecologica con l'ambiente perché la cenosi originaria<br />

sarebbe di abete rosso, per cui se abbandonate a loro stesse si trasformerebbero verso<br />

fasi climax e scomparirebbero; verrebbe anche pen<strong>al</strong>izzato il paesaggio. In ogni modo<br />

sotto il larice entrano soprattutto specie come l'abete rosso e il pino silvestre dando luogo<br />

a stadi di transizione verso il climax. Abbiamo dunque queste tipologie forest<strong>al</strong>i:<br />

la pineta mes<strong>al</strong>pica;<br />

la pineta in evoluzione verso stadi di pecceta;<br />

il bosco di picea e abete ad Ox<strong>al</strong>is e Luzula;<br />

la pecceta <strong>al</strong>timontana con variante a mirtillo;<br />

lariceti in fase evolutiva più o meno marcata.<br />

L’abete rosso è indubbiamente la specie che a quote superiori è più rappresentata su<br />

tutta la proprietà; può superare il 70% di presenza anche grazie a passati rimboschimenti<br />

su aree disboscate o zone di ex pascolo.<br />

Nelle stazioni più fresche abbiamo l'abete bianco, una presenza massima <strong>del</strong> 40%<br />

associato <strong>al</strong>l’abete rosso; ha una buona rinnovazione natur<strong>al</strong>e anche se danneggiato d<strong>al</strong><br />

morso <strong>del</strong>la selvaggina.<br />

Il larice è presente in modo capillare su tutta la proprietà: lo troviamo associato <strong>al</strong>l’abete<br />

rosso, <strong>al</strong> pino silvestre, sino a consorzi puri nelle zone di ex pascolo, però non è mai<br />

molto <strong>al</strong>to, né vit<strong>al</strong>e come quelli <strong>del</strong>la V<strong>al</strong>le di Fiemme, è più o meno su v<strong>al</strong>ori <strong>del</strong> 20%<br />

(s<strong>al</strong>vo che nella zona <strong>del</strong> Prà <strong>del</strong> Manz dove è favorita la picea).<br />

Il pino silvestre si può considerare una specie climacica in tutta la classe economica<br />

media (B), t<strong>al</strong>volta in nuclei puri ma spesso con la picea.<br />

91

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!