[84117] Supplemento n. 1 al Bollettino n. 17 del 23/04/2013
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<strong>Supplemento</strong> n. 1 <strong>al</strong> B.U. n. <strong>17</strong>/I-II <strong>del</strong> <strong>23</strong>/<strong>04</strong>/<strong>2013</strong> / Beiblatt Nr. 1 zum Amtsblatt vom <strong>23</strong>/<strong>04</strong>/<strong>2013</strong> Nr. <strong>17</strong>/I-II 72<br />
Sui terrazzamenti agrari il suolo è ricco, di riporto, a lungo concimato, s<strong>al</strong>vaguardato con<br />
tenacia d<strong>al</strong>l’azione di dilavamento.<br />
I corsi d'acqua <strong>del</strong> versante destro non superano la lunghezza di 5 km, hanno carattere<br />
torrentizio, accentuata pendenza e modesta portata. Nella parte più elevata <strong>del</strong>la catena si<br />
trovano depositi morenici e conche che ospitano relitti di antichi bacini lacustri quasi<br />
completamente colmati per intorbamento: rappresentano l'impronta lasciata d<strong>al</strong>le<br />
glaciazioni sul paesaggio e la lenta evoluzione verso lo stadio di climax degli ecosistemi<br />
primigeni. Gener<strong>al</strong>mente questi bacini /torbiere sono di modeste dimensioni, come il<br />
Lago Bianco, 1671 m s.l.m. e il Lago Nero, <strong>17</strong><strong>17</strong> m s.l.m., sul monte Corno, il Lago di<br />
V<strong>al</strong>da, 1360 m s.l.m. e il Lago di Vedes, 1496 m s.l.m., sulla montagna di Grumes. Altre<br />
numerose torbiere e prati umidi sono compresi tra gli 800 e i 1000 m s.l.m.<br />
L’intenso sfruttamento dei terrazzi per le coltivazioni agrarie ha disegnato, con gli<br />
spettacolari gradoni di coltura, il carattere monument<strong>al</strong>e <strong>del</strong> paesaggio. I campi terrazzati<br />
da quote elevate si portano, dove è possibile, sino <strong>al</strong> fondov<strong>al</strong>le, sostenuti da muri a secco<br />
di pietre di porfido. Nel reticolo di muri si inserisce un fitto intreccio di strade orizzont<strong>al</strong>i e<br />
vertic<strong>al</strong>i, quando il dislivello da superare è considerevole, la strada diviene un percorso a<br />
gradini.<br />
Caratteristiche climatiche e paesaggio vegetazion<strong>al</strong>e: gran parte <strong>del</strong> versante destro<br />
<strong>del</strong>la v<strong>al</strong>le è esposto a solatio; il clima uniforme è intermedio tra i tipi pre<strong>al</strong>pino e<br />
continent<strong>al</strong>e con un regime pluviometrico di transizione tra il tipo sublitoraneo ed il<br />
continent<strong>al</strong>e.<br />
La temperatura media annua oscilla attorno ai 10°C; le minime assolute invern<strong>al</strong>i sono<br />
sotto lo zero. In gennaio febbraio possono raggiungere i -7° -9 °C, eccezion<strong>al</strong>mente nel<br />
gennaio 1985 il termometro nell'<strong>al</strong>ta v<strong>al</strong>le è sceso a -21°C e a V<strong>al</strong>da, nel marzo <strong>del</strong> 2005<br />
si è riscontrato un v<strong>al</strong>ore di -15°C, le massime assolute ed estive superano i <strong>23</strong>°C e<br />
sempre nel 1985, nel mese di luglio, le massime assolute sono state di più di 30°C.<br />
Nelle parti sommit<strong>al</strong>i <strong>del</strong>la montagna la temperatura è nel complesso mitigata<br />
d<strong>al</strong>l’esposizione prev<strong>al</strong>ente verso sud.<br />
La media annua <strong>del</strong>le precipitazioni varia dai 900 mm <strong>del</strong>la sponda destra ai 1000-1200<br />
mm <strong>del</strong>la sponda sinistra, piove soprattutto in marzo e ottobre ma può verificarsi un terzo<br />
massimo di piovosità in luglio. La distribuzione <strong>del</strong>le precipitazioni è caratterizzata da un<br />
regime equinozi<strong>al</strong>e con marcato minimo invern<strong>al</strong>e. Le precipitazioni nevose sono frequenti<br />
mentre la permanenza <strong>del</strong> manto nevoso, ad eccezione <strong>del</strong>le stazioni <strong>del</strong>le quote superiori<br />
ad esposizione nord, è piuttosto limitata, con risvolti negativi sul rifornimento idrico dei<br />
suoli. La concomitanza fra scarso innevamento e limitate precipitazioni nel periodo<br />
invern<strong>al</strong>e può generare una condizione di gener<strong>al</strong>e aridità potenzi<strong>al</strong>mente favorevole <strong>al</strong>lo<br />
sviluppo di incendi, verificatisi in passato in modo frequente e diffuso.<br />
La v<strong>al</strong>le è investita da venti che la percorrono per tutta la lunghezza, come in autunno il<br />
föhn settentrion<strong>al</strong>e, c<strong>al</strong>do e asciutto; in inverno e primavera quello meridion<strong>al</strong>e, c<strong>al</strong>do e<br />
umido, la tramontana soffia con direzione nord-sud nelle ore notturne. Tipico è il fenomeno<br />
<strong>del</strong>le brezze di monte e di v<strong>al</strong>le: durante i mesi estivi la brezza di v<strong>al</strong>le è rinforzata d<strong>al</strong>l’Ora<br />
<strong>del</strong> Garda che spira in direzione sud-ovest, nord-est d<strong>al</strong>le 11 <strong>al</strong>le <strong>17</strong> e rende asciutto il<br />
clima loc<strong>al</strong>e conferendogli quel carattere che ben si presta <strong>al</strong>la viticoltura nei versanti più<br />
bassi e soleggiati <strong>del</strong>l’<strong>al</strong>ta v<strong>al</strong>le. I venti prev<strong>al</strong>enti da nord e nord-ovest arrecano spesso<br />
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